POSSIBILE LIBERAZIONE

PER POSADA CARRILES

 

Perchè non dica tutto quel che sa

 

 J.G.Allard 12 gennaio 2006

 

Facendo riferimento alle volte, durante gli ultimi quattro decenni, in cui la CIA ha protetto Posada Carriles, il direttore del quotidiano Granma, Lázaro Barredo, ha commentato in una Tavola Rotonda televisiva che ciò gli ricorda “le storie dei corsari e pirati del XVII e del XVIII secolo”.

 

“Gli imperi davano ai corsari e ai pirati diritto di corsa per il crimine, per l’assassinio. Posada Carriles è uno degli uomini che più ha beneficiato di tale diritto di corsa sin dal primo momento in la CIA lo incorporò nelle sue file”.

 

La CIA lo protesse nel febbraio del ’62 quando si rifugiò in un’ambasciata, quando giunse a Fort Bennings e lo addestrò, quando lo inviò in Venezuela come agente della DISIP “e divenne il commissario Basilio che assassinò e torturò”, ha ricordato il giornalista.

 

“Lo protesse quando perpetrò il criminale attentato contro l’aereo a Barbados; quando fuggì dalla prigione di San Carlos, in Venezuela, per poi ricomparire a Ilopango in due posizioni, una segreta e l’altra ufficiale...”, ha detto sottolineando come la CIA mise Posada – fuggito da una prigione venezuelana dove si trovava rinchiuso per accuse di terrorismo -, insieme a Félix Rodríguez Mendigutía, a capo dell’operazione segreta Iran-Contras”.

 

“Lo protesse quando finì l’operazione e dopo le udienze del Senato e lo protesse quando venne arrestato a Panama per il tentativo di assassinio di Fidel!”, ha aggiunto.

 

È certificato che solo contro Cuba Luis Posada Carriles ha più di 30 azioni violente al suo attivo ed è stato coinvolto direttamente o indirettamente in operazioni condotte in più di 25 paesi d’Europa, America Latina e negli stessi Stati Uniti.

 

La Tavola Rotonda di lunedì 9 gennaio è stata dedicata al fatto segnalato da un quotidiano di Miami, secondo il quale il Governo USA sta analizzando la possibilità di concedere la libertà condizionale al terrorista Luis Posada Carriles.

 

Secondo il Miami Herald la situazione migratoria di Posada, attualmente agli arresti in un centro di detenzione dell’Ufficio d’Immigrazione e Controllo delle Dogane (ICE) in Texas, verrà riesaminata il 24 gennaio nonostante il suo lungo curriculum criminale.

 

Una nota emessa dall’ICE ha già informato gli avvocati del terrorista che verrà “tenuto conto” se l’individuo “rappresenta un pericolo per la comunità” e se “sarebbe disposto a comparire regolarmente” davanti ai suoi funzionari.

 

Nella Tavola Rotonda il giornalista Reinaldo Taladrid ha segnalato il fatto che Posada lavorò con il gruppo terroristico JURE (Giunta Rivoluzionaria Cubana), una delle organizzazioni cubano-americane  che sono state legate all’assassinio del presidente John Kennedy, secondo l’ampia indagine portata a termine da un comitato scelto della Camera  dei Rappresentanti degli USA.

 

Taladrid ha menzionato come l’articolo del direttore editoriale di Granma Internacional, Gabriel Molina, pubblicato nell’ultima edizione faceva riferimento a Silvia Odio, che era membro del JURE e che questo gli aveva ricordato un documento della CIA declassificato il 15 aprile 1998.

 

“Si  tratta di una lettera indirizzata al direttore della CIA che dice testualmente: ‘Luis Clemente Posada Carriles fu membro dell’equipaggio della moto-lancia che avrebbe  utilizzato nel gennaio del 1965 la  Giunta Rivoluzionaria Cubana (Jure) per infiltrare a Cuba il suo leader’”.

 

È lo stesso gruppo al quale appartenne Silvia Odio, che dichiarò di aver visto Oswald e che coincise con Osawald e con i fratelli Novo Sampoll – uno dei quali fu  compagno di carcere di Posada a Panama prima di aver ricevuto l’indulto dall’ex presidentessa Mireya Moscoso -, ha commentato, e ha aggiunto che si tratta di altro elemento che spiega anche “perchè Posada appare nell’elenco delle persone che  vennero investigate dal Comitato” del Congresso a proposito dell’assassinio di Kennedy.

 

“Un’altra ragione perchè si senta contento, felice e soprattutto se ne stia zitto, perchè non dica tutto quel che sa”, ha concluso Taladrid.