Washington, 7 giugno 2006

 

 

Posada Carriles ha minacciato i Bush con un nuovo ricatto

 

 

 

La difesa del terrorista internazionale Luis Posada Carriles ha valutato oggi una nuova misura per ottenere la liberazione del criminale, basata questa volta sulla testimonianza di politici ed ex militari statunitensi, secondo un dispaccio di Prensa Latina.

 

"Stiamo cercando di stabilire che Luis Posada è sempre stato uno strumento impiegato e pagato dal Governo di questo paese (gli USA) che adesso, per convenienza politica, pretende di definire come terroristiche le stesse attività che a suo tempo promosse", ha sostenuto l’avvocato Eduardo Soto.

 

Il legale di Posada, secondo l’edizione in spagnolo del quotidiano The Miami Herald, intende ricorrere al senatore ed ex candidato presidenziale John Kerry e ad Oliver North, figura importante dello scandalo Iran-Contras, che in realtà fu uno scandalo di traffico di droga.

 

Secondo l’avvocato Kerry, North ed "altri" potrebbero essere chiamati a testimoniare, per dimostrare che il suo cliente agì per anni sotto la direzione e con il sostegno del Governo statunitense.

 

Uno dei passaggi con i quali la difesa si propone di ricattare il Governo è la partecipazione di Posada Carriles ad azioni contro la Rivoluzione Sandinista, in particolare il suo coinvolgimento nello scandalo Iran-Contras (armi in cambio di droga), la cui figura centrale fu l’allora vicepresidente George Bush (padre di George W.).

 

Lo scandalo scoppiò quando trapelò che gli USA stavano finanziando i gruppi controrivoluzionari nicaraguensi con denaro proveniente dal detto scambio di droga con armi.

 

L’operazione venne eseguita dalla CIA (Agenzia Centrale d’Intelligence) statunitense e diretta da Oliver North, allora membro del Consiglio per la Sicurezza Nazionale, agli ordini di Bush padre.

 

Il senatore Kerry fu, secondo Soto, "una figura chiave nelle indagini sul caso Iran-Contras" e conosce a sufficienza i rapporti e le testimonianze che registrano la partecipazione di Posada, ex agente della CIA, a questi fatti.

 

Il criminale, con lo pseudonimo di Ramón Medina, si trovava nella base salvadoregna di Ilopango quando (nel 1986) scoppiò lo scandalo, dopo l’abbattimento in Nicaragua di un aereo statunitense pilotato da Eugene Hasenfuss.

 

Kerry partecipò da quel momento alle indagini sul coinvolgimento del Consiglio di Sicurezza Nazionale (NSC la sigla in inglese), nel rifornimento bellico alla contra nicaraguense, utilizzando gli introiti della vendita di armi all’Iran.

 

Nel processo contro Posada Carriles, previsto per il 6 luglio prossimo in un tribunale federale ad El Paso, in Texas, la corte valuterà la richiesta di habeas corpus per il terrorista, presentata all’inizio di aprile.

 

L’obiettivo di Soto è che le autorità liberino il criminale e gli concedano la cittadinanza statunitense come ricompensa per i suoi servizi all’Esercito statunitense dal 1963 al 1965 durante la Guerra del Vietnam e, anni dopo, come agente stipendiato per partecipare ad operazioni in Centroamerica e su altri fronti della CIA in America Latina.

 

Il delinquente internazionale si trova in un centro di detenzione in Texas, dov’è stato rinchiuso nel maggio 2005 dopo essere apparso in pubblico a Miami, rendendo evidente il suo ingresso illegale negli USA.

 

Finora è stato formalmente accusato soltanto per il reato d’immigrazione clandestina, nonostante la richiesta d’estradizione presentata dal Venezuela, la cui giustizia vuole processarlo per la sua responsabilità nell’attentato contro un aereo cubano nel 1976, azione che provocò la morte di 73 persone. Posada fuggì dal carcere venezuelano dov’era rinchiuso con l’aiuto di funzionari nordamericani e venezuelani per unirsi a Félix Rodríguez Mendigutía, che aveva bisogno di lui per utilizzarlo come baluardo dello scandaloso traffico in America Centrale.

 

Tra i suoi precedenti criminali c’è anche la pianificazione di una serie di attentati esplosivi perpetrati nel 1997 contro installazioni turistiche de L’Avana, in una delle quali morì il giovane italiano Fabio Di Celmo.

 

Posada Carriles è entrato illegalmente negli USA dopo essere stato indultato nel 2004 dall’allora presidentessa panamense Mireya Moscoso, poco prima della scadenza del suo mandato.

 

Assieme ad altri terroristi, stava scontando una sentenza in un carcere di Panama, dopo aver organizzato un attentato contro il presidente cubano Fidel Castro, che avrebbe dovuto essere perpetrato nel contesto del Summit Latinoamericano dell’anno 2000, svoltosi nel paese dell’istmo.