Come si declassificano e

riclassificano i documenti segreti della CIA e dell'FBI?

 

19 giugno 2006 - R.Taladrid Herrero www.granma.cubaweb.cu

 

Dopo dell'uscita di questi primi articoli dove il filo conduttore e lo sviluppo degli stessi sono stati i documenti segreti nordamericani, principalmente della CIA e dell' FBI che si ottenne che si rendessero pubblici, vari lettori ci domandano come è che si declassificano questi documenti, chi lo fa e altri temi relazionati.

Ne deriva che per rischiarare queste inquietudini, facciamo pubblica questa intervista che alcuni mesi fa facemmo ad uno dai protagonisti di queste azioni di desclassificazione di documenti segreti.

Il nostro intervistato è Peter Kornbluh, che fa parte del Progetto di Documentazione su Cuba negli Archivi della Sicurezza Nazionale, istituto che appartiene all'Università George Washington.

Inviammo le nostre domande e ricevemmo le risposte da Washington D.C. e questo fu possibile grazie all'aiuto di Miguel Álvarez, della Presidenza dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare.

Ecco il risultato. Ma vorrei richiamare l'attenzione sul fatto che finendo di leggere l'intervista, i lettori potranno apprezzare come è sorto un nuovo fenomeno negli USA, che non si conosceva quando si realizzò l' interscambio con Peter Kornbluh. Si tratta niente meno che della RICLASSIFICAZIONE di documenti anteriormente declassificati.

Cosicché avranno le due facce di questa moneta, il come si declassifica e la nascita della riclassificazione.
 


Che cosa è la sua istituzione, a che cosa si dedica e come si finanzia?
P.K: L'Archivio della Sicurezza Nazionale è un'organizzazione unica nel suo genere che lavora per ottenere la desclassificazione di documenti confidenziali del governo nordamericano e metterli alla disposizione della stampa e dei cittadini in generale, per così permettere che si stabilisca il dibattito sulla direzione che prende la politica estera nordamericana. È un'organizzazione che crede che la democrazia richieda una popolazione informata e che più franchezza e meno segreti dentro il modo di governare siano fondamentali per ottenere una politica estera che rappresenti i valori del popolo nordamericano.

Alcuni dei nostri fondi provengono da grandi fondazioni e riceviamo anche entrate creando collezioni di documenti catalogati in un indice e distribuiti alle biblioteche universitarie.

Noi ci dedichiamo a seguire le verità della storia che rimangono nascoste nelle volte della CIA, nel Consiglio di Sicurezza Nazionale, il Dipartimento di Difesa e la Casa Bianca, tra altre istituzioni o agenzie. Mi piace riferirmi a noi come storiografi "forensi". Cerchiamo di scavare ed allora valutare vecchi segreti di Stato che sono rimasti seppelliti per anni e che possono essere pertinenti ai problemi internazionali attuali.

I documenti su Luis Posada Carriles sono un eccellente esempio del potere e della rilevanza che hanno queste verità sepolte una volta che si recuperano e sono condivise con la comunità internazionale.
 


Chi e come si declassifica un documento?

P.K: come tutti i governi, gli Stati Uniti hanno un sistema di informazione segreta, ma per l'esistenza di forti settori, dentro la nostra società, che patrocinano per la franchezza, gli Stati Uniti hanno anche una Legge chiamata di Libertà di Informazione; questa permette ai cittadini richiedere che documenti siano rivisti per la declassificazione. Per questa Legge — conosciuta in inglese con la sigla FOIA — ogni agenzia del governo nordamericano ha un ufficio di declassificazione che rivede i documenti e decide se questi possono essere completamente declassificati, con alcune parti censurate, o se devono rimanere segreti. Sotto questa Legge ci sono varie precauzioni che permettono al governo di continuare a conservare, in segreto, certi documenti, in particolare se il revisore stima che la declassificazione di una certa informazione possa compromettere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

 

Ma spesso si abusa di questo argomento da parte di funzionari del governo nordamericano. In un'occasione avemmo una richiesta di Libertà di Informazione sull'Operazione Mangusta dove la CIA espose che non potevano declassificare informazioni del 1962 perché facendolo avrebbero compromesso l'uso di metodi chiave in future operazioni segrete. Una volta che convincemmo il giudice affinché esigesse la declassificazione di detto documento, risultò essere un memorandum relativo ad un'operazione coperta che consisteva nel far volare, sull'Isola di Cuba, alcuni globi di elio a cui erano legati cesti pieni di piccoli regali e propaganda. Ai cesti sarebbero stati collegati orologi a tempo che avrebbero attivato lo svuotamento dei cesti sulle cittadine ed i villaggi. La CIA prese la precauzione di valutare il peso di ognuna delle cose depositate nei cesti per assicurarsi che se fosse caduta sulla testa di qualche bambino cubano questi non venisse ferito. Era un documento straordinario, ma non un documento, che negli anni 1990, richiedesse ancora di rimanere classificato.

Si potrebbe risolverei il problema delle cancellature in maniera legale o perfino tecnicamente affinché si possa riuscire a leggere quello che dice?

P.K: Sezioni chiave di molti documenti sono censurate; è passata sopra una riga nera che garantisce che l'informazione su identità delle fonti e metodi di operazioni, e spesso le operazioni in sé, non diventino pubbliche. Esiste un meccanismo legale per ricorrere contro la censura di parti dei documenti e sotto la FOIA, il richiedente può presentare una domanda esigendo la declassificazione completa del documento. Occasionalmente questo è successo, ma spesso non è così. In alcuni casi esistono ragioni legittime per mantenere il segreto su parti di un documento. Quando non ci sono, noi tentiamo di fare il possibile per ottenere una copia completa se questo documento è realmente importante per la storia della politica estera, le operazioni e le azioni degli Stati Uniti.
 


Dove vanno i documenti una volta declassificati?
P.K: Questo dipende da come e perché furono declassificati. Se il documento è declassificato dovuto ad una richiesta per la Legge di Libertà di Informazione, è inviato al richiedente, la persona che lo chiese. Se i documenti sono declassificati come parte dei procedimenti delle biblioteche presidenziali, sono archiviati in quelle biblioteche. Per esempio, il presidente Cárter ha una biblioteca presidenziale ad Atlanta, Georgia; il presidente Gerald Ford ha una biblioteca presidenziale in Ann Arbor, Michigan, ed il presidente Clinton ha una biblioteca dei suoi documenti presidenziali in Little Rock, Arkansas.

 

Gli Archivi Nazionali ed i Registri dell' Amministrazione, NARA, hanno una biblioteca immensa in College Park, Maryland, dove stanno conservati milioni di pagine di registri presidenziali dal diciottesimo secolo. È lì dove possono trovarsi molti documenti declassificati sulla politica degli Stati Uniti, Cuba e molti altri paesi di tutto il mondo.

 

 

Come potete ottenerli ?
P.K: L'Archivio di Sicurezza Nazionale cerca di ottenere documenti in molte maniere. Usiamo la Legge per la Libertà di Informazione quasi più di qualunque altra organizzazione, diretta verso documenti specifici relativi a temi chiave ed a paesi che sono importanti nel dibattito sulla politica estera nordamericana. Passiamo un tempo considerevole nelle biblioteche presidenziali riunendo documenti declassificati e rivedendo le liste di quei materiali che sono ancora da declassificare, e allora sollecitiamo fare uso della Legge per la Libertà di Informazione. Raccogliamo anche registri dei diversi archivi negli Archivi Nazionali e nella Biblioteca del Congresso ed altri nei magazzini di documenti di ufficiali nordamericani in pensione.
 


Perché in alcuni si legge JFK ACT?
P.K: Molti dei documenti su Luis Posada furono declassificati a metà ed alla fine degli anni 1990 per una legge speciale denominata Legge dei Registri sull'Assassinio di Kennedy. Questa Legge fu approvata dopo che si proiettò il film JFK (del cineasta Oliver Stone con Kevin Costner nel ruolo di protagonista). Il lungometraggio era storicamente inesatto, ma incitò e spinse un ampia richiesta che milioni di documenti relazionati con l'assassinio di Kennedy che rimanevano ancora segretati, fossero declassificati. Il Congresso approvò una legge che assegnò il denaro necessario per creare una commissione che rivedesse e dirigesse la liberazione di più di un milione di documenti. La commissione decise di includere documenti su operazioni coperte degli Stati Uniti in Cuba e documenti sulle attività di gruppi di esiliati cubani Alpha 66 e CORU, poiché Cuba è stata sempre parte di molte delle teorie della cospirazione riferita a chi ammazzò il Presidente e perché.

La declassificazione di quei documenti pertinenti aiuterebbe a smentire molte di queste teorie ed in qualsiasi caso, presenterebbe un'immagine più completa del contesto nel quale successe l'assassinio di Kennedy.

Alcuni analisti (includendo brevemente ufficiali della CIA e perfino il presidente Lyndon Johnson) inizialmente pensarono che il Governo di Castro avesse organizzato l'assassinio di Kennedy in risposta agli sforzi della CIA di assassinare Castro. Altre teorie si dirigevano più verso i gruppi di esiliati cubani che ce l'avevano con Kennedy per non aver autorizzato una completa invasione militare nordamericana durante Playa Girón. Per questo, la commissione considerò declassificare tanto materiale su Cuba quanto fu possibile come parte della Legge dei Registri sull'Assassinio Kennedy.

È per questo che molti dei documenti hanno il conio di "Legge JFK" ed è per questo motivo che abbiamo molte relazioni di spionaggio qualificate come di massimo segreto su Luis Posada, Orlando Bosch ed altri operativi violenti anti-castristi degli anni 1960 e 1970, che oggi sono diventati accessibili. Senza il lavoro della Commissione Kennedy a metà degli anni 1990, forse mai avremmo potuto studiare ed utilizzare questi documenti.

 

 

Avete ricevuto qualche tipo di pressione per non pubblicare qualche cosa?

P.K: Onestamente posso dire che non abbiamo mai ricevuto pressioni per impedire che si pubblicassero documenti chiave, ma ovviamente molti documenti che abbiamo richiesto ci sono stati rifiutati, spesso ingiustamente, e rimangono segreti. Ma ci impegnamo ad ottenere la loro desclassificazione.
 


Come sorse il progetto in relazione a Cuba e che cosa pensa si sia ottenuto?

P.K: Cuba continua ad essere un tema chiave dentro la politica estera nordamericana come lo è stato dalla Rivoluzione del 1959. Cuba è possibilmente l'unico paese del mondo verso il quale l'essenza della politica nordamericana non sia cambiata in 40 anni, malgrado che Cuba, il resto del mondo ed il contesto per la politica nordamericana siano cambiati. Per ciò, la storia della politica nordamericana rispetto a Cuba, incluso una storia tanto antica come Girón, per esempio, ancora si mantiene con rilevanza nelle discussioni sui temi di oggigiorno.

Per appoggiare il dibattito sulle politiche degli Stati Uniti e per contribuire ad un migliore intendimento tra le nostre due nazioni, stiamo elaborando da quasi 20 anni un importante lavoro che si è incentrato su: Playa Girón, l'Operazione Mangusta, la Crisi di Ottobre, la genesi dell'embargo, gli atti di violenza dei gruppi di esiliati e, più recentemente, la storia delle comunicazioni tra funzionari dei governi degli Stati Uniti e Cuba.

In collaborazione con istituzioni accademiche e governative cubane, abbiamo organizzato le principali conferenze su Playa Girón e la Crisi di Ottobre ed abbiamo partecipato ad altri fori, per così fomentare la miglior reciproca comprensione della storia complicata e pericolosa tra Cuba e gli Stati Uniti.

 

 

Che cosa lo ha stimolato ad organizzare questo progetto specifico su Luis Posada Carriles e che cosa ne pensa ora?
P.K: Il tema della violenza anti-castrista è stato sempre di gran interesse. I documenti declassificati possono rischiarare molto sopra quegli individui che commisero atti terroristici sotto gli auspici della CIA, negli anni '60, e che posteriormente hanno lavorato con altri patrocinatori come il regime di Pinochet in Cile, per così continuare con tali atrocità. Il caso di Orlando Bosch che arrivò illegalmente negli Stati Uniti alla fine degli anni '80 ed al quale fu concesso qui asilo, mi richiamò l'attenzione e cominciai a cercare documenti sulla bomba sistemata sul volo 455 della Cubana di Aviazione. Stiamo da anni ricompilando documenti su Luis Posada dentro milioni di pagine declassificate per la Legge dei Registri sull'Assassinio Kennedy. Consegnammo , nel 1998, alcuni di questi documenti al quotidiano The New York Times per la serie di articoli, in due parti, che fece quell'anno su Posada.

 

In questo momento questi documenti stanno svolgendo un ruolo primordiale dentro il dibattito pubblico che si è creato intorno alla presenza di Posada negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti e, ovviamente, il resto del mondo stanno combattendo la guerra contro il terrorismo internazionale e ciò che succeda a Luis Posada sarà una sfida alla credibilità della leadership dell'amministrazione del governo di Bush per scoprire ed evitare atti di terrorismo e per assicurare che quelli che li commettano siano portati davanti alla giustizia.

 

 

Potrebbe rivelare quale sarà il suo prossimo progetto in relazione a Cuba, che documenti conosceremo?
P.K: Il progetto di documentazione su Cuba continuerà cercando di ottenere e distribuire documenti su temi chiave relativi alla lunga e conflittuale storia della politica nordamericana verso Cuba e le relazioni Cuba-Stati Uniti. Ora stiamo cercando di ottenere la declassificazione completa dell'archivio della CIA su Luis Posada. Cercheremo di ottenere i registri completi dell'investigazione sulla bomba del volo 455 della Cubana di Aviazione. Speriamo di ottenere documenti sulla storia dell'embargo su viaggi e commercio, oltre a cercare di smascherare la storia completa dell' ostilità degli Stati Uniti verso Cuba. Stiamo anche sollecitando documenti, per la Legge per lai Libertà di Informazione, che trattano temi riguardanti gli episodi di cooperazione e negoziazione che si sono portati a termine durante questi 40 anni, temi che sono di mutuo interesse, con l'obiettivo di provare che attraverso i registri storici diventa possibile il dialogo.

 

Usando contatti con varie agenzie cubane speriamo che il Governo di Cuba, allo stesso modo, declassifichi documenti dei suoi archivi che possano rischiarare questa storia e che offriranno una visione più completa della prospettiva di Cuba verso gli Stati Uniti da quando la Rivoluzione trionfò. Esaminando la storia dai punti di vista di Cuba e degli Stati Uniti, forse possiamo arrivare ad una maggiore comprensione del passato tra le nostre due nazioni che si rifletta sulle nostre relazioni future.
 


Fino qui l'intervista, ma tra le perplessità di molti il Governo USA sta attuando, in questo momento, un intenso processo di RICLASSIFICAZIONE di documenti, cioè quello che si era riusciti a declassificare, ora può essere ritirato ed essere classificato di nuovo come segreto.

Lo ha rivelato il quotidiano The New York Times in un articolo edito il passato 20 febbraio, del quale citiamo alcuni frammenti:

 

In virtù di un programma segreto creato sette anni fa nell'Archivio Nazionale, le agenzie di spionaggio hanno ritirato dall'accesso pubbliche migliaia di documenti storici che furono disponibili per anni, compresi alcuni che il Dipartimento di Stato aveva già pubblicato, come altri che, anni addietro, storiografi privati avevano fotocopiato.

La restituzione della categoria di "confidenziale" a più di 55000 pagine che erano state, in precedenza, declassificate, cominciò nel 1999.

Proprio il programma di riclassificazione è avvolto in un velo di segreto, diretto da un memorandum che rimane ancora classificato e che perfino proibisce all'Archivio Nazionale di farlo conoscere alle agenzie implicate.

Tra i 50 documenti che furono ritirati dalla pubblica visione e che il signore Matthew M. Aid, storiografo dedito ai temi dello spionaggio, trovò nei suoi propri archivi, si trova un memorandum del 1948 circa uno schema della CIA per fare volare globi al di sopra dei paesi dietro la Cortina di ferro e lasciare cadere opuscoli di propaganda. Lo stesso fu riclassificato nel 2001 benché fosse stato pubblicato dal Dipartimento di Stato nel 1996.

Il signore Aid indicò che si era sentito costernato nel trovare documenti "di orrore" in scaffali, di libero accesso, nell'Archivio Nazionali, comprese istruzioni dettagliate circa l'utilizzo di esplosivi di gran potenza.

Esperti affermano che fa parte di una marcata tendenza verso una maggiore attività segreta dell'amministrazione di Bush che ha aumentato il ritmo della classificazione dei documenti come segreti, ritardato la declassificazione e scoraggiato il processo per rendere pubblici alcuni materiali in virtù della Legge per la Libertà di Informazione.

Esperti nel segreto governativo considerano che la CIA ed altre agenzie incaricate di realizzare lavori di spionaggio, non La Casa Bianca, costituiscono il motore propulsore del programma di riclassificazione.

Secondo funzionari dell'Archivio Nazionale, il programma aveva revocato l'accesso a 9500 documenti, più di 8000 di essi da quando il presidente Bush assunse il potere. Ugualmente, circa 30 esaminatori - impiegati e persone contrattate dalle agenzie di spionaggio e di difesa - lavorano durante tutta la settimana nel complesso di archivi nel College Park, Md.

I funzionari dell'Archivio non possono definire quanto è costato il programma, ma affermarono che senza alcun dubbio si sono impiegati milioni di dollari, compreso più di un milione di dollari per costruire ed equipaggiare un salone, con tutte le misure di sicurezza, dove lavorano i revisori.

Considero che questa politica la valuta abilmente la signora Anna K. Nelson, storiografa di politica estera dell'American University, quando dice "Credo che stiano privando il pubblico degli aspetti essenziali della storia: i fatti".
 


Cosicché come chiedo sempre, lei tragga le sue proprie conclusioni.