La CIA tesse una ragnatela

 

contro Cuba e Venezuela

 

 

 

20 settembre 2006 - W.T Whitney www.granma.cubaweb.cu

 

 

 

Il capo del servizio di Intelligence USA John Negroponte ha annunciato, il 18 agosto, la creazione di una nuova missione dell'Agenzia Centrale di Intelligence per soprintendere, ad un livello strategico, le operazioni di Intelligence in Venezuela e Cuba. J.Patrick Maher, un veterano, da 32 anni nella CIA, con esperienza come supervisore in Colombia ed i Caraibi, é stato nominato, come capo interino, della missione.

Secondo Negroponte, "i legislatori si concentrano sempre di più sulle sfide che Cuba e Venezuela rappresentano per la politica estera USA". Ha insistito sulla preoccupazione di Washington circa le strette relazioni tra i due paesi e sulla non cooperazione, da parte del Venezuela, con la "campagna antiterrorista di Washington".

Il cambiamento é avvenuto immediatamente dopo la 
temporanea salita di Raúl Castro alla presidenza di Cuba, il 31 luglio, e coincide coi preparativi, in Venezuela, per le elezioni presidenziali del 3 dicembre.

Come dimostrazione della serietà con la quale il governo USA considera Cuba e Venezuela, il nuovo posto è uno delle uniche sei agenzie che operano ad un livello strategico dentro la burocrazia d'Intelligence. Una di esse copre Iran e Corea del Nord — gli unici altri due paesi con un capo missione — ed altre quattro si incaricano della contro proliferazione, il contro terrorismo, la contro intelligence e le armi di distruzione di massa.

Negroponte ha dato a Maher la responsabilità "di assicurare che i legislatori contino su una gamma totale di informazione di Intelligence, opportuna e precisa, sulla quale possano basarsi per prendere le loro decisioni". Questo obiettivo, suggeriscono gli analisti, anticipa un'accumulazione progressiva di agenti ed ufficiali sul terreno nei due paesi.

Questa moltiplicata attenzione da parte del servizio di Intelligence USA verso Cuba viene cinque settimane dopo che l'amministrazione Bush ha reso pubblico un aggiornamento dei suoi piani per riportare Cuba al capitalismo. Si suppone che l'uscita di Fidel Castro dal potere abbia segnalato il momento per cominciare la sua esecuzione, facilitata dagli 80 milioni di dollari riservati agli oppositori del governo cubano. Quest'orologio, ovviamente, ha cominciato a segnare.

Le operazioni di Intelligence in Venezuela si stanno intensificando, proprio come sono oggetto di pubblica attenzione le nuove indicazioni di massicce spese USA per liberarsi di Hugo Chavez. Secondo una relazione, del 26 agosto, dell'Agenzia Associata (AP), dal 2002, l'Agenzia per lo Sviluppo Internazionale USA
, realizzando un' "Iniziativa per Fomentare la Speranza in Venezuela", ha distribuito 26 milioni di dollari, attraverso 220 donazioni, a recettori venezuelani. L'informazione si é ricavata da un studio di 132 contratti, dettagliati in 1600 pagine, accessibili grazie alla Legge della Libertà di Informazione.

Dentro l'USAID, un "Ufficio per le Iniziative di Transizione" OTI (secondo la sue sigla in inglese) stima le spese in Venezuela ed altri "paesi prioritari" come Iraq, Afghanistan, Bolivia e Haiti. Come si informa, il finanziamento dell'OTI è libero dalle stipulazioni che si applicano ad altre donazioni dell'USAID ed i fondi sono disponibili in poco tempo perché escono dalle assegnazioni per l' "aiuto in caso di disastri".

Come un programma parallelo avviato a completare le attività dell'Intelligence USA, la Fondazione Nazionale per la Democrazia ha distribuito circa 2,9 milioni di dollari, in un periodo di quattro anni, diretti alla preparazione tecnica per l'organizzazione dei partiti politici e l'educazione degli elettori.

Il lavoro segreto USA tenterà di influenzare i mass media venezuelani, un campo fertile poiché i giornali e le stazioni della televisione dell'opposizione, lì, sono molto lontano dal rimanere silenziosi.

Il 25 agosto, per esempio, alcuni giornali latinoamericani, tra essi "La Nazione", di Buenos Aires, pubblicarono un articolo di Simón Romero, di Caracas, nel quale si afferma che il Venezuela ha collaborato con l'Iran in un programma di arricchimento di uranio.

I giornalisti che lavorano con questi ed altri giornali informarono l'Associazione dei Professionisti dei Mass Media in Argentina che la CIA aveva fomentato questa linea. Allegarono che i "diplomatici" statunitensi li avevano subornati affinché esponessero la posizione USA in lavori che riguardassero l'ammissione del Venezuela nel gruppo commerciale MERCOSUR e la proposta di rielezione, in ottobre, del presidente brasiliano Lula dà Silva.

La rivelazione di Ego Ducrotto che appare nel sito web di Rebelion, del 25 agosto, afferma che il personale della CIA lavorava "gomito a gomito" coi rappresentanti dell'ala destra della Società Interamericana della Stampa i cui uffici centrali sono a Miami.