La Paz 11 maggio 2007 - www.granma.cu

Evo Morales ringrazia per la

solidarietà cubana

Il cancelliere cubano Felipe Pérez Roque ha assistito all'inaugurazione del nuovo ospedale donato da Cuba alla Bolivia nel municipio di Patakamaya

 

 

 

Il presidente boliviano, Evo Morales, durante l'inaugurazione di un ospedale nel municipio della capitale, Patakamaya, ha manifestato ammirazione e rispetto per i medici cubani che lavorano in questa nazione andina.

Li ammiro perché la nostra gente non è mai stata curata adeguatamente, ha osservato Morales pronunciando le parole centrali dell'atto, con la presenza del cancelliere cubano, Felipe Pérez Roque.

Il centro assistenziale inaugurato è il 22esimo che si costruisce in Bolivia con equipaggiamento e personale cubano.

Morales ha indicato che solo mediante la solidarietà può capirsi come la nazione caraibica destini tali sforzi al suo paese, come gli 11 centri oftalmologici nei quali si sono operati alla vista circa 80000 boliviani.

Inoltre ha valutato il significato dell'importanza, per le persone umili, che i loro figli e gli anziani abbiano cure mediche garantite.

Morales ha chiesto un applauso per Fidel, questo compagno che lavora per l'educazione, la salute, per l'America latina, ed ha chiarito che la cooperazione caraibica è libera da condizionamento.

In questo senso, ha criticato l'atteggiamento di paesi e di organismi finanziari internazionali come il Fondo Monetario Internazionale (FMI) e la Banca Mondiale (BM) che impongono condizioni ai pagamenti.

Ha ricordato che i mandati di dette entità contribuiscono solo ad approfondire la povertà dei boliviani e provocano confronti violenti.

Ha evidenziato come ora il paese non deve ricorrere al FMI o alla BM, poiché l'economia é in fase di recupero, crescono le riserve internazionali, e si gode di un surplus fiscale di quasi il 5%, qualcosa di inedito negli ultimi 30 anni.

Questo si deve alla nazionalizzazione degli idrocarburi ed al recupero di altre risorse naturali, una lotta iniziata dai settori sociali e che non è stata vana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

26 marzo 2007 - www.granma.cu

Cuba costruirà 23 ospedali

di II Livello in Bolivia

● Ne beneficeranno 20 municipi e la Polizia Nazionale

 

 

 

Il Governo di Cuba ha deciso di donare 20 ospedali di II Livello ad altrettanti municipi dei dipartimenti (province) di Santa Cruz, Oruro, La Paz, Cochabamba, Potosí e Beni, per migliorare l’assistenza sanitaria agli abitanti dei municipi beneficiati, ha reso noto l’Agenzia Boliviana di Notizie (ABI).

 

Il Governo Rivoluzionario prevede che i centri sanitari verranno installati e messi in funzione nel giro di tre mesi, a partire dal 1º aprile, in diversi capoluoghi provinciali orientali e occidentali, compreso quello di Trinidad. I sindaci di vari municipi hanno espresso la loro gratitudine per la donazione.

 

L’ambasciatore di Cuba in Bolivia, Rafael Dausá, ha spiegato che il suo Governo ha deciso la donazione nel 2007 di 23 ospedali di II Livello, 10 dei quali saranno provvisti di attrezzature e personale, altri 10 solo di attrezzature per i municipi e 3 per la Polizia Nazionale.

 

“C’è stato un buon clima di lavoro, credo che i sindaci abbiano assimilato perfettamente la decisione, perchè conoscono la situazione sanitaria nei loro municipi. La vita e quanto abbiamo apportato alla tutela della salute sono per noi più importanti del prezzo o del costo della donazione”, ha manifestato l’ambasciatore di Cuba in Bolivia.

 

Dausá ha anticipato che per quest’anno è previsto l’arrivo in Bolivia di 300 medici cubani, nell’ambito dell’accordo di cooperazione firmato. Questi professionisti andranno ad aggiungersi ai 1.766 già presenti nel paese, 1.270 dei quali sono medici e gli altri paramedici.

 

“In un anno e un mese la brigata medica cubana ha assistito più di 4 milioni di persone, ne ha operate 75.000 alla vista ed ha salvato più di 5.000 vite”, ha precisato il diplomatico cubano.