Libertà per i 5 Patrioti cubani

di reclusione dei cinque nelle prigioni nordamericane, sarà l'invitato speciale per la Lettura del Rettore che avrà per scenario la Facoltà di Diritto.

Sarà anche presentato un messaggio video dell'attore ed attivista

Danny Glover sostiene la giusta

causa dei Cinque Eroi

"Buongiorno, sono Danny Glover, presidente del direttivo del Transafrica Forum e mi dispiace molto di non poter stare con voi nell’Università Howard, il pinnacolo dell’educazione degli afroamericani e della diaspora africana.

Howard è stata un tribunale storico contro l’ingiustizia ed è l’anima legale degli afroamericani, Non posso pensare a un luogo migliore per presentare un filmato sul caso dei Cinque cubani".

L'attore nordamericano Danny Glover ha scritto che i Cinque

antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti sono stati ingiustamente imprigionati e condannati ad inusuali e crudeli condanne per aver esercitato il loro obbligo morale di difendersi, diritto riconosciuto da tutte le nazioni.

In un messaggio inviato all'università di Howard, dove si è svolto un incontro di solidarietà con i Cinque prigionieri dell’impero, dove ha avuto accesso Prensa Latina, Glover ha segnalato che i patrioti cubani hanno agito in difesa

dalla loro nazione e delle loro famiglie.

"Hanno dovuto farlo perché il governo degli Stati Uniti, violando le sue stesse leggi e contravvenendo il suo stesso richiamo per prevenire e fermare le azioni terroristiche, non ha agito", ha sostenuto l’attore.

"Atti di violenza orribile contro il popolo cubano, eseguiti da crudeli terroristi provenienti dagli Stati Uniti, appoggiati dall'inazione e l’irresponsabilità del nostro governo, chiedono l'intervento decisivo del popolo statunitense", ha aggiunto.

Glover spiega nel suo messaggio che le persone onestamente opposte al terrorismo devono pronunciarsi contro queste azioni, che vanno contro le leggi internazionali e statunitensi e difendere i Cinque cubani ed ha invitato tutti gli studenti, professori, dirigenti, parenti ed amici dell'Università a fare un appello al governo nordamericano perché compia i suoi obblighi morali e legali con la giustizia e il diritto internazionale.

Danny Glovaer ha invitato anche a far rivivere lo spirito del Dottor Martin Luther King Jr., che disse: " L’ingiustizia in qualsiasi luogo è una minaccia per la giustizia in ogni luogo".

sociale Danny Glover, a favore della liberazione dei cubani.

Dal 12 settembre 1998, Fernando González, Antonio Guerrero, Gerardo Hernández, Ramón Labañino e René González sono reclusi in prigioni statunitensi per il solo fatto d'informare il loro paese sulle azioni terroristiche preparate in Florida.

Le pene oscillano dai 15 anni di prigione fino al doppio ergastolo, questa ultima condanna comminata a Gerardo Hernández.

In un'udienza realizzata lo scorso 20 agosto nell'undicesimo circuito della Corte di Appello di Atlanta, la difesa dei patrioti cubani ha denunciato le manipolazioni politiche del caso.

Gli avvocati hanno discusso la Causa N°3 contro Hernández che fu imputato di cospirazione per commettere assassinio.

La difesa ha argomentato che l'evidenza sul supposto delitto era insufficiente dal punto di vista legale.

Un altro aspetto denunciato fu la pessima condotta del governo nel processo giudiziale, particolarmente del pubblico ministero statunitense John Kastrenakes, nel suo allegato conclusivo davanti alla giuria.

Questo discorso è limitato da regole molto precise che proibiscono al magistrato argomentare oltre la portata dell'evidenza. In questa particolare istanza, Kastrenakes ha sorpassato i limiti del proprio allegato.

La terza tematica discussa ha riguardato le sentenze di Hernández, Guerrero e Labañino, condannati, in maniera sproporzionata, all'ergastolo nonostante non si trattasse di un caso di sicurezza nazionale.

Il Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque ha annunciato una giornata globale di solidarietà con gli antiterroristi cubani.

Un comunicato dell'organizzazione indica che dal Messico fino al Canada, dal Cile fino all'Argentina, dalla Namibia fino al Sudafrica, per