La solidarietà con i cubani reclusi

 

è uno strumento indispensabile

 

 

 

 

 

 

17 aprile 2007 - www.granma.cu (RHC)

 

 

"La solidarietà è lo strumento indispensabile per ottenere la liberazione dei Cinque patrioti cubani prigionieri politici degli Stati Uniti", ha dichiarato l'avvocato Roberto González.

 

"Ho partecipato alla XV Convenzione Brasiliana di Solidarietà con Cuba ed ho aggiornato i partecipanti, dettagliatamente, sulla situazione attuale di questo caso. La mia partecipazione è stata molto importante, perché nel Forum che si è svolto a Minas Gerais pochi giorni fa, si è parlato molto della situazione di questi patrioti, dichiarati Eroi dal Parlamento cubano".

 

Roberto González ha ricordato che Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando González e René Gonzñalez sono reclusi negli Stati Uniti per aver ostacolato l’organizzazione di azioni terroriste contro l'Isola.

 

I Cinque sono reclusi perchè operavano per salvare la vita di cubani e anche nordamericani ed è assolutamente ingiusto privarli della libertà, perché con la loro vigilanza all’interno degli stessi gruppi terroristi sono riusciti ad evitare molti crimini.

 

L'avvocato González, che è fratello di René, ha sottolineato di aver richiesto ai partecipanti una maggior solidarietà con queste vittime degli arbitrii dell'attuale amministrazione nordamericana.

 

Questo è un momento molto delicato, perché dopo due decisioni favorevoli, una nelle Nazioni Unite e un'altra della Corte di Appello di Atlanta, si tenta di ritardare sempre più questo processo che dura da otto anni.

 

Nel 2005, dopo queste decisioni, la situazione era favorevole per il caso, ma una manovra eccezionale del Plenum della Corte ha deciso nel 2006 di revocare la sentenza precedente dei giudici e di riportare il caso alla situazione di partenza per decidere alcuni particolari pendenti, ha detto.

 

"Tutto questo dimostra che il sistema giudiziario statunitense è in funzione di interessi politici e la cosa certa è che dopo otto anni di reclusione il caso non è arrivato ancora nemmeno alla metà del suo tragitto, perché non è ancora stata aperta la via della Corte Suprema, con la conclusione della prima istanza ".

 

Per questo motivo è importante che la solidarietà cresca e che le nazioni prendano coscienza della necessità d’agire, che si esegua un lavoro politico intenso, perché è indispensabile sferrare una grande battaglia per la loro librazione.

 

"Pensiamo che il caso si debba sviluppare nei circuiti dei diritti umani di ogni paese, nei Parlamenti, tra la stessa popolazione, per creare una richiesta mondiale agli Stati Uniti e un’esigenza assoluta della loro liberazione", ha commentato l'avvocato Roberto Gonzalez che ha aggiunto: "L'arresto dei Cinque cubani negli Stati Uniti è una questione politica e politicamente deve essere risolto".