28 agosto 2007 - www.granma.cu (PL)

 

 

Buon lavoro della difesa

degli antiterroristi cubani


 

 

 

Il lavoro della difesa dei cinque antiterroristi cubani continua a ricevere oggi il riconoscimento dei membri della comunità internazionale dei giuristi, dopo l’udienza nella Corte d’Appello di Atlanta.

 

Lo   scorso   20   agosto     gli avvocati  di   Fernando

González, Antonio Guerrero, René González, Ramón Labañino e Gerardo Hernándezhanno ribattuto aspetti del processo che li ha condannati a pene tra i 15 anni di prigionia e vari ergastoli.

 

I Cinque, come si conoscono internazionalmente, sono stati detenuti il 12 settembre 1998 e sottoposti a un processo politicizzato a Miami, conclusosi nel 2001 con condanne esagerate e arbitrarie per aver informato al loro paese delle azioni terroristiche organizzate nel Florida.

 

Richard Klugh, avvocato di Fernando González, ha segnalato l’interesse mostrato dai giudici della Corte d’Atlanta e loro due sono ottimisti sul futuro del caso, nonostante la lunga prigionia.

 

Simile opinione sostiene l’avvocato di Antonio Guerrero, Leonard Weinglass, che ha sottolineato la forza e validità degli argomenti presentati al Tribunale.

 

La difesa ha concentrato la sua esposizione in tre temi: l’accusa di cospirazione per commettere assassinio contro Gerardo, quella di commettere spionaggio contro Gerardo, Antonio e Ramón, che sono state scartate, e l’atteggiamento inadeguato del procuratore che è stato molto evidente.

 

Nuovamente è stata dimostrata l’intenzionalità politica del governo Usa rappresentato dalla Procura, di condannare i patrioti perfino senza le prove sufficienti, il che è stato presenziato da 73 personalità del mondo giuridico.

 

In questo senso, Ricardo Alarcón, presidente del Parlamento cubano, ha ritenuto che qualsiasi delle arbitrarietà della Procura nel caso dei cinque antiterroristi è sufficiente per annullare il processo e le condanne.

 

Tra i giuristi che appoggiano il caso, Paolo Lins, presidente dell’Unione internazionale degli avvocati di Toronto, in Canada, ha ritenuto "impressionante" il lavoro della difesa. Intanto, Fabio Marcelli, segretario generale dell’Unione degli Avvocati di Roma l’ho definito "corretto".

 

Norman Paech, membro del parlamento tedesco, Paul Bekaert, membro della Lega dei Diritti umani del Belgio e il giurista cileno Juan Guzmán sono stati d’accordo nelle ragioni giuridiche che ha la difesa contro le arbitrarietà della procura.