El País diffonde la verità sul caso dei 

cubani sequestrati negli USA

 

 

 

27 febbraio 2007 - www.granma.cu

 

La versione digitale del quotidiano El País ha diffuso "Il pungiglione nella rete della vespa", una dettagliata rassegna giornalistica su Ramon Labañino, Gerardo Hernandez, René Gonzalez, Antonio Guerrero e Fernando Gonzalez, reclusi da otto anni negli Stati Uniti.

 

Noti nel mondo come i Cinque, questi patrioti cubani si erano infiltrati tra i gruppi più reazionari di Miami, per vigilare le loro intenzioni e informare sui loro piani contro la Rivoluzione.

 

El País ha ricordato che l'FBI li ha arrestati nel settembre del 1998, dopo la collaborazione dell’Avana con Washington, quando l’Isola aveva denunciato le attività sovversive dei gruppi di Miami, seguita dalla mediazione del Premio Nobel colombiano Gabriel Garcia Marquez.

 

I Cinque sono stati condannati nel 2001 a pene tra i 15 anni e i due ergastoli, stanno scontando attualmente nelle prigioni degli Stati Uniti.

 

La missione dei Cinque non era spiare il Governo degli Stati Uniti, ma controllare l’operato dei gruppi più estremisti del sud della Florida ed ottenere informazioni sulle attività terroristiche organizzate contro Cuba, segnala ancora El País che sottolinea che gli estremisti cubano-americani negli anni hanno avuto a disposizione molte armi ed hanno commesso molte azioni terroristiche contro bersagli cubani.

 

Una bomba distrusse un aeroplano cubano nell'anno 1973, uccidendo i suoi 73 occupanti e altre bombe sono esplose in vari hotel dell’Avana negli anni ‘90, provocando la morte del giovane italiano Fabio Di Celmo, nel 1997. Tre anni dopo si scoperse un piano per assassinare il presidente cubano, Fidel Castro.

 

"Durante il processo a Miami è stato violato, tra le altre cose, il sesto emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che stabilisce che ogni accusato ha diritto ad un giudizio imparziale", ha sottolineato Roberto González, avvocato cubano della difesa.

 

Un tribunale di Atlanta ha annullato nel 2005 il processo del 2001 a Miami, ma un'altra Corte d’Appello lo ha dichiarato valido, considerando che non esistono prove che gli accusati non siano stati giudicati giustamente ed imparzialmente.

 

Il caso dei Cinque Eroi, come sono stati nominati ufficialmente a Cuba, è più che mai attuale con la Campagna del governo cubano per lo svolgimento di un nuovo processo lontano da Miami e per la loro liberazione, ha pubblicato in Internet El País.

 

L'ultima iniziativa è stata quella del Comitato Internazionale per la Liberazione dei Cinque, uno dei 288 creati in 97 paesi, compresa la Spagna.

 

La Rete Nazionale di Solidarietà con Cuba negli Stati Uniti effettuerà, il prossimo 7 aprile, una marcia a sostegno della causa dei Cinque.

 

All’Avana le azioni criminali delle organizzazioni anticubane – tra le quali Alpha 66, la Brigata 2506, il Commandos F4 e la Fondazione Nazionale Cubano Americana, (FNCA), hanno provocato la morte di circa 3.500 persone, ferito e rese invalide altre duemila persone e provocato ingentissimi danni materiali per più di quattro decenni.