12 settembre 2007 - D.F.Mexidor www.granma.cubaweb.cu

 

 

Geografia

 

di solidarietà
 
 

 

 

Con l'inizio, da oggi e fino all'8 ottobre, di una nuova giornata internazionale per la liberazione dei Cinque e di lotta contro il terrorismo, Antonio Guerriero Rodríguez commenta le dimostrazioni di "solidarietà, appoggio, sostegno ed affetto che abbiamo ricevuto da tanti angoli del mondo".


Solidarietà, secondo il dizionario, ha molteplici accezioni: appoggio, difesa, sostegno, aiuto... giusto questo è quanto hanno ricevuto, a partire dal 2001, i cinque antiterroristi cubani — prigionieri dal 1998 negli Stati Uniti — da quando si é reso di pubblico dominio la loro storia.

Antonio Guerrero, René González, Gerardo Hernández, Fernando González e Ramón Labañino, iniziano oggi il loro decimo anno di reclusione, accusati di crimini che non hanno commesso. L'unico "delitto" é stato cercare di preservare Cuba e gli USA da azioni terroriste forgiate ed appoggiate, con ogni impunità, in territorio statunitense.

Circa il tema della solidarietà Granma ha interpellato, per lettera, Antonio Guerriero. Da Florence, Colorado, la prigione dell'impero dove sconta una condanna a vita più dieci anni, Tony ha risposto:
 


LA LETTERA PIÙ DISTANTE
 


Tony sscrive: "Prima ho dovuto ricordarmi dei luoghi da dove mi erano arrivati messaggi di appoggio e sostegno, da regioni dell'Europa, Asia, Africa ed Australia".

Più avanti riferisce: "Mi feci un mappa del mondo e cominciai ad ubicare paesi e città da dove mi avevano scritto. Quindi venne la cosa più difficile, come calcolare le distanze. La Terra è rotonda...

"Riuscii con l'aiuto di altri a trovare una mappa con le longitudini e le latitudini. Già questo era un gran passo. Florence, (o Firenze del Colorado) é 100 gradi Greenwich alla longitudine ovest (è un'approssimazione). Cercai le longitudini delle città e paesi ubicati: Mosca (Russia), Tokyo (Giappone), Victoria (Australia), Cape Town, Sudafrica e Nuova Delhi (India).

"Tutto questo approssimativamente e calcolai, secondo la scala della mappa usata, le distanze. Logicamente, tu devi analizzare nelle due direzioni: l'est e l'ovest, perché come si sa siamo un globo non un piano.

"Secondo il mio calcolo l'India é risultato il paese, dal quale ho ricevuto qualche lettera, più distante da Florence . Questa, se la mia memoria non mi tradisce, mi é arrivata dalla nostra ambasciata in quella nazione. Delhi sta approssimativamente 80 gradi Greenwich alla longitudine ovest, cioè quasi possiamo considerare che è il punto più distante per quanto si riferisce a longitudine poiché ha esattamente 180 gradi di differenza.

"Il calcolo ha prodotto circa 12000 miglia, che dovrebbero moltiplicarsi per 1,609 per trasformarli in chilometri e ci darebbe la quantità di 19308 chilometri (spero che i nostri geografi non ridano molto di questi calcoli) cosicché la mia risposta è: l'India."



QUANTO SI AMA IL NOSTRO POPOLO!



"E poiché sono nel tema delle lettere che abbiamo ricevuto e paesi da dove ci hanno scritto, tema che dimostra quanto é amato il nostro popolo nel mondo e quanto si ammira la Rivoluzione, offro alcuni dati, facendo uso della mia mente:

"Eccetto da Cuba, è dall'Europa da dove più persone ci hanno scritto", assicura nella sua missiva.

"Dei 38 paesi che, secondo i miei calcoli, formano attualmente il continente europeo (questa è un'altra discussione: la parola continente, perché dovrebbe abbracciare l'Asia) è dal Regno Unito da dove più amici hanno inviato un qualche messaggio di appoggio.

"Orbene, di quanti di questi 38 paesi ci hanno scritto? qui menziono ogni paese che ricordo a mia memoria: Portogallo, Spagna, Francia, Svizzera, Italia, Belgio, Germania, Danimarca, Austria, Slovenia, Grecia, Repubblica Ceca, Polonia, Bielorussia, Ucraina, Russia, Svezia, Norvegia, ed Irlanda per un totale di 20 nazioni.

"Non scarto che esistano lettere di altri paesi di questa regione, ma non lo ricordo."
 


TSUNAMI DI SOLIDARIETÀ
 


"Lunga, complessa, ed interessante — esprime —, sarebbe il compito di spiegare ogni dimostrazione di solidarietà, di appoggio, di sostegno ed affetto che abbiamo ricevuto da tanti angoli del mondo. Un giorno lo faremo, nessuno lo dubiti. Posso per il momento dire che tutte hanno avuto un valore immenso per i Cinque e tutte hanno un posto nei nostri cuori.

"Senza dubbio i nostri amici ci hanno insegnato a conoscere meglio la geografia del nostro pianeta, essi ci hanno portato a viaggiare tra i loro popoli, con essi abbiamo scalato montagne, attraversato fiumi, abbiamo ammirato boschi e praterie, essi ci hanno dato l'opportunità di conoscere le loro abitudini e la loro storia, essi ci hanno portato nelle loro case dove abbiamo conversato nel linguaggio più bello, quello dell'amicizia e della pace.

"Nessuno dei Cinque poteva pensare che dopo le cruente ed ingiuste condanne che abbiamo ricevuto sarebbero venute tutte queste ondate di amicizia ed amore, un grande tsunami di solidarietà che porta le sue acque fino a cinque distanti prigioni e rompe muri e pulisce il cammino per il sicuro ritorno in patria dove quelle onde di amicizia e giustizia ci porteranno.

"Rimangono da dire un milione di cose; per esempio: il caso della giapponese che un giorno mi ha scritto da Tokyo in spagnolo, dicendomi che lavorava alla traduzione del poema "Dalla mia altezza"; la bambina dalla Turchia che mi ha inviato foto e disegno di sua mamma; gli studenti di Francia che mi considerano come uno in più nella loro classe; l'amica della Grecia che, con un inglese stentato, mi scrive sempre; le lettere del nostro medico internazionalista ...

 

Guarda, è interminabile la lista e difficile ed ingiusto tralasciare di menzionare tutti. È qualcosa di incredibile e meraviglioso, qualcosa che ci ha dato una forza invincibile e quanto ci dà il nostro popolo è già di per sé invincibile."