28 settembre 2007 - www.granma.cu (PL)

 

 

 

 

 

 

I Giuristi messicani esigono

 

la libertà dei Cinque Eroi

 

 

L’Unione dei Giuristi del Messico ha reclamato dal governo nordamericano l’immediata liberazione  senza condizioni dei Cinque antiterroristi cubani prigionieri politici dell’impero.

 

 In   una   dichiarazione  dell' Unione,  gli   avvocati 

hanno confermato che nella loro qualità di messicani solidali con la lotta dei popoli dell’America Latina e dei Caraibi, è loro diritto esigere imparzialità dall’amministrazione di Washington nel caso.

 

Reclamiamo che si restauri la giustizia, con il fine di far ritornare a Cuba Gerardo Hernández, Ramón Labañino, Antonio Guerrero, Fernando

 

González e René González, reclusi dal 1998 e sottoposti a un processo illegale e manipolato nella città di Miami, hanno dichiarato.

 

Denunciamo le arbitrarietà commesse dalle autorità degli USA contro i Cinque – come sono noti nel mondo – detenuti per aver denunciato i piani criminali dei gruppi terroristi della Florida contro Cuba.

 

Per questo motivo sono stati ingiustamente condannati a pene abnormi che comprendono anche due ergastoli.

 

“Esiste un interesse comune in questa dichiarazione, perchè vogliamo avere una visione del continente e Cuba è un esempio di lotta per l’autonomia”, ha assicurato José Eduardo Torres, segretario di Educazione  dell’  Unione dei Giuristi del Messico. “D’ora in poi gli avvocati cubani e messicani stringeranno i loro vincoli in materia legale e amplieranno la collaborazione”.

 

“Nell’ambito della Giornata Mondiale di Solidarietà con i Cinque, ha segnalato Torres, uniamo le nostre voci al reclamo unanime della libertà di questi Cinque patrioti reclusi ingiustamente in cinque prigioni di cinque Stati nordamericani”. L’avvocato ha ricordato che gli Staiti  Uniti   hanno   esonerato  da  ogni  colpa  il  noto  terrorista  

internazionale Posada Carriles, autore confesso dell’esplosione di un aereo cubano nel 1976, con 73 persone a bordo e degli attentati agli hotels dell’Avana nel 1997, dove morì il giovane italiano Fabio di Celmo.