Il leader del Parlamento cubano

presiederà la giornata per i

 

 

 

22 febbraio 2007 -  J.P.Martinez www.granma.cu (PL)

 

 

Il presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcón, presiederà una nuova giornata della campagna giovanile nazionale a favore della liberazione dei cinque antiterroristi prigionieri negli Stati Uniti da otto anni.

 

Si prevede che Alarcón interverrà nell’Istituto Pedagogico Enrique José Varona, all’Avana, sullo stato attuale del processo d’appello nel caso di Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino, René González e Fernando González.

 

I Cinque, come vengono chiamati tra i sostenitori della loro causa nel mondo, sono stati condannati a pene estreme, da 15 anni di privazione della libertà all’ergastolo in tre casi, per aver frustrato piani terroristici contro Cuba organizzati a Miami.

 

Un tribunale d’Atlanta ha ritenuto ostile la sede scelta per il processo, Miami, parere che sarebbe bastato per annullare il processo e liberarli.

 

Ma la riunione plenaria della stessa corte ha ignorato questa richiesta nell’ambito delle manovre della Casa Bianca per mantenerli in prigione, quindi occorre la solidarietà mondiale per ottenere la liberazione dei Cinque.

 

Alarcón ha segnalato che l’essenza di questo caso dal punto di vista morale e giuridico è il diritto e la necessità di Cuba di difendersi dal terrorismo proveniente dagli Stati Uniti, che dal 1959 ha causato oltre 5.000 vittime tra morti e feriti.

 

L’Unione dei Giovani Comunisti (UJC) ha convocato queste giornate affinché le nuove  generazioni di cubani conoscano nuovi particolari su questo processo, considerato tra i più lunghi della storia giudiziaria nordamericana.

 

Circa 5.500 giovani, principalmente universitari, conducono i dibattiti nelle scuole e nei centri di produzione di tutto il paese per chiarire i dubbi e prendere nota di nuove iniziative nella lotta per liberare i Cinque.

 

Nei primi incontri hanno avuto luogo dibattiti approfonditi. I partecipanti si sono detti determinati ad assumere un ruolo da protagonisti nella lotta per la liberazione dei loro connazionali.

 

L’UJC ha invitato rappresentanti di circa 300 organizzazioni di 30 paesi per accomunare gli sforzi tesi ad aggiungere altre voci alla richiesta di Cuba: che gli Stati Uniti liberino questi uomini innocenti.

 

I delegati a questo primo incontro si riuniranno all’Avana nei giorni 29 e 30 aprile per mettere allo scoperto la falsità della politica USA nella presunta lotta al terrorismo dopo gli attentati dell’11 settembre 2001.

 

Ernesto Fernández, dell’UJC, ha detto a PL che è importante ideare un piano per continuare la lotta fino alla liberazione definitiva dei Cinque.