27 novembre 2007 - L.Luque Álvarez www.granma.cu

 

 

“I Cinque ritorneranno a casa”

ha detto il sacerdote Geoffrey Bottoms

 

 

 

Il sacerdote cattolico britannico Geoffrey Bottoms nell’agosto scorso è stato ad Atlanta, nella sala dove si è svolta l’udienza orale sul caso dei Cinque, e dice d’essere ottimista perchè la difesa ha lavorato molto bene, mentre la procura come sempre lo ha trattato come un caso politico.

 

“Spero davvero in un risposta positiva, anche se ci vorrà tempo”, ha dichiarato Padre Bottoms parando con Magali Llort e Mirtha Rodríguez, madri di Fernando González e Antonio Guerrero, rispettivamente, nella sede dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP).

 

Bottoms che è  presidente del Comitato per la Liberazione dei Cinque nel Regno Unito, ha dichiarato che due giudici all’inizio erano d’accordo che i Cinque sono innocenti e solo uno seguiva la linea del governo Bush.

 

“Non mi aspetto molto da lui, ma credo che gli altri potranno determinare la decisione”.

 

Il giudice “pro-Bush” ha detto che il verdetto si farà aspettare, ma: “Io credo che i giudici necessiteranno tempo per mettersi d’accordo e comprendere meglio la situazione di questo caso”.

 

 Il sacerdote ha raccontato alcuni aneddoti sull’intervista concessa da Gerardo alla catena britannica BBC.

 

“Mi ha sorpreso la telefonata e anche la giornalista, che aveva notizie sul mio lavoro per la liberazione dei Cinque”, ha spiegato. “È stato  facile preparare l’intervista  con lui perchè mi era più facile visitare lui che gli altri. Gli ho scritto e gli ho chiesto che ne pensava e Gerardo mi disse di mettermi in contatto con il Dipartimento delle Prigioni degli USA, mentre lui avrebbe parlato con le autorità della sua prigione”.

 

“Passò un certo tempo, ma poi mi giunse la notizia del permesso e la giornalista era molto contenta e ha fatto la sua intervista, che è stata trasmessa in tutto il mondo e anche negli Stati Uniti e io ho pensato che avevamo finalmente rotto il silenzio dei media”.

 

Bottoms ha segnalato che tra le tante attività organizzate per sostenere la causa del reclamo di libertà per i Cinque patrioti cubani, il 9 ottobre scorso un centinaio di persone, in occasione dell’anniversario dell’assassinio di Che Guevara hanno effettuato una veglia davanti all’ambasciata degli Stati Uniti, a Londra, con cinque grandi candele che simbolizzavano Gerardo, Antonio, Ramón, René e Fernando, come si è letto poi nella stampa.

 

È in Gran Bretagna proprio in questi giorni l’avvocato Leonard Weinglass, della difesa di Antonio Guerriero, che incontrerà leader sindacali, parlamentari e membri di Amnesty Internacional e viaggerà in vari luoghi del paese e in Irlanda del nord. È un avvocato molto rispettato nel mondo, difensore dei diritti civili e conosce perfettamente la natura politica di questo caso e lo sa spiegare in termini politici e legali. Sono certo che i Cinque ritorneranno a casa e alle loro famiglie. Ne sono stato sempre sicuro e le mie non sono solo parole: sono certo che la ragione è al loro fianco e lo sarà anche la giustizia”.

 

Mirtha Rodríguez ha espresso rispetto e ammirazione per il sacerdote inglese. “Un degno rappresentante della pace, che ha compreso molto bene la nostra causa e la lotta dei nostri figli” ha detto.

 

Magali Llort ha sottolineato che una persona di così eccellente reputazione riconosciuto nel mondo ecclesiastico ed  è uno dei sostenitori migliori che abbiamo nel Regno Unito. Con il rispetto che ha saputo guadagnarsi, e logico che guadagni anche adepti per la causa dei Cinque”.