Trasferito di prigione l’antiterrorista

 

cubano Fernando Gonzalez

 

 

 

20 settembre 2007 - www.prensa-latina.it

 

 

 

 

 

 

Il lottatore antiterrorista cubano Fernando Gonzalez č stato trasferito da una prigione di Waseca, in Minnesota, al carcere Terre Haute, in Indiana, ha informato il Comitato Internazionale per la Liberazione dei Cinque.

 

Gonzalez, uno dei Cinque patrioti cubani incarcerati negli Stati Uniti, sconta una condanna a 19 anni per aver infiltrato organizzazioni controrivoluzionarie dell'estrema destra cubana a Miami, per evitare azioni violente contro l'isola.

Il giovane č stato arrestato il 12 settembre 1998 come i suoi quattro compagni, Gerardo Hernandez, Ramon Labaņino, René Gonzalez ed Ant
onio Guerrero.

Sono rimasti in una prigione di Miami fino al gennaio 2002, quando sono stati deliberatamente separati  ed ubicati in carceri di cinque stati dell'Unione. Le pene oscillano da 15 anni di reclusione fino al doppio ergastolo, quest'ultimo a Hernandez.

Nel momento della sua detenzione, Fernando aveva la missione di vigilare il terrorista internazionale
Orlando Bosch, uno degli autori intellettuali dell'esplosione in plenum volo di un aereo cubano nel 1976, con 73 persone a bordo.

Bosch č stato anche implicato in altre azioni contro Cuba ed a dispetto di essere registrato come terrorista negli archivi della polizia nordamericani, č stato perdonato, nel 1990, dall'allora presidente George Bush (padre).

In un'udienza realizzata il 20 agosto scorso nell'undicesimo circuito della Corte di Appello di Atlanta, la difesa dei Cinque antiterroristi cubani ha denunciato le manipolazioni politiche del caso.

Gli avvocati hanno ribattuto la Causa N.3 contro Hernandez che é stato imputato per il reato di cospirazione per commettere assassinio.

La difesa ha argomentato che le prova sul supposto delitto era insufficiente dal punto di vista legale.

Un altro aspetto denunciato č la insana condotta del governo nel processo giudiziario, particolarmente del pubblico ministero statunitense John Kastrenakes, nel suo allegato conclusivo davanti alla giuria.

 

Questo discorso č ristretto da regole molto precise che proibiscono al magistrato di argomentare al di fuori di quello che č l'evidenza. In questa particolare istanza, Kastrenakes sorpassō i limiti nel suo allegato.