Centinaia di giovani statunitensi hanno ascoltato per la prima volta parlare sui cubani ed il terrorismo degli USA contro Cuba  

 

 

 

 

 

 

2 maggio 2007 - A.Jrapko* www.granma.cubaweb.cu

 

 

 

Dal 10 al 19 aprile, Salim Lamrani, l'editore del libro “Terrorismo dell'USA contro Cuba, il Caso dei Cinque”, ha realizzato una serie di conferenze nelle Università e nella Scuola di Legge dello stato della California. Leonard Weinglass, uno degli avvocati difensori dei Cinque Cubani ha accompagnato Lamrani in due scuole di legge del sud della California.

Le presentazioni si sono effettuate a Santa Barbara, Ojai, San Diego, Los Angeles, San Francisco e Sonoma. Il tour è stato organizzato dal Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque cubani ed è stato appoggiato dalla Corporazione Nazionale degli Avvocati ed il Centro per i Diritti Costituzionali.

In tutte le università, senza eccezione, gli studenti non avevano informazione sulle attività terroriste contro Cuba da parte delle differenti amministrazioni nordamericane, ed il caso dei Cinque. Non avevano nessuna informazione sulle attività terroriste di Luis Posada Carriles, malgrado il tour coincidesse con la decisione dell'amministrazione Bush di lasciare in libertà condizionale questo riconosciuto terrorista. Nell'Università di San Francisco, in un salone dove c'erano un centinaio di studenti, uno solo alzo la mano quando si è domandato se sapevano chi era Luis Posada Carriles e casualmente questo studente era cubano americano.

Manipolazione dell'Informazione su Cuba Sebbene in generale i giovani erano completamente disinformati sulle realtà dell'America Latina ed il resto del mondo, come risultato delle notizie negative che ricevono costantemente su Cuba, ripetevano senza argomenti validi quello che hanno ascoltato sempre sull'isola.

Domandavano sulla supposta violazione dei diritti umani a Cuba, temi come il permesso per emigrare o le elezioni sull'isola. Queste domande hanno implicato una ricca discussione dove gli studenti hanno avuto l'opportunità di ascoltare una versione differente a quella a cui sono abituati fin da piccoli.

Per sorpresa degli studenti a ognuna delle domande si è risposto precisamente, con statistiche e dati precisi, che hanno lasciato i giovani sorpresi in ogni opportunità. Inoltre molti di loro hanno espresso la loro delusione e la loro collera comprovando che il loro stesso governo ha negato il diritto di ricevere informazioni affinché possano trarre le loro proprie conclusioni.

Sebbene è certo che nelle università statunitensi esiste una gran disinformazione, altrettanto certo è il fatto che questi giovani hanno un gran desiderio di sapere e nella loro gran maggioranza si sono mostrati aperti e ricettivi ad ascoltare una versione differente da quella che danno loro i mezzi di comunicazione.

Informandosi circa le violazioni che si commettono coi Cinque cubani e le loro famiglie si sono mostrati molto solidali e molto sensibilizzati per appoggiare la campagna internazionale per la concessione dei visti ad Adriana Perez ed Olga Salanueva.

Nuove voci si sommano a questa causa negli USA Professori e studenti che hanno ascoltato parlare del caso, si sono sommati già a questa giusta causa. In una piccola scuola media privata della città di Ojai, in California, Tanya Cole, la maestra di spagnolo della scuola ha trattato con i suoi alunni il caso dei Cinque. Sorprendentemente, tutti gli alunni della scuola e vari professori hanno condiviso la conferenza e prima che cominciasse la stessa, una giovane ha letto emozionata una lettera che Ramon Labañino gli aveva scritto dalla prigione di Beaumont, dove si trova ingiustamente incarcerato.

E così nella città più piccola del municipio di Ventura, nel sud della California, di approssimativamente 8000 abitanti, i Cinque erano riusciti ad arrivare ad una scuola secondaria e Ramon consigliava agli adolescenti, nella sua lettera, che non smettessero di studiare. Dall'ultimo viaggio di Salim Lamrani in ottobre dell'anno scorso, Jeffrey Huling, un giovane studente dell'Università Statale di Sonora, che è parte del Progetto Censurato, sta investigando il caso dei Cinque. In gennaio l'interesse di Huling per il caso lo ha portato a scrivere un articolo nel giornale dell'università intitolato “Cinque prigionieri politici Cubani imprigionati arbitrariamente”.

In un lasso di sei mesi, da ottobre del 2006 ad aprile del 2007, si sono sommati nella partecipazione di azioni concrete alla giusta causa per la libertà dei Cinque alcune personalità riconosciute negli Stati Uniti come, il linguista Noam Chomsky, lo storiografo Howard Zinn, gli scrittori Michael Parenti, Saul Landau, Wayne Smith, Piero Gleijeses e Michael Smith.

Circa 2000 studenti hanno ascoltato trattare della storia del terrorismo contro Cuba ed il caso dei Cinque cubani ed in ogni presentazione si è potuta smascherare l'ipocrisia dell'amministrazione di Bush denunciando la doppia morale della sua ridicola lotta contro il terrorismo.

Inoltre si è messa allo scoperto la falsità della dottrina dei valori familiari dell'amministrazione Bush negando a due donne il diritto di visitare i loro rispettivi mariti nelle prigioni degli Stati Uniti.

Il silenzio e la complicità delle grandi corporazioni dei mezzi mediatici si andrà screpolando nella misura in cui sempre più persone negli Stati Uniti conoscano la verità e si sommano alla giusta lotta per la Libertà dei Cinque cubani, ed alla richiesta di incarceramento o di estradizione in Venezuela del terrorista internazionale Luis Posada Carriles.
 


*L'autrice è una componente del Comitato Internazionale per la Libertà dei Cinque negli Stati Uniti Traduzione di Ida Garberi