11 maggio 2007 - www.granma.cu (PL)

 

L’Ecuador ha ribadito il suo rifiuto

ai TLC con gli Stati Uniti

 

 

Durante la visita in Ecuador del sottosegretario di Stato USA John Negroponte, il governo nazionale ha ribadito il suo rifiuto di negoziare accordi come i trattati di libero commercio  con Washington.

 

Dopo l’incontro di mercoledì tra il presidente Rafael Correa e Negroponte, la ministra degli Esteri Maria Fernanda Espinosa si è pronunciata a favore della stipulazione di accordi commerciali verificabili e mutuamente vantaggiosi con gli Stati Uniti.

 

L’Ecuador non condivide “forme e contenuti dei Trattati di Libero Commercio (TLC)”, ha sottolineato la Espinosa segnalando la disposizione a dialogare su altri tipi di accordi commerciali.

 

La titolare ha sostenuto che è stato menzionato all’alto funzionario statunitense l’interesse della nazione a mantenere un dialogo fluido con gli Stati Uniti per avanzare in un ambito commerciale prevedibile e a  lunga scadenza.

 

Ha segnalato che questo passo sarebbe fattibile solo dopo l’approvazione da parte del Congresso del paese del Nord dell’ampliamento del Trattato di Preferenze Doganali Andine (ATPDEA).

 

Espinosa ha detto che l’ATPDEA resterà in vigore fino a giugno e verrà prorogata per altri due anni, quindi ci sono 48 lunghi mesi a disposizione per iniziare la discussione su un accordo commerciale.

 

Lo stesso Correa ha segnalato che l’Ecuador non desidera un TLC con Washington perchè “pregiudicherebbe molto le economie contadine”, ha assicurato.

 

Negroponte, che ha realizzato una visita lampo in questo paese, ha ricevuto un’aspra accoglienza da parte della cittadinanza e grida di assassino.

 

Il presidente ecuadoriano ha approfittato dell’occasione per proporre agli USA di superare la visione mercantilista nei rapporti bilaterali e ha insistito nel rispetto della democrazia e della sovranità nazionale.

 

 

10 maggio 2007 - www.granma.cu (PL)

 

L’Ecuador ha chiesto agli Stati Uniti di

superare l’approccio mercantile

 

 

Il presidente ecuadoriano, Rafael Correa, ha proposto mercoledì agli USA di superare l’approccio mercantile nei rapporti bilaterali.

 

Speriamo che con questa visita i rapporti d’amicizia si approfondiscano e che “superiamo l’approccio mercantile“ nei rapporti tra i due paesi, che non devono riguardare solo gli aspetti commerciali, ha messo in risalto Correa ricevendo il sottosegretario nordamericano di Stato, John Negroponte.

 

L’alto funzionario, poco dopo il suo arrivo a Quito proveniente dalla Colombia, si è recato al Palazzo di Carandolet (Casa del Governo), dov’è stato ricevuto dal presidente ecuadoriano.

 

Correa ha difeso l’estensione dell’accordo sulle Preferenze Doganali Andine e lo Sradicamento delle Droghe (ATPDEA) per favorire le esportazioni agricole verso gli Stati Uniti.

 

Ha chiarito che i coltivatori di fiori saranno tra i più danneggiati se non verrà ampliato il detto accordo.

 

Correa ha sottolineato che il suo paese, come gli USA, ama la democrazia ma anche la sovranità e che dal gennaio scorso il suo governo sta lavorando alla ricostruzione istituzionale della nazione, danneggiata da 20 anni di malgoverno.

 

Ha rammentato che negli ultimi 10 anni l’Ecuador ha avuto 8 presidenti e che esistono organismi dello Stato che non rispondono agli interessi del popolo.

 

Perciò, ha detto, è necessario elaborare una nuova Costituzione e gli ecuadoriani si sono pronunciati a favore dell’insediamento di un’Assemblea Costituente nell’aprile scorso.

 

Il capo dello Stato ha segnalato che verranno realizzate alcune riforme-chiave che permetteranno alla cittadinanza una maggiore partecipazione alle decisioni dello Stato.

 

Centinaia di persone si sono concentrate nei dintorni della Casa del Governo per protestare contro la presenza di Negroponte, che hanno accusato di essere un assassino ed hanno dichiarato “persona non grata”.

 

Alexis Ponce, portavoce dell’Assemblea Permanente dei Diritti Umani (ATPDEA), ha sottolineato l’oscuro curriculum del funzionario statunitense, coinvolto negli omicidi in massa avvenuti in centro america e nella politica terroristica promossa da Washington.

 

È previsto che Negroponte si incontri con il ministro dell’Economia Ricardo Patiño e che poi si rechi nell’ambasciata nordamericana, prima di abbandonare nelle prossime ore questa capitale per recarsi a Lima, nel Perù.

 

 

9 maggio 2007 - www.granma.cubaweb.cu (PL)

 

Gli ecuadoriani protestano contro la

visita di un alto funzionario statunitense

 

 

La visita in Ecuador del vicesegretario di Stato USA John Negroponte sta generando la protesta di movimenti e gruppi in difesa dei diritti umani.

 

Fernando Gutiérrez, del Comitato Permanente per i Diritti Umani, ha detto che Negroponte non è il benvenuto per i gruppi sociali e umanitari, a causa della sua negativa storia.

 

Questo personaggio si rese responsabile di violazioni dei diritti umani quando era Ambasciatore in Honduras. In quegli anni era legato anche all’organizzazione dei “contras”, che puntavano ad abbattere il governo sandinista di Daniel Ortega, ha sottolineato.

 

Ha puntualizzato che in seguito l’attuale vicesegretario è stato il più alto diplomatico del governo di Washington in Iraq, dove la Casa Bianca è accusata di un’infinità di crimini.

 

Secondo Gutiérrez, il giro di visite di Negroponte in America Latina (Colombia, Ecuador, Perù  e Panama) ha uno speciale significato perchè gli Stati Uniti sono preoccupati dall’adozione di decisioni proprie da parte delle nazioni sudamericane.

 

Il rappresentante dell’Assemblea Permanente dei Diritti Umani (APDH) Alexis  Ponce, si è pronunciato contro la presenza in Ecuador del funzionario statunitense.

 

Ponce si aspetta che il presidente Rafael Correa riservi una fredda accoglienza al visitatore.

 

“Correa deve mostrare a Washington che in questo paese impera un’altra politica internazionale, d’integrazione regionale e a beneficio dei popoli”, ha sottolineato.

 

Ha anticipato che da domani saranno nelle vie “per protestare contro la provocatoria presenza di Negroponte in Ecuador” e ha chiamato i leader delle corporazioni private a non insistere a chiedere agli USA “appuntamenti con un criminale di guerra per chiedere elemosine”.

 

Il sottosegretario troverà domani un complesso scenario, dopo la protesta del governo contro la decisione unilaterale degli Stati uniti di cambiare la sede delle manovre militari UNITAS, previste inizialmente in questo paese sudamericano.

 

La ministra degli Esteri ecuadoriana Maria Fernanda Espinosa ha ribadito che consegnerà una nota di protesta al funzionario per la posizione assunta dal Comando Sud statunitense al confine con il Perù.

 

Tale situazione ha motivato il cambiamento di sede dell’esercitazione, senza una previa consultazione con le autorità nazionali, ha assicurato.

La ministra ha annunciato che comunicherà al sottosegretario di Stato la determinazione di non rinnovare il Trattato di Promozione e Protezione Reciproca degli Investimenti con gli Stati Uniti perche lo considera servile e poco sovrano.

 

Il visitatore si incontrerà con il presidente Rafael Correa nonchè con i ministri degli Esteri, Espinosa, dell’Economia Ricardo Patiño e con i leader imprenditoriali e bancari.