20 marzo 2007 - www.granma.cu

 

I deputati supplenti difenderanno

gli interessi degli ecuadoriani

 

 

I deputati supplenti si sono pronunciati mercoledì per difendere dagli scranni del Congresso gli interessi del popolo ecuadoriano ed hanno preso le distanze dalla linea politica dei loro partiti, che hanno condannato in quanto destabilizza il paese.

 

Siamo stati eletti dal popolo ecuadoriano, abbiamo una responsabilità e cercheremo di porre fine all’attuale crisi istituzionale, provocata dai 57 legislatori destituiti, ha enfatizzato il supplente Romel Chávez, ha riportato PL.

 

Ventuno dei ventidue parlamentari supplenti che partecipano al congresso sono stati ufficializzati, mentre uno non ha ottemperato al requisito di presentare un rendiconto delle sue entrate e del suo patrimonio.

 

I partiti Social Cristiano (PSC) e Società Patriottica (PSP) hanno informato che i membri di questi gruppi politici che partecipano ai lavori del Congresso verranno espulsi.

 

Il leader del PRIAN, Álvaro Noboa, ha accusato di tradimento il presidente del Congresso, Jorge Cevallos, per aver ripreso i lavori parlamentari sospesi il 7 marzo dopo la destituzione dei 57 congressisti di destra.

 

L’organizzazione Accordo Nazionale Costituente (ANC), ha installato mercoledì un Tribunale Popolare per giudicare i 57 deputati ecuadoriani destituiti perchè si opponevano alla consultazione popolare.

 

L’ANC, composta da un trentina di organizzazioni sociali, ha compiuto quest’atto simbolico per condannare la condotta degli ex legislatori, che si oppongono ad adempiere la volontà sovrana del popolo, hanno detto i suoi organizzatori.