19 dicembre 2007 - www.granma.cu (AIN)

 

Cristina Fernandez è presidentessa  

pro- tempore del MERCOSUR 

 

 

“Forza, America Latina”, ha proclamato la nuova presidentessa argentina, Cristina Fernandez, assumendo la presidenza pro-tempore del MERCOSUR, durante il XXXIV Vertice dei Capi di Stato del blocco.

 

“Alcuni dicevano che questa doveva essere una riunione rappresentatrice della morte del MERCOSUR, ma erano coloro che, in ognuno dei nostri paesi, non credono nemmeno in loro stessi, nella forza del popolo, nell'identità culturale, nell'appartenenza storica”, ha segnalato.

 

“Il nostro MERCOSUR non solo gode di buona salute, ma ha anche eccellenti anticorpi, acquisiti durante i decenni di neoliberismo a cui siamo stati sottoposti”.

 

“L'America Latina ha recuperato la sua  identità con governi che hanno fatto della democrazia e dell'inclusione sociali due fondamenta irrinunciabili dell'attività politica”, ha sottolineato.

 

Cristina Fernández ha anticipato che durante la presidenza argentina del Mercato Comune del Sud farà tutto il possibile perchè avvenga l'approvazione di un codice doganale che renda più facili gli scambi, per evitare che i prodotti di ogni paese debbano pagare le tasse passando tra le diverse giurisdizioni.

 

Inoltre ha promesso di lavorare per un'integrazione produttiva e l’industrializzazione delle nazioni del patto.

 

“In questo, il MERCOSUR dovrà essere una punta di lancia”, ha dichiarato.

 

“Io m’impegno, come ho sempre fatto in tutta la mia vita e nella mia pratica della politica, ad operare con tutta la capacità, con tutta la sincerità e tutta la passione di cui siamo capaci noi donne”, ha affermato ed  ha confessato che “Non mi sento solo un'argentina nel MERCOSUR, ma una latino americana, gemella delle mie sorelle uruguaiane, brasiliane, paraguaiane, boliviane, messicane, cilene: insomma una cittadina della nostra regione. A me piace farmi chiamare cittadina, perché è una categoria universale, di rispetto per le libertà, l'uguaglianza e la difesa dei diritti umani, nel rispetto totale della condizione umana”.

 

“Forza, America Latina”, ha poi gridato concludendo.