Cuba ha qualificato come cinica la

 

campagna USA contro il terrorismo 

 

 

Ginevra 14 marzo 2007 -  J.Rodriguez www.granma.cu (PL)

 

Cuba replicando alla rappresentante Usa, nella sessione del Consiglio dei Diritti Umani, ha qualificato come falso e cinico il supposto impegno degli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo.

Il delegato cubano, Rodolfo Reyes Rodríguez, si é riferito alle affermazioni della nord americana Velia de Pirro che ha tentato di rispondere all'intervento, realizzato il giorno prima dal cancelliere cubano, Felipe Pérez Roque, nel segmento di alto livello della riunione.

De Pirro ha preteso sottolineare il supposto impegno di Washington contro il terrorismo e la tortura ed ha chiesto a Cuba di accettare la visita, nel paese, dei procedimenti (relatori) tematici su detenzioni arbitrarie, libertà di opinione ed espressione e la tortura.

Reyes ha sottolineato l'impunità che godono i gruppi terroristici che operano dalla Florida contro il popolo cubano, evidenziando la protezione a Luis Posada Carriles, responsabile dell'attentato ad un aeroplano della Cubana di Aviazione, in pieno volo, e la conseguente morte dei suoi 73 passeggeri.

Molti di questi terroristi sono stati addestrati e finanziati da successive amministrazioni statunitensi e l'Agenzia Centrale di Intelligence, CIA, ha direttamente partecipato  all'articolazione di centinaia di tentativi di assassinio contro il Capo di Stato cubano.

Nella sua risposta, il rappresentante cubano ha ricordato che proprio la CIA ha appoggiato, in determinati momenti, alcuni  capi, che oggi sono ricercati, di quella che ora é chiamata la rete terroristica Al Qaeda.

Reyes si é riferito alla richiesta di visita di relatori tematici a Cuba e ha osservato che sono gli Stati Uniti che hanno ostacolato la lora entrata, tante volte richiesta dai rappresentanti di questi procedimenti, al centro internazionale di tortura nell'illegale base navale nordamericana di Guantánamo, nel sud di Cuba.

Questo è l'unico posto dove si pratica la tortura nel nostro arcipelago, ha puntualizzato il delegato cubano.

Più avanti, ha segnalato che gli unici cubani detenuti in maniera arbitraria sono i cinque giovani antiterrorista che rimangono sequestrati nelle prigioni degli Stati Uniti dal 1998.

In un'altra parte del suo intervento, Reyes ha fatto menzione del Relatore sulla Libertà di Opinione ed Espressione, uno dei mandati tematici del Consiglio, modalità la cui validità é stata difesa dal cancelliere cubano.

In questo caso, ha sollecitato gli Stati Uniti a dimostrare la sua compatibilità con le norme del diritto internazionale ed il rispetto della sovranità del popolo cubano, vittima della costante aggressione radioelettronica diretta da territorio nordamericano.

Esistono contro Cuba più di 2200 ore di programmazione radiale e televisiva dai contenuti pieni di odio, i quali includono messaggi di esortazione al "cambiamento di regime" ed anche al terrorismo.

In conclusione, Reyes ha detto che il curriculum di Cuba in materia di diritti umani è riconosciuto e per questo motivo é stata eletta membro fondatore del Consiglio mentre gli Stati Uniti non hanno potuto neppure presentare la propria candidatura.