MESSAGGI DI

 

 

FIDEL A CHAVEZ

 

 

 

Caro Hugo:
 

Mi complimento rivoluzionariamente per il tuo discorso fatto ieri mattina. È stato un “veni, vidi, vici” di dignità etica. 

 

Fidel Castro Ruz

 

3 dicembre del 2007

 

Ore 10:00

 

Caro Hugo:

Cerco d’essere il più sintetico possibile con queste riflessioni. Devo considerare lo spazio che le agenzie di notizie e la stampa internazionale dedicano ai fatti che accadono nel mondo ogni 24 ore e il massimo di tempo che ogni persona dedica ad un’idea, tra migliaia.

 

Nella loro percezione, inoltre, influisce la velocità con cui un presentatore legge alla radio e come si presentano le immagini televisive. 

 

La cultura e il livello d’educazione di ogni paese, come il loro ruolo nella possibile soluzione dei gravi problemi che affliggono il mondo, vanno considerati e si spiega così perchè molte volete io scrivo per informare il nostro popolo, che è anche il tuo, come ti ha dimostrato sin dal primo contatto pubblico.

 

Oggi, lunedì 2 dicembre, il popolo cubano è ansioso di notizie sul Venezuela e sul suo leader, sul suo destino e sui suoi rischi.

 

Per questo è mio dovere ricordare la riflessione “Un Popolo sotto il Fuoco”, che contiene argomenti e frasi che prevedevano i fatti.

 

Ho anche espresso un criterio che ratifico: l’assassinio del presidente o una guerra civile in Venezuela, per via delle sue enormi riserve di petrolio, farebbero esplodere l’economia mondiale globalizzata.

 

Invierò una copia di questo secondo messaggio, dopo la tua coraggiosa e saggia decisione, alla Tavola Rotonda informativa della televisione nazionale e internazionale di Cuba.

 

Le idee di Bolívar e di Martí vinceranno!

Un forte abbraccio rivoluzionario



Fidel Castro Ruz
3 dicembre 2007
2:37 p.m.

      

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