27 giugno 2007 - www.granma.cu

 

 

GUANTANAMO

Marce a Washington per esigere la chiusura del carcere

 

 

 

Centinaia di manifestanti si sono riuniti a Washington per esigere la chiusura dell’illegale prigione nella base di Guantánamo, ubicata in un territorio cubano occupato illegalmente dagli Stati Uniti.

 

I Membri dell’American Civil Liberties Union e di altre organizzazioni hanno raccolto 250.000 firme per la richiesta che si presenterà al presidente George W. Bush, esigendo il rispetto dei diritti dei detenuti, che si termini con le torture e gli abusi nelle prigioni segrete e che il centro di detenzione venga finalmente chiuso, ha reso noto AP.

 

Il congressista democratico Tom Harbin ha gridato vicino al Congresso: “Signor presidente, chiuda questa prigione e mentre lo fa getti via anche la paura e la rabbia”.  

 

 

LA CASA BIANCA HA CANCELLATO

LA RIUNIONE SU GUANTÁNAMO

 

 

TeleSUR – La Casa Bianca ha cancellato una riunione pianificata per affrontare il tema della prigione militare di Guantánamo. 

 

La portavoce della Casa Bianca, Dana Perino, ha negato che ci fossero decisioni imminenti sulla chiusura della prigione, ma ha reiterato che il presidente George W. Bush mantiene la sua intenzione di chiudere il centro “al più presto possibile”.

 

Era un incontro privato e la gente si riunisce per discutere questa faccenda in maniera regolare e frequente, ha detto la Perino, riportata dall’agenzia EFE.

 

Era previsto un incontro per venerdì 22 con differenti agenzie federali, per discutere il tema della prigione di Guantánamo, dove ci sono ancora  375 detenuti la cui maggioranza non sa di cosa è accusato e non ha il diritto di ricevere visite.

 

La portavoce non ha spiegato i motivi della cancellazione della riunione all’ultima ora ed ha semplicemente aggiunto che s trattava di un incontro abituale.