3 novembre 2007 - R.Ronny www.granma.cu

 

 

Il DVD Roxy Bar

su Che Guevara

 

 

 

In edicola uno straordinario documento. Tre ore intere dedicate al Che in occasione del 40° anniversario della uccisione  esecuzione, mentre era prigioniero in Bolivia.

 

Due testimonianze parlano del DVD e ne raccontano bene l'importanza:

 

“Caro Red Ronny, ho appena finito di vedere il tuo dvd sul Che. E' davvero un documento bellissimo. Mi ha fatto conoscere ed apprezzare ancora di più un uomo che è tra i miei miti. Ho trovato davvero molto interessanti tutti gli interventi, in particolare quello appassionato della figlia, una persona di una sensibilità unica. La canzone di Gerardo Alfonso è davvero molto bella. Ancora tanti complimenti per il progetto che stai portando avanti che è unico nel suo genere e che mi riporta ai tempi del mitico Roxy Bar, trasmissione che mi manca a tutt'oggi ancora moltissimo”.

 

“Ho guardato il tuo dvd uscito in questi giorni su Che Guevara. In effetti anch'io sono arrivata a trent'anni avendo negli occhi l'immagine del Che, del suo sguardo sulle magliette, sui poster, su mille oggetti. Ma della sua personalità sapevo poco. Non ricordo che nessuno me ne abbia mai parlato. A scuola si studiavano battaglia per battaglia tutte le guerre d'indipendenza, e poi arrivati alla fine dell'anno, in ritardo con il programma, si riceveva un'infarinatura sulla storia più recente, e nessun cenno è mai stato fatto alla personalità dei personaggi storici, alla loro umanità. Adesso so che il Che è partito per il viaggio in Sud America ancora giovanissimo, con pochissimi soldi e solo l'avventura davanti. E a quell'età la sua sensibilità era così marcata da far sì che le esperienze lo segnassero per sempre. Vedeva la povertà e la sofferenza e decideva che nella vita avrebbe fatto qualcosa per gli altri. Io ne vedo tutti i giorni di persone povere e che soffrono, ma no n ho il coraggio di fare niente. E non dovrebbe essere preso come esempio un personaggio come lui? Quali sarebbero gli esempi da prendere? Quelle figurine di plastica che vediamo quotidianamente in TV? Quegli esseri che diventano famosi per aver fatto e detto cose inutili e costruite? Quelle persone che in nome di soldi e potere se ne fregano di etica, giustizia, umanità? Sono abbastanza schifata da molte delle cose che vedo attorno, sono anche delusa e disarmata. Per questo ogni volta che vedo intervistate nei tuoi dvd persone di spessore, persone interessanti, che lasciano qualcosa, le cui parole rimangono in testa, è come se ritrovassi una dimensione ormai sempre più rara. E in questo dvd c'è Aleida Guevara che mi ha commossa, i fotografi che mi hanno fatto sorridere raccontando gli aneddoti sul Che, Minà che mi ha spiegato cose come mi sarebbe piaciuto che avessero fatto i miei professori, e ci sei tu che sai sempre tirare fuori emozioni e pensieri belli e interessanti e "nutrienti".

 

 

IL 27° DVD DI RED RONNY

Ogni mese presento una storia diversa per questo progetto, in totale libertà. Questo DVD è un'edizione speciale, dedicata a quello che alcuni definiscono addirittura "il Cristo dell'America Latina". La sua fama è oggi planetaria.

 

Che Guevara fu assassinato, dopo essere stato fatto prigioniero, l'8 ottobre 1967 in Bolivia, dov'era andato per continuare la sua lotta a favore dei poveri e degli oppressi che aveva iniziato con la rivoluzione cubana e parzialmente continuato in Africa. Non morì in combattimento, ma fu giustiziato da prigioniero. La notizia della sua morte esplose in un mondo in radicale cambiamento, con una rivoluzione profonda nell'animo dei giovani.

 

Arrivò alla fine di un'estate in cui i Beatles avevano pubblicato "Sgt. Pepper", Jimi Hendrix bruciato la sua chitarra sul palco di Monterey e da San Francisco il movimento pacifista dei figli dei fiori stava invadendo il mondo.

 

Erano tutte immagini molto potenti e l'illuminato editore Giangiacomo Feltrinelli ne scovò una di Guevara altrettanto forte a casa del fotografo Korda. Era una foto con un Che imponente, pensieroso e si ergeva quasi a giudice. In poco tempo è diventata icona della rivoluzione, unica immagine in bianco e nero tra tutti i colori sgargianti e psichedelici del mondo hippy. L'anno successivo, con l'esplodere delle contestazioni, c'è stata la consacrazione di Che Guevara.

 

Oggi, quarant'anni dopo, il suo mito è sempre più forte e si è compenetrato nel cuore di tanta gente. L'America Latina che lui sognava prende sempre più forma. In Bolivia, dove fu assassinato, c'è un presidente indio, Evo Morales, cosa impensabile prima. La rivoluzione cubana, come il Che aveva previsto, è ancora vittoriosa e ha trovato sostenitori, come Chavez del Venezuela. Ma, soprattutto, sono le idee del Che ad essere quanto mai attuali e, nel contempo, distanti dall'egoismo sempre più gretto che muove tutto.

 

 

CHE GUEVARA

raccontato e cantato da Jovanotti, Silvio Rodríguez, Abel Prieto, Enrique Oltuski, Omar González, Daniele Silvestri, Vittorio Sgarbi, Gerardo Alfonso, Piloto, Ever Fonseca, Carlos Fonseca, Up Bustle and Out, Fidel Castro, Pepe Lopez, Enzo Gragnaniello, Claudio Abbado, Nomadi.

 

Dal 1995 ad oggi ho realizzato centinaia di ore di registrazione a Cuba. In tante occasioni si è parlato del Che e scegliere cosa mostrare è stato durissimo.

 

Il primo approccio con Cuba è stato timido. Con Jovanotti scoprivo un mondo allora lontano. Per la prima volta ascoltai la canzone "Hasta siempre", che due anni dopo documentai cantata dal grande Silvio Rodrìguez. Molte registrazioni risalgono al 1997, perché il Festival Internazionale della Gioventù era dedicato al Che, in occasione del 30° anniversario della sua uccisione. In quell'occasione intervistai anche un amico, Abel Prieto, che nel frattempo era diventato Ministro della Cultura, e Daniele Silvestri, che era venuto con noi assieme ad un gruppo di cui faceva parte Max Gazzé e che aveva appena scritto il brano "Cohiba" dedicato al Che. Ascoltai per la prima volta la canzone "Son los sueños todavía" e vidi una commovente coreografia nello stadio Panamericano, dove un'intera tribuna si colorava con l'immagine di Guevara.

 

Un discorso a parte merita Enrique Oltuski, amico e collaboratore del Che. Davanti ai figli di Guevara, ha letto un articolo sul Che, dove toccava argomenti, come ambiente e mancanza di valori, quanto mai d'attualità oggi.

 

Nel programma Help arrivarono i britannici Up Buste and Out con un album dedicato a Guevara.

 

Nel 1998 visitai il mausoleo del Che a Santa Clara, dove erano appena stati sepolti i suoi resti ritrovati in Bolivia. Mi resi conto in quell'occasione come i bambini avessero in Guevara un eroe ed un esempio.

 

Durante la registrazione del Roxy Bar a L'Avana nel 2000, dove invitai anche Vittorio Sgarbi, che paragonò l'immagine del Che morto al Cristo di Mantegna.

 

Più recenti sono la registrazione di "Son los sueños todavía" al Parque Lennon, dove ho chiamato Gerardo Alfonso con la chitarra e il bizzarro pittore Piloto ad eseguire un disegno del Che nello spazio della canzone. Gerardo l'ha poi cantata accompagnato dai Nomadi alla festa dei 50 anni dell'ARCI.

 

Importante la testimonianza di Omar González, presidente dell'ICAIC (l'istituto del cinema cubano) e una delle persone più colte che abbia conosciuto. Durante una cena a casa del pittore Ever Fonseca, ho scoperto che aveva dipinto il Che. Ne abbiamo parlato anche con suo figlio Carlos, popolarissimo attore cubano.

 

Da "Comandante", l'importante documento su Castro realizzato da Oliver Stone, ho scelto il momento in cui Fidel legge la lettera di Guevara.

 

Camminando per Napoli con Enzo Gragnaniello, ci siamo imbattuti in un murales del Che e ho acceso la telecamera.

 

Il maestro Claudio Abbado non ha mai nascosto la sua vicinanza a Cuba.

 

La registrazione più recente è stata fatta durante le presentazioni nello studio del Roxy Bar. Pepe Lopez è venuto a cantare una bellissima canzone dedicata al Che che non conoscevo.

 

 

ALEIDA GUEVARA

La figlia del Che si dedica ai bambini.

"La tua impronta nella vita non è la ricchezza che hai, ma la possibilità di godere di quella ricchezza umana che hai seminato"

 

Sono rimasto rapito dalla dolcezza di Aleida, dal come realizza gli insegnamenti del padre. E' una persona meravigliosa che infonde speranza in un futuro davvero migliore.

 

 

KORDA, LIBORIO NOVAL, ROBERTO SALAS, RAÚL CORRALES

colorano il Che che hanno reso immortale con foto in bianco e nero.

 

Ho avuto la fortuna di conoscere e intervistare i magnifici fotografi che hanno documentato momenti storici contribuendo a diffondere il mito della rivoluzione cubana nel mondo con foto capolavoro. Nel 1995 andai a casa di Korda e Corrales (dove sono tornato nel 2003), oggi purtroppo scomparsi. Nel 2006 sono andato a trovare Roberto Salas e Liborio Noval.

 

 

GINO DONÉ

L'italiano sul Granma accanto a Fidel e Che Guevara.

La storia di Gino è un mistero. Italiano, partigiano, si ritrova a fare da corriere da Cuba al Messico, dove porta denaro per finanziare l'inizio della rivoluzione. Lì diventa amico del Che, a cui insegna a sparare. E' l'unico europeo tra gli 82 sul Granma, la barca con cui i rivoluzionari sbarcano a Cuba. Viene mandato da Fidel a recuperare il Che che era rimasto indietro e lo salva. Poi inizia un lavoro di spionaggio, anche con Aleida March, futura moglie di Guevara. Poi di lui si perdono le tracce. Rimane un mistero quello che farà per la rivoluzione. Lui è schivo e si nasconde. Non ama molto raccontare, soprattutto il lavoro nascosto che ha svolto dagli Stati Uniti per Cuba. Grazie all'aiuto di Angelo Rizzo, sono riuscito ad intervistarlo nel suo appartamento di San Donà del Piave.

 

 

ALBERTO GRANADO

L'amico del Che nel viaggio in motocicletta. Quando venne nel mio programma Help, non era ancora stato fatto un film sul diario del viaggio in moto, risalendo l'America Latina, dove il Che maturò la consapevolezza della lotta che avrebbe fatto contro le ingiustizie e a favore della gente povera. Al termine della diretta televisiva, continuammo la registrazione. L'altra parte dell'intervista integrale con Granado è nel DVD Roxy Bar n° 1.

 

 

GIANNI MINÀ

Quando non hai spazio per mostrare la verità, devi creartelo. "Se uno è in pace con se stesso e si accorge che attorno a sé tutto è falso..." Gianni ha subito un'epurazione dalla Rai, anche se tutti sembrano ignorare. E' un giornalista straordinario. Oggi pubblica la rivista LatinoAmerica e realizza documentari, molti dei quali sono stati premiati o pubblicati in tanti paesi.

 

 

LA CANZONE

Carlos Puebla "Hasta siempre" Oggi la canzone più eseguita a Cuba è "Hasta sempre". La si sente dovunque. Questa è la versione originale cantata dal compositore Carlos Puebla. Lui ha scritto questa canzone nel 1965, poco dopo la lettura della Carta de despedida del Che, quando Guevara è partito per la Bolivia. Puebla, come un menestrello, ha riassunto gli eventi principali della vita del Che nelle varie strofe: Sierra Maestra, battaglia di Santa Clara, amministrazione, partenza, eredità che lascia.

 

 

MITI DELLA MUSICA

Megliosole, Aura. Pur essendo un DVD speciale, non mancano alcune rubriche fisse, come questo spazio dedicato ai gruppi emergenti. Dalle registrazioni effettuate durante il Casting al Roxy Bar, in collaborazione con Volkswagen, abbiamo scelto questo mese le bizzare e particolarissime Megliosole e gli Aura

IMAIE, Aura. Solitamente sono star musicali che usufruiscono di questo spazio, realizzato in collaborazione con l'IMAIE, per parlare dei problemi della musica e delle proposte per migliorarne il rispetto. Gli Aura, nell'intervista fatta durante il Casting, hanno affrontato in maniera esemplare l'argomento che sempre trattiamo in questa pagina. Continuano ad arrivare deliranti pillole di registrazioni fatta da questo simpatico personaggio, inventato da Gianni Fantoni. Grazie ad Andy Bluvertigo per la copertina di questo DVD. Ha fuso insieme i colori psichedelici tipici del 1967 con la foto-icona del Che.

 

Il contatto rimane il sito www.roxybar.it