La principale conquista dei

 

cubani è il loro sistema politico

 

● Ha affermato il leader del Parlamento dell’Isola Alarcón

 

| 26/2/07 | www.granma.cu (PL) |

 

 

 

Il Presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare (Parlamento), Ricardo Alarcón, ha affermato che la principale conquista che i cubani devono difendere contro gli Stati Uniti è il loro sistema politico.

 

Sono molte le conquiste che abbiamo da salvare in questa lotta, ma non dobbiamo dimenticare la fondamentale, perchè se non ci fosse quella non ce ne sarebbe nessuna altra ed è per questo che il nemico ne fa il bersaglio principale della sua propaganda avversa, ha aggiunto.

 

Alarcón ha pronunciato l’intervento conclusivo dell’atto effettuato per la consegna dei premi ai giornalisti partecipanti al concorso "Opinione, Democrazia e Rivoluzione", convocato congiuntamente dal detto organo legislativo e dall’Unione dei Giornalisti di Cuba (UPEC).

 

Erano presenti alla cerimonia Esteban Lazo, membro del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, dirigenti della UPEC, deputati e funzionari del Parlamento.

 

Alarcón ha sottolineato nel suo intervento il carattere democratico del processo elettorale a Cuba dove la popolazione stessa, in assemblee realizzate a livello di base, interviene nella struttura del registro elettorale, designa i candidati e poi sceglie i migliori.

 

Le prossime elezioni sono già cominciate, perchè si sta confezionando la lista di base degli elettori che poi sarà esaminata dagli abitanti di ogni circoscrizione, i quali segnaleranno ogni errore e si riuniranno per presentare le candidature, ha aggiunto.

 

I delegati votati dal popolo andranno a costituire le assemblee municipali nella continuazione del processo.

 

Ha annunciato che prossimamente verrà conferita una medaglia al merito a coloro che, per 30 anni consecutivi, hanno ricevuto il sostegno dei loro elettori dopo i rendiconti favorevoli ed hanno continuato il loro difficile compito di rappresentarli.

 

Il presidente ha ricordato che questo carattere democratico delle elezioni a Cuba è tutto il contrario di quello ipotizzato dal cosiddetto Piano Bush per l’Isola, che punta a creare un apparato per togliere alla popolazione il diritto di partecipare alle decisioni del governo.

 

Alarcón ha ricordato i tradizionali piani annessionisti degli Stati Uniti nel caso di Cuba ed ha fatto riferimento al libro di José Ignacio Rodríguez, pubblicato nell’anno 1900, sulla storia di questo movimento a Cuba.

 

Allora i nemici di Cuba compresero che la lotta indipendentista stava portando la nazione ad avvicinarsi molto ad una rivoluzione sociale e socialista e che per questo era necessario combatterla, ha manifestato.

 

Il nostro popolo dovette imboccare di nuovo la strada della rivoluzione affinché il povero, l’operaio e lo sfruttato si vedessero nuovamente riconosciuto il posto che spettava loro, ha concluso.

 

I premi sono stati assegnati (per la Stampa Scritta) a Rolando Sarmiento del quotidiano Adelante, a Javier Rodríguez dell’agenzia Prensa Latina, a Francisco Echevarría dell’emittente radiofonica COCO, a Ricardo Tamayo del quotidiano digitale Ahora e al sito web di Radio Cadena Habana.