Appunti appesi di fronte ai giornalisti dei mezzi di comunicazione oligarchici in Venezuela:

 “Decalogo per parlare

male di Hugo Chavez”

 

 

 

| 1 agosto '07 | E.Sader* www.prensa-latina.it  |

 

 


1. Devo parlare male di Hugo Chavez perché recuperail ruolo dello stato, squalificato e sepolto per colpa nostra da tempo.

2. Devo parlare male di Hugo Chavez perché si nomina antimperialista ed è questo un tema proibito nei mezzi di comunicazione da molto tempo

3. Devo parlare male di Hugo Chavez perché fonda un nuovo Partito, quando martelliamo tutti giorni che tutti i partiti sono uguali, che sono negativi, che sempre riflettono solo gli interessi di piccoli gruppi.

4. Devo parlare male di Hugo Chavez perché recupera
il ruolo della politica quando tutto il lavoro quotidiano dei mezzi di comunicazione è per dire che la politica è irrecuperabile, che solo vale la pena interessarsi dell’economia.

5. Devo parlare male di Hugo Chavez perché vende petrolio sussidiato ai paesi che non possono pagare il prezzo del mercato –anche ai poveri degli Stati Uniti-, il che evidentemente ferisce le leggi del mercato, che sono tanto protette dai mezzi di comunicazione.

6. Devo parlare male di Hugo Chavez perché è un cattivo esempio per i militari, che solo devono intervenire nella politica quando sia necessario un colpo militare e mai per difendere gli interessi della nazione.

7. Devo parlare male di Hugo Chavez perché attacca i mezzi di comunicazione privati e rinforza quelli pubblici. Perché ha sconfitto l’analfabetismo in Venezuela, tema sul quale dobbiamo stare zitti. Perché diminuirà nel 2010 la giornata di lavoro a 6 ore e questo tema è odiato dai datori di lavoro.

8. Devo parlare male di Hugo Chavez perché così mi identifico con gli interessi del padrone del mezzo di comunicazione dove lavoro, garantisco l’impiego, rinforzo i partiti e le imprese alleate degli stessi padroni.

9. Devo parlare male di Hugo Chavez perché fa in modo che si torni a parlare del socialismo, dopo tutto il lavoro che ci ha dato cercare di seppellire questo sistema, nemico del capitalismo, nel quale siamo profondamente integrati.

10. Devo parlare male di Hugo Chavez (e di Evo Morales e di Lula e di tutti i non bianchi), perché loro vorranno dirigere i paesi, i giornali, le emittenti televisive, le imprese, il mondo. Sarà la nostra fine.

 


 * l’autore è professore dell’Università dello Stato di Rio de Janeiro (UERJ), coordinatore del Laboratorio delle Politiche Pubbliche della UERJ-preso da Visiones Alternativas