13 ottobre 2007 -  www.granma.cubaweb.cu

 

Cuba non inventa le statistiche sulla salute
 

Lettera inviata dall'associazione

dei Medici  USA a BBC News
  
 

 
 

 

17 settembre 2007

 

David Westin
Presidente di ABC News
47 West 66m Street New York, NY 10023
Stimato signore Westin:

Come medici dedicati alla docenza, professionisti della salute e specialisti che hanno viaggiato per tutta Cuba per molti anni, giornalisti radicati a Cuba che informano sull'assistenza medica cubana e sui pazienti che hanno ricevuto attenzione medica in quel paese, ed il cui interesse per Cuba non è politico bensì professionale, obiettiamo energicamente l'informazione contenuta nel reportage di John Stossel per 20/20 "Sick in America, Healthy in Cuba?" (Malati negli Stati Uniti, sani a Cuba?) - il 7 settembre 2007.

Il reportage è visibilmente parziale, erroneo ed ingannevole. Tanto il giornalismo come la professione medica si basano su prove, in modo che ci sentiamo inorriditi vedendo che 20/20 riportava come veri, fatti che semplicemente non lo sono.

Ci disturba il fatto che il reportage di Stossel sembra cominciare con una piega politica - Cuba è un paese comunista povero, in modo che non può avere un sistema di assistenza medica di successo - che ignora fatti che si allontanano dalla premessa.

Siamo obbligati a chiarire le cose.

Non pretendiamo promuovere il sistema di assistenza medica cubano come un "modello" da seguire per gli Stati Uniti, tuttavia, dice molto in suo favore il fatto che questa piccola nazione di poche risorse, offra assistenza medica a tutti i suoi cittadini, senza costo alcuno. Colin Powell lo ha riconosciuto nella sua udienza di conferma come Sottosegretario nel 2001. La notizia di 20/20 sottovaluta l'insegnamento fondamentale dell'esperienza dell'assistenza medica cubana: perfino la società o comunità più povera può garantire l'accesso del suo popolo all'assistenza medica e migliorare la sua condizione di vita dando alla salute massima priorità. È un insegnamento ed una sfida per il nostro stesso paese.

In quanto al reportage in sé: la cosa più sorprendente è la totale assenza di equilibrio. Il signore Stossel non ha cercato commenti di lavoratori professionali della salute a Cuba; invece, cita come fatti, le opinioni di un settore di esiliati cubani a Miami. L'unica organizzazione che cita per confutare le accuse del direttore del documentario "Sicko", Michael Moore, è l'Agenzia Centrale di Intelligence (CIA) (che differiva con le statistiche del governo cubano sulla speranza di vita per meno di un anno).

Infine, le fotografie che si mostrano provengono da un blog spregiudicatamente parziale e dubbioso, diretto da esiliati cubani.

Più importante di tutto è che i presunti fatti che Stossel presenta sono totalmente incerti.

Le statistiche di Cuba sulla salute non sono "inventate" dai funzionari del governo per presentare un'immagine falsa e adulatrice della salute pubblica. In realtà, il paese ammette che le morti materne rappresentano ancora un problema, come il possibile aumento del diabete, l'obesità e l'incidenza di vari tipi di cancro. L'informazione di 20/20 scarta la validità delle statistiche delle Nazioni Unite e dell'Organizzazione Mondiale della Salute perché provengono dai funzionari della salute cubani; tuttavia, Stossel non menziona che questo è il modo con cui le Nazioni Unite raccolgono le statistiche di tutti i paesi. Neppure si disturba nel segnalare che altre fonti come l'Organizzazione Panamericana della Salute (OPS), che mantiene uffici permanenti a L'Avana ed invia, in forma periodica, squadre di valutazione a Cuba, ha fatto relazioni pubbliche esprimendo un punto di vista positiva dopo aver realizzare valutazioni dirette a partire dai viaggi dei suoi funzionari per le province del paese.

Anche, molti di noi siamo stati testimoni di come si raccolgono le statistiche della salute a Cuba ed abbiamo conoscenza diretta del Dipartimento di Statistica del Ministero della Salute e l'Unità di Analisi e Tendenze nella Salute (UATS) che si sono associate con l'OPS e con Centri per il Controllo e la Prevenzione di Malattie degli Stati Uniti durante un'epidemia di neuropatia che colpì Cuba alcuni anni fa.

I problemi economici di Cuba durante gli anni '90 hanno portato come conseguenza il deterioramento fisico di molti dei suoi ospedali. Nonostante, 52 di questi ospedali ora sono oggetto di un necessario processo di ristrutturazione e riparazione. Il signore Moore ed i suoi accompagnatori che risposero alla chiamata dell'11 settembre andarono in una delle installazioni restaurate, questo ospedale offre servizi a 156000 persone che vivono in una delle zone più super popolate di L'Avana. Non è un ospedale riservato a gruppi selezionati del governo o stranieri.

L'accusa che le donne cubane sono comunemente sottoposte ad aborti forzati è palesemente falsa. Per legge, l'aborto a Cuba è gratis e di facile accesso. Ma, per anni, gli indici di aborto sono diminuiti, non aumentai. Le donne sono informate circa le opzioni se durante la gravidanza si scoprono malformazioni congenite e si permette loro di prendere la propria decisione, come succede in altri paesi. Di fatto, si destinano complete installazioni, come il Cardiocentro Infantile in L'Avana e la rete nazionale di scuole speciali, per bambini che nascono con problemi congeniti.

Quando si tratta di assistenza medica, Cuba si regola per fare molto con poco, ed ottiene risultati, ad un costo minore, che possono confrontarsi con molti indicatori della salute degli Stati Uniti. Un'inchiesta della Gallup lo scorso anno ha rivelato che il 96% dei cittadini cubani dichiarava che avevano sempre accesso all'assistenza medica, indipendentemente da chi fossero o da quali fossero le loro entrate.

Sollecitiamo l'ABC NEWS a correggere le false dichiarazioni ed impressioni esposte nel reportage del signore Stossel.

Distintamente,

 



Peter G. Bourne, Dottore in Medicina, Master in Umanistica - Presidente, Giunta Direttivo di MEDICC - Specialista invitato in Green College, Università di Oxford.

Alfred W. Brann, figlio., Dottore in Medicina - Professore di Pediatria, Facoltà di Medicina dell'Università di Emory.

Harry E. Douglas III, Dottore in Amministrazione Pubblica (Pensionato) - ex vicepresidente esecutivo ed ex presidente interino, Università di Medicina e Scienze Charles Drew; Presidente del Consiglio rettore, Università della California del Sud di Scienze della Salute

Dabney Evans, Master in Salute Pubblica, Specialista in Educazione per la Salute -Dipartimento Mondiale della Salute, Facoltà della Salute Pubblico Rollins dell'Università di Emory.

Jean Handy, Dottore in Filosofia-Direttore Aggiunto di Microbiologia ed Immunologia, Facoltà di Medicina dell'Università della Carolina del Nord, Chapel Hill.

C. William Keck, Dottore in Medicina, Master in Salute Pubblica, Membro dell'Università Nordamericana di Medicina Preventiva - Professore e Decano Aggiunto, Facoltà di Medicina delle Università Nordoccidentali dell'Ohio; Antico presidente, Associazione Americana della Salute Pubblica.

Albert S. Kuperman, Dottore in Filosofia - Decano Adjunto per i Temi Educativi, Facoltà di Medicina Albert Einstein dell'Università di Yeshiva, USA

F. Javier Nieto, Dottore in Medicina, Dottore in Filosofia - Professore e Presidente, Dipartimento delle Scienze della Salute della Popolazione, Facoltà di Medicina e Salute Pubblica dell'Università di Wisconsin.

Gail A. Reed, Master in Scienze - Direttore Internazionale, MEDICC.

Patrizio Rodney, Infermiera Diplomata, Master in Salute Pubblica, Dottora in Filosofia-Direttrice del Programma di Masters in Salute Pubblica ed Insegnante Aggiunta, Programma di Master in Salute Pubblica della Facoltà di Medicina Morehouse.

Ronald K. St. John, Dottore in Medicina, Master in Salute Pubblica - Direttore Generale e Presidente, Global Health News Network Corporation.