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L’ambasciatore USA in Venezuela

 

esclude l’estradizione di Posada

 

 

 29 giugno 2007 -  www.granma.cu

 

 

 

Washington protegge i terroristi, denuncia un’avvocata statunitense

 

 

3 luglio (PL) – "Le recenti dichiarazioni dell’ambasciatore degli USA in Venezuela, William Brownfield, dimostrano che questo paese protegge il terrorista Luis Posada Carriles", ha dichiarato l’avvocatessa nordamericana Eva Golinger.

In un articolo pubblicato dai media locali, l’investigatrice ricorda che Washington rifiuta di estradare il responsabile dell’esplosione di un aereo civile avvenuta nel 1976, nonostante le ripetute richieste di Caracas, fondate in un trattato bilaterale.

"Il commento di Brownfield sul caso non solamente riafferma la tesi che non lo estraderanno mai, ma dimostra il livello di cinismo, malvagità e ipocrisia di questo funzionario e del governo che rappresenta" ha assicurato la Golinger, che in particolare respinge il criterio espresso dal diplomatico che sostiene:

"Posada Carriles è un uomo di 79 anni che probabilmente ha un cancro e che evidentemente non è un pericolo per nessuno".

"Anche Osama Bin Laden - ricorda la Golinger - ha una malattia renale ed è un signore d’età avanzata. Che significa questo? Che se lo trovano lo lasceranno libero? O forse un signore di 79 anni è incapace di commettere azioni criminali o terroriste? Sarebbe meglio che i portavoce di Washington semplicemente dicessero che non estradano il terrorista perchè ha servito fedelmente questo governo e quindi lo proteggono, invece d’insultare sfacciatamente l’intelligenza dei nostri popoli".

La scorsa settimana l’ambasciatore venezuelano a Washington, Bernardo Alvarez, ha considerato cinica l’affermazione di Brownfield, che il criminale non rappresenta un pericolo per nessuno.

Per Alvarez questa posizione contraddice l’affermazione statunitense che chi protegge un terrorista o non giudica un terrorista, diventa a sua volta un terrorista, mentre il mondo osserva con grande preoccupazione la doppia morale degli Stati Uniti. 

“Il signor Luis Posada Carriles non rappresenta un pericolo imminente per nessuno”, ha sentenziato l’ambasciatore uscente degli Stati Uniti in Venezuela, William Brownfield, in una dichiarazione al quotidiano Panorama, mettendo in chiaro che l’amministrazione Bush ha già deciso di non consegnare il terrorista internazionale alla giustizia venezuelana.

 

“Il signor Posada Carriles è un uomo di 79 anni, che a quanto sembra è affetto da cancro. È sufficientemente evidente che non costituisce un pericolo imminente per nessuno”, ha dichiarato il diplomatico imperiale, usando gli stessi argomenti presentati dagli avvocati mafiosi di Posada di fronte ai tribunali.

 

Il rappresentante di Bush, durante un cosiddetto “giro di saluto” prima di insediarsi come ambasciatore in Colombia, ha visitato lo stato venezuelano di Zulia, dove il suo paese ha svolto attività interventiste.

 

Un fatto singolare è che, mentre il Governo venezuelano sta attendendo da due anni una risposta alla sua richiesta d’estradizione, Brownfield ha preso l’iniziativa di escluderla.

 

“Il dossier presentato dal Governo venezuelano non è sufficiente a permettere l’estradizione di Posada Carriles”, ha dichiarato senza dare fondamento alla sua affermazione.

 

Escludendo una decisione favorevole del Dipartimento della Giustizia diretto da Alberto Gonzales, socio di Bush e responsabile giuridico dell’uso della tortura da parte dei servizi segreti nordamericani, ha ribassato il dibattito a livello di procuratori.

 

“Sarebbe conveniente una qualche consultazione o dialogo tra procuratori, il procuratore responsabile per l’estradizione in Venezuela con il suo pari statunitense. Se non dialoghiamo non otterremo risultati in tema d’estradizione”, ha detto.

 

Luis Posada Carriles, torturatore, assassino e terrorista confesso, non è stato accusato di terrorismo durante i più di due anni di soggiorno negli USA, dov’è entrato illegalmente.

 

Le dichiarazioni dell’ambasciatore nordamericano contraddicono completamente le promesse del sottosegretario di Stato, Thomas Shannon, il quale ha recentemente assicurato alla OSA (Organizzazione degli Stati Americani) che il Dipartimento della Giustizia nordamericano sta continuando le indagini su Posada Carriles.

 

Un mese dopo le dichiarazioni di Shannon, niente di nuovo è successo per quanto riguarda il caso del delinquente, che si trova tuttora a Miami, cospirando più che mai con i suoi complici e finanziatori di sempre.