| 8 giugno 2007 | www.granma.cu |

Licenze TV e sovranità nazionale


● Il giornalista cileno Ernesto Carmona ha compilato altre concessioni che sono state cancellate o sono scadute nel mondo. Perchè di queste nessuno ha parlato?

 

 

 

 

L’Unione Internazionale delle Comunicazioni (UIT) riconosce totalmente “il diritto sovrano di ogni Stato a regolamentare le sue telecomunicazioni, tenendo conto della crescente importanza delle telecomunicazioni per la salvaguardia della pace e lo sviluppo economico e sociale degli Stati...”

 

Molti paesi del mondo hanno già adottato in passato la decisione sovrana di non rinnovare o addirittura di revocare concessioni, per esempio:

 

Il Perù, nell’aprile 2007, ha disposto la chiusura di 2 canali televisivi e di 3 radiofonici per inosservanza della Legge di Radio e Televisione, licenze scadute e utilizzo di attrezzature non omologate.

 

In Uruguay, nel dicembre 2006, sono stati revocati i permessi delle emittenti radiofoniche di Montevideo 94.5 FM e Concerto FM ed è stata revocata anche una risoluzione che ampliava la copertura del segnale via cavo di Multicanal, appartenente al Gruppo Clarín, dell’Argentina.

 

Nel Salvador è stata revocata la concessione di Salvador Network nel luglio 2003.

 

In Canada, nel giugno 1999, è stata revocata la concessione a Country Music Television (CMT).

 

L’Amministrazione Federale delle Comunicazioni degli Stati Uniti (la sigla in inglese è FCC), revocò nel luglio 1969 la concessione a WLBT-TV; nel 1981 a WLNS-T; nell’aprile del 1999 a FCC Yanks Trinity License; nell’aprile 1998 a Daily Digest (Radio). Tra il 1934 e il 1987 negli USA 141 stazioni persero la loro licenza, 102 delle quali per mancato rinnovo. In 40 casi la licenza venne revocata prima della scadenza. Negli anni ’80 i casi di mancato rinnovo sono stati 10.

 

Per quanto riguarda l’Europa, la Spagna ha revocato nel luglio 2004 la concessione a TV Laciana (canale locale via cavo) e nell’aprile 2005 ha chiuso le emittenti radiofoniche e televisive con segnale aperto di Madrid. Nel luglio dello stesso anno ha disposto la chiusura di TV Cattolica.

 

La Francia revocò la licenza di TV& nel febbraio 1987, nel dicembre 2004 ha revocato la concessione di Al Manar e nel dicembre 2005 ha chiuso TF1 per aver messo in dubbio l’esistenza reale dell’Olocausto.

 

In Inghilterra il governo di Margaret Thatcher cancellò la concessione di una delle più grandi stazioni televisive inglesi semplicemente per aver diffuso notizie non gradite, anche se assolutamente vere.

 

La motivazione fu: “Se hanno già tenuto la stazione per 30 anni, perchè dovrebbero avere il monopolio?”. Sempre in Gran Bretagna, l’autorità dispose nel marzo 1999 la chiusura di MED-TV-canal 22; nell’agosto del 2006 ha revocato la licenza a ONE TV; nel gennaio 2007 la licenza di Look 4 Love 2; nel novembre 2006, StarDate TV 24; nel dicembre 2006 ha revocato il canale di televendite AUCTIONWORD.

 

L’Irlanda revocò nel 1990 la licenza per iniziare a trasmettere a TV3.

 

In Russia venne chiusa un’emittente televisiva nell’agosto 2000 per aver diffuso pubblicità subliminale e nel marzo 2002 chiusero TV-6.

 

In Bangladesh venne revocata nel 2002 a Ekushey Television (ETV). In nessuno dei detti paesi è stata condotta una campagna come l’attuale per Radio Caracas Televisión, durata 53 anni.