26 novembre 2007 | www.granma.cu

Chávez esorta il popolo e le

forze armate a stare all’erta


 

Il presidente venezuelano, Hugo Chávez, ha chiamato il popolo e le forze armate a stare attenti di fronte a un possibile piano di destabilizzazione, dopo la realizzazione del Referendum del 2 dicembre, ha reso noto PL.

 

In un discorso nello Stato di Zulia, durante l’inaugurazione di un piano di sviluppo, Chávez ha chiesto di fare attenzione a qualsiasi piano perverso dell’opposizione di fronte alla probabile vittoria del Sì nella votazione sulla riforma costituzionale.

 

La modifica di 69 dei 350 articoli della Costituzione, oggetto della votazione, propone di dare rango costituzionale al potere comunale e stabilisce nuovi concetti politico-amministrativi che rafforzano la partecipazione popolare.

 

Chávez ha avvisato che si sta trattando  di manipolare le inchieste per far dubitare i venezuelani e preparare denunce di presunte frodi.

 

“Di fronte alla probabilissima vittoria del Sì si cerca di proclamare la frode e andare nelle strade a generare violenza per destabilizzare il paese. Per questo il popolo, le forze armate e le comunità organizzate devono tutti, dobbiamo tutti, stare attenti e molto vigilanti” ha detto.

 

Nella sua analisi Chévez ha accusato i vescovi di partecipare a un piano per impaurire la gente, con dichiarazioni come quelle del cardinale Jorge Urosa, che ha detto che la riforma di taglio socialista eliminerà la libertà religiosa.

 

Il presidente venezuelano ha dichiarato che le relazioni con la Colombia sono “nel congelatore”, di fronte alla perdita di fiducia del governo colombiano nel processo per un accordo umanitario ed ha espresso la sua convinzione che l’amministrazione colombiana “non desidera la pace”.

 

Chávez ha richiamato le istituzioni a stare all’erta perchè la guerra in Colombia è diventata una scusa dell’impero per stare molto vicino al Venezuela e negli USA c’è un presidente che “sappiamo di cosa è capace”.

 

Rispetto alla Spagna ha segnalato che i vincoli con questo paese sono ugualmente congelati e che spera in una scusa da parte del re Juan Carlos, per l’incidente avvenuto durate il Vertice ispano-americano in Cile.