| Domenica 4 novembre 2007, Caracas| A.Bombassei www.radiocittaperta.it |

Manifestazione multitudinaria a

sostegno della Riforma Costituzionale

 


 
 Si é svolta oggi la manifestazione in appoggio al progetto di Riforma Costituzionale avanzato dal Presidente Chávez, nel giorno della campagna referendaria. La sfida é prevista per domenica 2 dicembre.


Quasi un milione di persone proveniente da tutti gli Stati venezuelani, hanno sfilato da "Los cortijos", nella zona ricca dell'Est di Caracas, fino alla centrale Avenida Bolivar. Una dozzina di chilometri fatti in allegria, ballando e cantando. C'erano studenti, lavoratori, integranti dei consigli comunali, della Mision Ribas, del Fronte Contadino Ezequiel Zamora, del Collettivo Alexis Vive, del Frente Francisco de Miranda, dei Nuclei Urbani di Sviluppo Endogeno Francisco de Miranda, del Tiuna el Fuerte, dell’Ateneo Popular, e dei partiti che appoggiano il processo bolivariano: il Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUV), il Partito Comunista del Venezuela (PCV) e Patria Para Todos (PPT).

Alla fine del corteo, tutti a sentire parlare Chávez. Dopo una breve introduzione sarcastica nella quale ha salutato la presenza dei partiti alleati (PSUV, PCV, PPT) e ha attaccato i voltagabbana traditori, con chiaro riferimento all'uscita della coalizione di Podemos, guidato da Ismael García, Hugo Chávez ha sottolineato come questa sfida elettorale sia la più importante fra tutte quelle svoltesi fino ad ora perché le modifiche che verrebbero apportate all'impianto costituzionale finirebbero di porre le basi giuridiche per l’approfondimento del processo di trasformazione in corso, verso il socialismo.


"E così come io sono convinto di ció, anche i poteri imperialisti e i signori dell'opposizione lo sono". " Da alcuni settori dell'opposizione stanno già parlando di non riconoscere le leggi e le istituzioni. Parlano di disobbedienza e parlano anche di golpe. Ma li invito a pensare bene prima di avventurarsi in cammini del genere. Se ne pentirebbero tutta la loro vita." "Nelle ultime settimane hanno utilizzati personaggi che si fanno passare per studenti universitari ma non lo sono. E i violenti sono loro" "..E al signor Cardinale e ai signori vescovi che ci stanno attaccando e infamando, io dico loro, continuate pure, noi abbiamo dalla nostra i preti delle comunità, quelli che stanno sul campo, i veri cristiani".


Ha poi invitato tutti a mobilitarsi per la scadenza referendaria e a scendere in piazza concludendo con un "Patria Socialismo o muerte, venceremos" Queste alcune delle cose dette nelle sue tre ore di allocuzione.

L'adesione popolare al progetto di riforma é indiscutibile. I movimenti sociali hanno avuto l'occasione di avanzare le loro proposte.


Gli inquilini, i portinai, i contadini, gli artigiani, gli studenti, i lavoratori dell'economia informale, sono tanti settori che hanno elaborato loro progetti di revisione di alcuni articoli della Costituzione Bolivariana del 1999.


Oltre ai 32 proposti da Chávez, i vari settori della società hanno potuto presentare modifiche alla Assemblea Nazionale, che dopo esame ne ha selezionati altri 37, per un totale di 69 articoli.

Potendo difficilmente esaminare tutti gli articoli in questa sede basti ricordarne alcuni che prevedono:


- l'abolizione del latifondo nelle campagne e maggiore redistribuzione delle terre


- la sicurezza sociale per gli artigiani e i lavoratori informali


- il voto paritetico nelle università fra studenti, professori e dipendenti


- la giornata lavorativa di 6 ore


- la piena sovranità nazionale libera da qualsiasi potere imperialista, colonialista o neocolonialista


- la promozione del Caribe e dell'America del Sud come futuro blocco