25 gennaio '08 - E.L.Corzo www.granma.cu (AIN)

 

 

 

 

 

 

"Io sì che posso" nella visione

di cinque giovani registi cubani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 La mancanza di pregiudizi e la grande umanità caratterizzano il documentario "La dimensione delle parole" realizzato da cinque giovani registi cubani sul metodo di alfabetizzazione "Io sì che posso" che verrà presentato venerdì 25 nel cinema Chaplin, in anteprima.

 

La regista Belkis Vega, coordinatrice del progetto cinematografico che è stato realizzato in Guatemala, Bolivia, Honduras e Venezuela, ha detto che la gioventù dei registi costituisce il marchio del documentario e offre una visione differente del fenomeno dell’internazionalismo di Cuba.

 

Gli autori hanno scelto la propria storia e da messe a fuoco particolari sono riusciti a riflettere una grande sensibilità ed etica professionale, dando la parola ai più umili.

 

Questo è uno dei particolari principali del film – che narra cinque storie - e corrisponde a un principio storico del documentario cubano.

 

Belkis Vega ha spiegato che la drammaturgia della pellicola esprime la complessità e la necessità dell’alfabetizzazione, dal momento in cui sono giunti in questi paesi i cooperanti cubani. Mostra i conflitti tra il popolo e il governo per via della privatizzazione dell’educazione e il machismo imperante in alcune zone.

 

Il film mostra bene le situazioni avverse che vivono i maestri internazionalisti, l’isolamento delle comunità rurali, le distinte etnie e i rispettivi modelli di vita in una stessa nazione, la scuola come agente socializzante e l’educazione come alternativa per sradicare la violenza e l’emarginazione nelle città.

La prima di "La dimensión de las palabras", sarà accompagnata dalla inaugurazione di una mostra fotografica con istantanee che testimoniano il lavoro delle cinque troupe.

 

In febbraio il documentario verrà proiettato in tutti i cinema dell’Isola.