I Cinque antiterroristi cubani
Il caso sarà presentato presso la Corte Suprema degli USA

 

26 dicembre '08 - www.granma.cu (PL)

 

 

 

 

L’appello per il caso dei Cinque antiterroristi cubani reclusi negli Stati Uniti, sarà  presentato presso la Corte Suprema prima del 30 gennaio  prossimo, ha precisato uno degli  avvocati della difesa.

 

René González, Gerardo Hernández, Antonio Guerrero, Ramón Labañino e Fernando González sono reclusi dal 12 settembre del 1998, perchè si erano infiltrati nelle organizzazioni controrivoluzionarie in Florida, per ostacolare  le azioni terroristiche contro l’Isola.

 

In un’intervista realizzata dal Comitato Nazionale per la Liberazione dei Cinque, l’avvocato Richard Klugh ha segnalato che l’Appello solleciterà la revisione di tutte le condanne dopo la negazione dell’11º Circuito della Corte d’Appello d’Atlanta di concedere un cambio di sede, dopo la pessima condotta del Pubblico Ministero e la selezione impropria e discriminatoria della giuria.

 

Inoltre si sottolineerà che la condanna a Gerardo Hernández per cospirazione per commettere assassinio dev’essere annullata e la sentenza all’ergastolo per cospirazione dev’essere revocata.

 

Klugh ha detto che la sede è uno degli aspetti fondamentali da rivedere, a tono con la stessa legislazione nordamericana e con qualsiasi sistema legale.

 

“Se lei ha un giudice o un giurato che è disposto a farsi influenzare da passioni e pressioni locali, quello che ha è una sentenza manipolata e così non si fa  giustizia in nessun senso”, ha dichiarato l’avvocato, riferendosi al processo che si è svolto in Miami.

 

Un altro errore chiave è stato il fatto di cambiare le regole nel mezzo del processo e non in accordo con quello che noi riteniamo sia richiesto dalle leggi del paese. È terribile aspettare tanti anni per imbrogli legali da parte del sistema di giustizia nordamericano  ed è duro aspettare soprattutto quando ci troviamo  dalla parte corretta e ne siamo certi”.

 

Klugh ha segnalato che in questo appello la difesa conta con l’assistenza dell’avvocato Thomas Goldstein, della firma legale Akin Gump, con una grande esperienza nei casi davanti alla Corte Suprema.

 

In accordo con l’avvocato della difesa, il governo degli USA avrà due o tre mesi di tempo dopo il 30 gennaio per rispondere alla giustizia, mentre la difesa disporrà solo di un breve periodo per replicare.

 

Inoltre la Corte potrà decidere per il mese di maggio del 2009 se si realizzerà un’udienza del caso o solo d’una parte.