13 febbraio '08 - www.granma.cu (teleSUR)

 

Decretato lo stato di calamità naturale 

 

     

Dopo aver sorvolato Trinidad, capoluogo della settentrionale provincia di Beni, il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha decretato ieri lo stato di “distrastro naturale”, autorizzando i ministeri della Pianificazione e Sviluppo e delle Finanze a porre in essere tutti gli adempimenti necessari per far fronte alla grave situazione.

 

Le gravi inondazioni, causate dalle intense piogge legate al fenomeno atmosferico “La Niña”, che dallo scorso novembre interessano il paese andino, hanno causato finora 52 morti, 4 dispersi e 56634 famiglie sfollate.

 

Il decreto del Governo è stato reso noto dal Ministro della Difesa, Walker San Miguel, e sottoscritto dal presidente Morale dopo aver comprato la gravità della situazione con un volo realizzato sulla città di Trinidad, capoluogo della provincia di Beni, la regione più colpita.

 

«Il Governo ha emesso il Decreto Supremo n. 29.438 che dichiara lo stato di “disastro nazionale” vista la normativa del Consiglio Nazionale per la Riduzione dei Disastri e/o Emergenze (Conarade)”, ha reso noto il ministro.

 

Con il decreto, Morales autorizza i ministri della Pianificazione e Sviluppo e delle Finanze a promuovere il finanziamento delle risorse necessarie per far fronte all’emergenza. Il Ministero della Pianificazione dovrà redigere, entro un mese, in coordinamento con le Prefetture, un piano di ricostruzione nazionale, che si svilupperà in uno o più anni.

 

Il ministro ha San Miguel poi respinto le accuse delle autorità di Beni sul ritardo nella dichiarazione dello “stato di disastro”, spiegando che queste decisioni governative formano parte di un processo, considerato che la situazione perdurerà diversi mesi.

 

Il ministro ha assicurato che la distribuzione di generi alimentari alle famiglie sfollate è garantita e sarà coordinata con le prefetture ed i municipi, oltre che con organismi internazionali come il Programma Mondiale di Alimenti (PMA), dipendente dalle Nazioni Unite (ONU).

 

Una dossier ufficiale, reso pubblico sempre nella giornata, di ieri spiega che 57 municipi di 327 a livello nazionale, sono stati dichiarati in “allarme rosso”.

 

Nella legislazione boliviana per “stato di disastro” si intende una situazione di calamità o di grave alterazione delle condizioni normali di vita in un determinato territorio, causato da fenomeni naturali  che posso causare perdite umane, materiali, economiche o danni ambientali.

 

I danni causati in Bolivia dal fenomeno “La Niña”, secondo gli esperti sono più gravi di quelli provocati al principio dello scorso anno da “El Niño”.