10 giugno '08 - www.granma.cu (PL)

 

 

Violenza contro le donne, un problema

epidemico in America Centrale

 

 

 

“In tutta l’America Centrale la violenza contro le donne è oggi un problema quasi epidemico” ha  denunciato il titolare  della Commissione Internazionale contro l'Impunità in Guatemala (CICIG),Carlos Castressana.

 

Intervenendo nell'Incontro Latinoamericano: “No al Femminicidio” Castressana ha affermato che le aggressioni per motivo di genere sono molto estese ed in Messico ed El Salvador gli indici sono peggiori che in Guatemala.


Secondo il titolare della CICIG, un miglioramento nell'attenzione sociale alle donne e nel loro accesso al sistema di giustizia risparmierebbe molte morti violente.


Interrogato da Prensa Latina sulle cause di questo fenomeno, spiegò che sono dissimili, da sociali, culturali e storiche, ed ha insistito sulla necessità di un migliore funzionamento delle istituzioni.


“La situazione è realmente preoccupante. Gli indici sono alti e la risposta istituzionale è molto povera” ha aggiunto il titolare della Commissione contro l'Impunità.


In Guatemala durante il 2007 si registrarono 538 assassini di donne e questo anno la cifra ascende a 181, secondo dati della Fondazione Sopravvissuti.


Solo nella capitale, la Procura dei Delitti contro la Vita ha registrato nel 2008 un totale di 58 femminicidi da armi, armi bianche, asfissia o strangolamento.


Per Carmen Lopez, coordinatrice della Convergenza Civica Politica delle Donne, il problema ha molte cause, benché un 35% sia dovuto alla violenza familiare.


Menzionò anche come radice del fenomeno tutta la cultura di aggressività durante il conflitto armato interno che diventò quasi genetica ed anche la delinquenza, il narcotraffico, la tratta di persone e le bande.
 

Nel caso del Messico, il fatto più grave è il poco accesso alla giustizia, spiegò Maria de la Luz Estrada, dell'Osservatorio Cittadino Nazionale del Femminicidio, e citò come esempio quello di Città Juárez dove il 70% dei crimini non si è risolto.


“Le ragioni di queste morti sono molto diverse, disse, ma sì ci rimane chiaro che l'origine sta in quella cultura misogina, patriarcale, e nell'iniquità tra uomini e donne”, indicò.