18 aprile '08 - www.granma (PL)

 

Le basi statunitensi le ricchezze

e il controllo politico

 

 

 

 

Le basi militari degli Stati Uniti sono situate vicino a grandi ricchezze

L’Ecuador promuove la creazione dell’Organizzazione degli Stati Latinoamericani

 

QUITO – Il presidente ecuadoriano, Rafael Correa, ha ribadito il suo impegno per la creazione di un’Organizzazione degli Stati Latinoamericani (OEL) per sanare le differenze senza dover "invocare tutele estranee alla nostra storia", informa l’agenzia PL.

Intervenendo al Primo Incontro delle Università Accordo Andrés Bello, Correa ha richiamato l’attenzione sugli attacchi contro il suo Governo, che cercano di destabilizzarlo, proprio quando spinge per la costituzione di una OEL senza la presenza di Stati Uniti e Canada.

Il presidente ecuadoriano, in una conferenza stampa con i corrispondenti stranieri, ha sottolineato che il Vertice dei Capi di Stato del Gruppo di Rio, svoltosi lo scorso marzo a Santo Domingo, ha dimostrato la capacità dei governanti di risolvere i conflitti in modo indipendente.

Correa ha dichiarato che Washington giustifica sempre il principio di poter aggredire altri paesi per una presunta difesa della sicurezza nazionale, cosa che dimostra di non coincidere con i valori, i principi e le basi di convivenza che abbiamo sempre avuto in America Latina.

 

naturali ed esercitano un controllo politico nel mondo, ha denunciato una nota specialista messicana.

 

Queste basi circondano zone estese per controllare petrolio, acqua, minerali, e le risorse naturali più strategiche con i punti vitali, come il Canale di Panama, ha detto Ana Esther Ceceña, coordinatrice generale dell'Osservatorio Latinoamericano di Geopolitica.

 

Queste installazioni eseguono lavori di controllo politico e delle popolazioni in generale, con la realizzazione di esercizi militari, ha spiegato la specialista, che ha partecipato a L’Avana all’Incontro Emisferico contro i Trattati di Libero Commercio.

 

"Gli Stati Uniti stanno alimentando delle ipotesi di guerra in diverse aree del pianeta, con l'obiettivo di frenare "una possibile coalizione anti-egemonica", come nel caso del Medio Oriente", ha affermato l’investigatrice dell'Università Autonoma del Messico.

 

"Si tratta –ha commentato - di marcare e controllare quei governi che hanno messo un limite alle campagne militari ed alla politica estera degli Stati Uniti. Tutto è pensato e basato in una strategia continentale", ha aggiunto.

 

I paesi sui quali gli USA concentrano la loro attenzione in questo momento sono Cuba, Venezuela, Ecuador, Bolivia, Perù, Paraguay ed altri dell'America Centrale.

 

"Le basi militari extraterritoriali garantiscono movimenti a risposta rapida e estensioni delle aree occupate, con azioni come le manovre militari ed il lavoro dei servizi segreti.

 

Ana Esther Ceceña ha aggiunto che le basi eseguono ingerenze, dirigendo gli eserciti ed insinuandosi nella legislazione di altre nazioni, come nelle leggi sulle frontiere e sulla popolazione.

 

Le aree occupate da queste installazioni a livello mondiale superano il volume del territorio del Messico più un'altra metà di questa nazione -circa due milioni 976 mila 560 chilometri quadrati.

Gli esercizi militari svolti dagli Stati Uniti in America Latina e nei Caraibi non sono sporadici, hanno una regolarità e delle funzioni predestinate, differenziate, ed abbracciano un'area ogni volta maggiore."

 

La Ceceña ha rivelato che negli ultimi anni è stata impiegata la copertura della costruzione di opere sociali utilizzando parte di queste truppe, per esempio per le scuole ed ha ricordato il caso d’una comunità dove si è denunciato che sotto alla piccola scuola costruita dai militari, è stato preparato un locale sotterraneo molto più grande, si presume, per conservare apparati ed attrezzature. A volte non costruiscono nemmeno le scuole, ma solo piattaforme che possono servire per fini molteplici, per realizzare lavoro di riconoscimento delle zone geografiche e delle popolazioni.

 

La specialista ha aggiunto che queste manovre hanno l’obiettivo di vincolare i soldati nordamericani ai loro omologhi in altri paesi, in azioni d’apparente amicizia o complicità per condividere pratiche e codici davanti a qualsiasi tipo d’eventualità, con addestramento nei mari, nei fiumi, selve e deserti.

 

Il Paraguay si è trasformato nella zona forte degli Stati Uniti per penetrare nel Cono Sud del continente e la legge che concede qualità diplomatica alle truppe e ai corpi di sicurezza degli Stati Uniti presenti in Paraguay è lesiva della sicurezza e dell’indipendenza di tutti i paesi dell'area e propizia l'impunità.