Managua 17 gennaio 2008 - www.granma.cu (PL)

 

Soddisfacente viaggio di

 

Chávez in Centro America 

 

 

 

L’Alternativa Bolivariana per le Americhe (ALBA) ha fatto un passo in avanti dopo il viaggio del presidente venezuelano Hugo Chávez in America centrale, conclusosi nella capitale del Nicaragua.

 

Il capo del governo della Repubblica Bolivariana di Venezuela aveva iniziato il suo viaggio in Guatemala dove aveva assistito all’insediamento del neopresidente Àlvaro Colom.

Durante i colloqui con il nuovo governo si è deciso di valutare le possibilità per il Guatemala di integrarsi al progetto Petrocaribe.

 

Nel suo viaggio integrazionista, il presidente è arrivato lunedì scorso in Honduras, dove si è riunito con il suo omologo Manuel Zelaya, per l’attuazione di diversi accordi bilaterali e l’entrata del paese centroamericano in Petrocaribe.

 

Il Venezuela, in tal senso, invierà quotidianamente 20mila barili di petrolio da Tegucigalpa per la produzione di elettricità e che potranno essere pagati con prodotti agricoli.

 

Promotore dell’iniziativa integrazionista, insieme al suo collega cubano, il presidente Fidel Castro, il governante venezuelano nella stessa giornata di lunedì è arrivato a Managua, per passare in rassegna gli accordi di solidarietà e cooperazione con le autorità locali.

 

Dopo varie riunioni con le autorità nicaraguensi, Chávez, accompagnato da una delegazione del suo governo, ha avuto un lungo incontro con imprenditori, agricoltori, cooperatori e integranti della società.

 

Il presidente venezuelano, nell’occasione, ha sottolineato le priorità dell’ALBA, quale meccanismo integrazionista per l’indipendenza dei latinoamericani.

 

Il governante ha fatto riferimento anche alle minacce attuali pendenti sul pianeta: le conseguenze derivate dal surriscaldamento globale e le crisi legate all’energia e agli alimenti.

 

"Il popolo nicaraguense deve sapere che tutte le risorse di cui ha bisogno, per tutto questo secolo, sono in Venezuela ed a sua disposizione", ha dichiarato Chávez esortando a voler stringere i tempi per gli accordi di cooperazione.