50º Anniversario del Trionfo della Rivoluzione
 

"L’Avana più bella che ho visto"

Lilia Rielo Rodríguez, fondatrice del plotone Mariana Grajales e membro della carovana che entrò alla capitale l’8 gennaio del 1959, ricorda quella storica giornata


 

24 dicembre '08 - Y.S.Correa www.granma.cu

 

 

I 50 anni della Rivoluzione sono stati per Lilia Rielo Rodríguez la maggior parte della sua vita.

 

Nel 1956 s’incorporò alla lotta clandestina in Santiago di Cuba e da allora visse sulla sua pelle i momenti più importanti della storia della Nazione.

 

Uno di quelli fu entrare a L’Avana nel gennaio del 1959.

 

"Il 1 gennaio ci circondò il reggimento di Holguín e fu allegria e giubilo. Non era nei paini che Batista scappasse così rapidamente... c’incorporammo alla Colonna 1, a Bayamo, per ordine del Comandante in Capo, Fidel.

 

Quando ti parlo di noi, ti parlo delle compagne del plotone Mariana Grajales: mia sorella che era la capo, Isabel Rielo, Teté Puebla ed io eravamo le compagne che stavano al 4º Fronte. Partendo da Bayamo entrammo a far parte della carovana che giunse qui l’8 gennaio.

 

Più lo penso e meno ti posso specificare i giorni.

 

Vivevamo tanto intensamente che per me non c’erano più giorno o notte, ma un periodo molto lungo.

 

Dal 1º e sino all’8 nessuno dormì mai: si mangiava nella jeep dove stavamo, ti pioveva addosso e si andava avanti.

 

Il comandante si fermava in tutti i paesini...

 

È una cosa indimenticabile che ha segnato la mia vita, esattamente come quando ho visto per la prima volta un film, al cinema.

 

Quella carovana per me è indimenticabile!

 

Quando giungemmo al Cotorro si organizzò l’entrata a L’Avana e i due piccoli carri armati delle compagne del plotone Mariana Grajales entrarono dietro al carro armato del Comandante in Capo.

In tutte le province, quando passammo, era il popolo tutto nelle strade, in massa, pieno di colore.

 

Ci tiravano fiori. Non so dove li avevano trovati così tanti, riempivano tutti i carri di fiori!

 

Tutti erano per strada: gli anziani, i bambini, le donne.

 

Era una cosa che non è facile descrivere a parole.

 

È stata L’Avana più bella che ho mai visto in vita mia!