Manifestazione di massa per

la vittoria di Guisa, 50 anni fa

 

1 dicembre '08 - M.C.Jerez www.granma.cu (AIN)

 

 

Migliaia di abitanti dell’emblematica Sierra Maestra, evocando la vittoria dell’Esercito Ribelle di 50 anni fa a Guisa, hanno reiterato il loro sostegno alla Rivoluzione Socialista, che ha apportato libertà e dignità umana.

 

La manifestazione di bambini, giovani e adulti, includendo gli abitanti dei luoghi più appartati, è stata anche una festa per la grande vittoria del Comandante in Capo, Fidel Castro e della sua gloriosa Colonna Uno “José Martí”.

 

La manifestazione si è svolta nella Loma del Martillo, accanto al mausoleo dove si trovano i resti del bravo capitano Braulio Curuneaux, il più  noto dei combattenti nella battaglia iniziata il 20 novembre del 1958.

 

Hanno partecipato i colonnelli  Fidencio González, Eroe della Repubblica di Cuba, e Arturo Aguilera, protagonista della vittoria, ricordata assieme ad altri sopravvissuti.

 

Reinier Bernal, alunno dell’Istituto pre-universitario Alcibiades Santos, nelle  montagne di Guisa, ha detto che le nuove generazioni continueranno a  costruire e difendere il sistema più giusto della storia.

 

“Questo impegno significa che saremo avanguardie nello studio, preparati per la guerra se sarà necessaria e per incrementare la produzione di alimenti”.

 

Miguel Góngora, Eroe della battaglia di Guisa, ha ricordato la miseria, la mancanza d’igiene, l’analfabetismo e le ingiustizie che prevalevano in Cuba  sino al 1958 ed ha chiamato a studiare profondamente la storia nazionale, l’ideologia  marxista-leninista e il pensiero rivoluzionario di José Martí.

 

Yobel Antúnez, primo segretario del Partito Comunista di Cuba nel municipio di Guisa, ha ricordato che alla fine di novembre del 1897, le forze indipendentiste, guidate dal Maggiore Generale  Calixto García conquistarono questo paese ed ha aggiunto che l’azione capeggiata da Fidel dopo 11 giorni di battaglia, è stata una delle vittorie decisive della Guerra di Liberazione Nazionale (1956-1958).

 

Fidel, Comandante in Capo alla guida di 180 uomini armati, tra i quali solo 24 avevano esperienza, sconfisse un nemico incredibilmente superiore per truppe ed armi, che aveva anche una moderna artiglieria e un costante appoggio aereo ed iniziò così la retta finale della guerra per la libertà.