8 gennaio '08 - www.granma.cu (PL)

 

 

 

 

Cuba celebra l’entrata di

 

Fidel Castro a L’Avana

 

 

 

Cuba  celebra oggi il 49° anniversario dell’entrata all’Avana del presidente Fidel Castro, al comando della Carovana delle Libertà, che percorse l’isola dall’oriente del paese.

 

Dopo il trionfo delle Rivoluzione, il 1 gennaio 1959, il leader dell’allora Movimento 26 Luglio (M-26-7), intraprese il lungo viaggio verso L’Avana da Santiago di Cuba, dove incitò il popolo allo sciopero generale per impedire un colpo di stato.

 

Testimoni di quel viaggio, di circa mille chilometri e fermate obbligatorie per salutare il popolo nelle principali città del paese, riferirono che Fidel Castro quasi non dormì e durante tutta la marcia non interruppe l’invio e la ricezione di messaggi.

 

Nonostante la normale stanchezza per l’intensità delle giornate, i testimoni assicurano che il capo della lotta che pose fine alla dittatura di Fulgencio Batista (1952-58) ricambiò sempre le manifestazioni d’affetto della gente umile e ebbe sempre un sorriso in volto.

 

"Più del popolo non può un generale, più del popolo non può un esercito. Perchè il popolo è invincibile ed è stato il popolo a vincere questa guerra", dichiarò l’8 gennaio del 1959 il leader della rivoluzione.

 

"Mi sento orgoglioso della disciplina del popolo e dello sprito del popolo, perchè se qualcosa realmente eccellente ha fatto, è il dimostrare la sua dignità e il suo civismo. Vale la pena sacrificarsi per un popolo così. Mai raggireremo il nostro popolo", disse Fidel.

Parte di quel popolo, della capitale della nazione, lo seguì, 49 anni fa, dal suo arrivo al municipio avanero del Cotorro fino al Palazzo Presidenziale, oggi Museo della Rivoluzione.

 

Partecipanti ai fatti ricordano il lancio di fiori dai balconi degli appartamenti e lo sventolio di centinaia di bandiere cubane e del M-26-27 al passaggio della Carovana della Libertà.

 

"Fidel, Fidel, Fidel" fu la parola d’ordine per le strade di una città che da otto giorni aspettava ansiosa di poter acclamare la guida della rivoluzione.