La risposta emisferica  yankee:

 

la IV flotta d’intervento

 

 

 

Era sorta nel 1943 per combattere contro i sottomarini dei nazisti e proteggere la navigazione durante la Seconda Guerra mondiale.

 

Era inattiva dal 1959 perché non necessaria.

 

Il Comando Sud copriva le necessità egemoniche degli Stati Uniti nella nostra area.

 

Senza dubbio ora e rinata recentemente, dopo 48 anni, e i suoi fini d’interventismo  non è nemmeno necessario dimostrarli.

 

Gli stessi capi militari, nelle loro dichiarazioni, lo divulgano naturalmente, spontaneamente ed anche in forma discreta.

 

Stanchi dei problemi dei prezzi degli alimenti, l’energia, gli scambi disuguali, la recessione economica nel mercato più importante per i loro prodotti, l’inflazione, i cambi climatici e gli investimenti richiesti dai sogni consumisti, impegnano così il tempo e le energie di dirigenti e subalterni.

 

In realtà la decisione di ristabilire la IV Flotta è stata annunciata nella prima settimana d’aprile, quasi un mese dopo l’attacco nel territorio dell’Ecuador con bombe e tecnologie degli Stati Uniti e per loro pressioni, uccidendo e ferendo cittadini di diversi paesi, fatto che ha provocato una pronta condanna tra i leader latinoamericani nella riunione del Gruppo di Rio, che si è svolta nella capitale della Repubblica Dominicana.

 

E anche peggio: il fatto avviene quando è quasi unanime la condanna alla disintegrazione della Bolivia promossa dagli Stati Uniti.

 

Gli stessi capi militari spiegano che avranno sotto la loro responsabilità più di 30 paesi, coprendo 15,6 milioni di miglia quadrate nelle acque adiacenti di Centro e Sudamerica, il mare dei  Caraibi e le sue 12 isole, Messico e i territori europei in questo lato dell’Atlantico.

 

Gli Stati Uniti dispongono di 10 portaerei di tipo Nimitz, i cui parametri più o meno simili sono: capacità per un carico tra 101000 e 1040000 tonnellate di carico massimo; la coperta lunga 333 metri e larga 76,8;  2 reattori nucleari; una velocità che può toccare i 56 Km l’ora ; 90 aerei da guerra.

 

L’ultima si chiama George H.W. Bush, come il padre dell’attuale Presidente ed è stata battezzata proprio da costui. Si unirà alle altre navi nei prossimi mesi.

 

Nessun paese del mondo possiede navi come queste, equipaggiate con armi sofisticate, nucleari, che possono avvicinarsi a poche miglia da qualsiasi dei nostri paesi. La prossima portaerei, la ULS Gerald Ford, sarà di nuovo tipo: con tecnologia Stealth invisibile ai radar e armi elettromagnetiche.

 

La principale fabbricante di uno e l’altro tipo è la Northrop Grumman, il cui attuale presidente fa parte della Giunta Dirigente della petrolifera degli Stati Uniti, Chevron-Texaco.

 

Il costo dell’ultima Nimitz è stato di seimila (6000) milioni di dollari, senza includere gli aerei, i proiettili e le spese delle operazioni, che possono toccare le migliaia di milioni di dollari. Sembra un racconto di fantascienza!

 

Con questo denaro si poteva salvare la vita di milioni di bambini.

 

Qual è l’obiettivo dichiarato della IV Flotta?

 

Combattere il terrorismo e le attività illecite come il narcotraffico, così come inviare un messaggio in Venezuela e al resto della regione.

 

Si annuncia che entrerà in operazione dal prossimo 1º luglio.

 

Il capo del Comando Sud degli Stati Uniti, l’ammiraglio James Stavrides, ha dichiarato che il suo paese “deve lavorare più forte nel mercato delle idee per guadagnarsi i cuori e le menti della popolazione della regione”.

 

Gli Stati Uniti hanno le flotte II, III, V, VI y VII sparse nell’Atlantico Occidentale, il Pacifico Orientale, il Medio Oriente, il Mediterraneo e l’Atlantico Orientale  e il Pacifico Occidentale.

 

Mancava solo la IV Flotta per  custodire tutte i mari del pianeta.

 

Totale: nove porta aererei Nimitz in attivo o prossime ad esserlo, in completa disposizione di combattimento, come la George H. W. Bush che dispone di una riserva sufficiente per triplicare e anche  quadruplicare il potere di qualsiasi teatro d’operazioni.

 

Le portaerei e le bombe nucleari con cui minacciano i nostri paesi servono per seminare terrore e morte, ma non per combattere il terrorismo e le attività illecite.

 

Dovrebbero anche servire per far vergognare i complici dell’impero e moltiplicare la solidarietà tra i popoli.

 

 

Fidel Castro Ruz   

4 maggio 2008

8 e 46 p.m.