24 febbraio '08 - Pascual Serrano da www.radiocittaperta.it

 

 

Demolita un'altra panzana mediatica contro Cuba

 

 

Ricardo Alarcon e le domande

 

degli studenti cubani

 


L’articolo di un autorevole giornalista spagnolo e i video che “sbugiardano” l’ennesima massiccia campagna mediatica anticubana

Si è dato un grande rilievo alle immagini video di alcuni studenti dell’Università di Informatica di Cuba che facevano domande molto critiche al presidente del Parlamento cubano Ricardo Alarcon. Il coro mediatico presenta il caso come un ammutinamento contro il governo cubano a causa delle sue inefficienze. Per questo vale la pena fare alcune riflessioni.

In primo luogo, l’esistenza di questo video dimostra, per cominciare, due cose:

- Che a Cuba i dirigenti si mettono a disposizione dei cittadini perché li interroghino su quello che ritengono opportuno. Ciò, peraltro, non è nuovo. Io stesso ho assistito nell’aprile 2005 a un’iniziativa simile di Ricardo Alarcon
(http://www.rebelion.org/noticia.php?id=13825) sulla scalinata dell’Università, all’aria aperta. Gli studenti, la stampa straniera e chiunque fosse passato di lì avrebbe potuto alzare la mano e chiedere ciò che gli pareva.

- Che non esiste nessuna persecuzione nei confronti di chi critica, poiché si può chiedere senza aver paura.

Pensiamo a un simile scenario negli Stati Uniti. Quando le alte cariche del paese si sono messe a disposizione degli studenti perché rivolgessero loro delle domande? Quando abbiamo visto studenti provenienti da classi sociali umili frequentare gratuitamente l’università? Abbiamo visto cosa è successo ad uno studente che aveva fatto una domanda scomoda a John Kerry: 19 poliziotti lo hanno immobilizzato e trascinato fuori dal pubblico, e poiché questa misura era sembrata insufficiente, non hanno avuti dubbi ad utilizzare un taser (arma moderna che produce una scarica tra i 17.000 e i 50.000 volt) per “calmarlo” e farlo tacere
(sull’uso e gli effetti del Taser http://www.resistenze.org/sito/te/po/ca/poca8a11-002507.htm). Come si vede in questi filmati.

www.youtube.com/watch?v=tCBcOQkUNjI&eurl=http://www.rebelion.org/noticia.php?id=63037
www.youtube.com/watch?v=AlnIkhYCS4w&eurl=http://www.rebelion.org/noticia.php?id=63037


Ora vediamo come si è sviluppata la reazione mediatica. Il video dell’assemblea dura due ore, secondo quanto si può leggere in Univision, ma i mezzi di comunicazione hanno diffuso solo quattro o cinque minuti centrati sulle critiche di due studenti; non si sono viste le altre domande e sono state tagliate le risposte di Ricardo Alarcon. Di modo che la censura delle domande al presidente del Parlamento cubano è stata esercitata solo dai mezzi di comunicazione. Si può fare un paragone con il programma di domande rivolte a Rodriguez Zapatero in TVE, in cui la domanda relativa alla monarchia è stata scarsamente evidenziata dai media e il dibattito si è concentrato intorno al prezzo di un caffè al bar. E tutto in chiave nazionale, mentre i media internazionali non hanno dato importanza alle domande critiche che si sarebbero potute fare al presidente spagnolo.

Su questa medesima linea potremmo chiedere ai media internazionali di interessarsi alle domande critiche degli studenti alle loro alte cariche politiche. Abbiamo mai visto nei nostri media studenti colombiani rivolgere domande ad Alvaro Uribe? Le domande interessano solo quando vengono fatte al governo cubano.

Il video delle domande critiche degli studenti cubani a Ricardo Alarcon non è una dimostrazione di ribellione contro il governo, è un esempio del fatto che a Cuba esiste la democrazia, la libertà di espressione e la maturità politica dei governanti e degli studenti. E del fatto che nei nostri paesi la manipolazione informativa è costante.

Il video dell’incontro tra Alarcon e gli studenti smaschera in modo inconfutabile le menzogne diffuse in Occidente e amplificate da diverse televisioni italiane:

www.rebelion.org/noticia.php?id=63203   oppure www.pascualserrano.net
 


Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare