Video intervista ad Eliécer Ávila ed al resto degli studenti che hanno

posto domande al presidente del Parlamento Ricardo Alarcón
 

 

Gli studenti cubani denunciano che sono stati manipolati

 

per attaccare Cuba e smentiscono qualunque detenzione

 

 

13 febbraio '08 - I.M.Elizalde, P.Serrano http://www.granma.cubaweb.cu  da: Cubadebate

 

 

Gli studenti cubani, la cui immagine è sfruttata dai media per presentarli come una mostra di ribellione contro il governo  cubano, hanno denunciato in diversi video la manipolazione avvenuta e smentito qualsiasi detenzione tra di loro, come hanno pubblicato alcuni media.

 

Dopo la registrazione della chiacchierata di due ore con il presidente del Parlamento Ricardo Alárcon con gli studenti dell’Università di Scienze Informatiche, i media occidentali hanno cominciato a diffondere alcuni piccoli frammenti che presentavano registrazioni illegali e che mostravano una posizione degli studenti contro il governo.

 

Non è stato detto però che questi incontri sono sempre registrati anche dagli stessi studenti e poi trasmessi nella rete dell’università. 

 

Il giorno 11 i media hanno parlato della detenzione dello studente Eliécer Avila. che ha spiegato in un video la falsità e il montaggio di questa affermazione, cominciata “curiosamente” a Radio Martí e TV Martí, i mezzi di comunicazione creati dagli USA per “portare la verità a Cuba”.

 

Poi la notizia - vedi il giornalismo pappagallo che ripete scioccamente - è stata ripresa da agenzie e media ed è andata nella rete, ripetendo: “Il giovane Avila Sicilia è stato  arrestato alle nove di mattina del 9 febbraio dagli agenti del Consiglio di Stato e della Sicurezza che hanno anche perquisito il suo domicilio nel Batey 'El Yarey', a Vázquez, nel municipio di Puerto Padre, in provincia di Las Tunas.

 

La notizia della falsa detenzione è così rimbalzata senza verifiche dall’Agenzia Europa Press al Diario las Américas di Miami, al resto della stampa della Florida, alla rivista Encuentro in Spagna, nella web Libertad Digital in Spagna,  nel quotidiano La Vanguardia della Catalogna.