Sottrazione di fondi: dal 2006

Calzón è tra i sospettati

 

 

30 agosto '08 - J.G.Allard www.granma.cu

 

 

 

mas calzonIl primo indizio che i fondi concessi al “Centro per una Cuba Libera”, del cubano-americano Frank Calzón, erano fraudolentemente dirottati, è stato scoperto dai revisori dei conti dell'Agenzia per lo Sviluppo Internazionale (USAID) nel 2006, e la successiva indagine del GAO (General Accountability Office) ha solo confermato l'indebita sottrazione già nota agli amministratori di questa organizzazione.


"L'USAID si è resa conto, all'inizio del 2006, che il centro Calzón gonfiava i costi dei libri che pubblicava da alcuni anni, presumibilmente per la distribuzione a Cuba. Questi libri sono di scarsa qualità e di piccole tiratura, ma si fatturava un prezzo di fabbricazione molto più elevato della realtà" afferma una fonte vicina all’USAID, che ha chiesto l'anonimato.

Il “Centro per una Cuba Libera” di Calzón, ora coinvolto in uno scandalo per corruzione, è un'organizzazione satellite dei servizi di intelligence nord americani, fondato nel 1997 con personale dell'organizzazione Freedom House e finanziata dall’USAID e altri fondi segreti. Effettua operazioni miste di propaganda, penetrazione e spionaggio attraverso i propri agenti o di ONG straniere come
Reporter Senza frontiere, che sovvenziona ampiamente.

"In quel momento, i funzionari dell’USAID aumentarono i loro controlli, ma si scontrarono con gli alti funzionari che assicuravano la copertura a Calzón per la sua affiliazione con la CIA" ha denunciato la fonte.

 

 

LIBRI DA QUATTRO SOLDI, FATTURE DI LUSSO

 

 

Tra le altre opere pubblicate dall’organizzazione di Calzón e i cui costi sono stati molto superiori alla normale edizione, si segnala “L'eroicità rivoluzionaria”, un panflet scritto da un certo Emilio Ichikawa che, malgrado il suo nome, è un cubano-americano residente in New Jersey. Il libro ha una prefazione del terrorista latitante Carlos Alberto Montaner, la cui autosufficienza è superata solo dall’estensione dei suoi legami con la CIA.

Con disegno tipografico molto al di sotto degli standard, il chiamato saggio porta il logo dell'organizzazione di Calzón e il suo indirizzo, il 1320 della 19° Street, NW, Suite 201, Washington. Non vi è alcuna indicazione del nome della stamperia.

Un altro libro segnalato è “Dengue!” scritto da Densy Mendoza e Ileana Fuentes, che pretende drammatizzare il tema di questa malattia introdotta a Cuba dalla CIA. Curiosamente, appaiono nei ringraziamenti che precedono il testo principale, i nomi di
Montaner e di un altro noto personaggio della fauna terroristica di Miami, Angel D'Fana.

Angel D’Fana Francisco Serrano, legato all’ex capo del Comitato paramilitare della FNCA,
Roberto "Macho" Martin Perez, e a diversi gruppi terroristici di Miami, ha apertamente sostenuto, nel 1995, nel corso di un congresso della organizzazione terroristica di Huber Matos, la realizzazione di sabotaggi sull'isola, in seguito ha fatto parte di un complotto per assassinare il Presidente venezuelano Hugo Chávez.

Nell'ultima pagina del libro, s’individua la stamperia Rodes Printing, Miami, Florida, telefono (305) 559-5263, come autrice di questo lavoro di molto bassa qualità grafica.

Un rapido controllo rivela che Rodes Printing è una piccola impresa specializzata nella stampa leggera e vendita di articoli di cancelleria, di proprietà dei fratelli Roberto e Jose Escobar. La ditta, con personale ridotto, si trova in 8369 SW, 40 Street, Miami.

Ha occasionalmente stampato  opuscoli per conto di altre società controllate dall’USAID, tra cui il Direttorio Democratico Cubano di Orlando Gutierrez-Boronat e “Piantati fino alla libertà” dello stesso Angelo D'Fana.

Gutierrez-Boronat riceve milioni di dollari dalla
NED e dall’USAID per organizzare attività ostili a Cuba. L’individuo è un ex membro della cosiddetta Organizzazione per la Liberazione di Cuba, accusata di azioni terroristiche dentro e fuori l'isola.

Tutto indica che le fatture della Rodes Printing e molte altre sono state gonfiate dal personale di Calzón, e che egli necessariamente avesse autorizzato tali pubblicazioni, parte del programma anticubano.
 

CALZON HA I SUOI AFFARI A PARTE
 


Allo stesso modo, Calzón ha autorizzato l'inclusione nel copie dei libri distribuiti negli Stati Uniti - la quasi totalità - di buste per la raccolta di donazioni per la Fondazione dei Diritti Umani che egli stesso ha inventato e amministra.

Le buste dove si sollecitano "quote annuali" che vanno da "Patrocinatore", di 25 dollari, a "Vitalizio" da 500 $ "o più", portano l'indirizzo dell'ufficio del "Centro".

Le donazioni alla Fondazione di Calzón sono "deducibili dalle imposte", spiega il documento.

La loro ipotetica destinazione "l’aiuto ai prigionieri politici", un trucco elementare spesso utilizzato, per non presentare i conti a nessuno.

Nel
dicembre 2006, una revisione contabile del GAO sulle attività dell’USAID ha rivelato acquisti di paccottiglia effettuati dai loro assunti sotto lo stesso pretesto. Individui senza scrupoli hanno ottenuto seghe a motore, mountain bike, cappotti in pelle e maglioni di Cachemire, giochi elettronici Nintendo e lattine di aragosta per la loro presunta consegna attraverso la Sezione d’Interessi Nord Americana a l'Avana (SINA).
 


SIXTO SI INCARICAVA DELLA LIQUIDITA'
 


Non si sa come Calzón e il suo staff - minuscolo – si sia diviso i soldi dirottati in questo modo.

Ma è noto come egli ha dovuto ammettere che il suo braccio destro,
Felipe Sixto, rubò 500000 dollari.

 

Per più di tre anni, in questa succursale della CIA, Felipe Sixto si occupava della routine quotidiana, mentre Calzón si dedicava all'ottenimento di fondi, alle relazioni pubbliche, in particolare con i rappresentanti Lincoln e Mario Diaz-Balart e Ileana Ros-Lehtinen, e tenere informati i suoi soci della CIA.

Allora Sixto era il responsabile di "riorientare" e di intascare centinaia di migliaia di dollari dei contribuenti nord americani, presumibilmente destinati a "promuovere il cambiamento" a Cuba.

Il 1 marzo dello scorso anno Calzón ha per lui ottenuto  un posto di Assistente Speciale del Presidente George W. Bush alla Casa Bianca come responsabile per "affari intergovernativi", con un salario annuale di 97000 dollari.

Tuttavia, alla fine di quello stesso mese, Sixto é dovuto scomparire quando il Dipartimento di Giustizia e la stessa USAID hanno annunciato, improvvisamente, di aver scoperto che erano stati sottratti una enorme quantità di fondi.

Secondo gli esperti la protezione che, finora, ha consentito a Frank Calzón di sopravvivere a tutti gli scandali si spiega proprio per questa affiliazione con l'intelligence nord americana.