Il popolo nordamericano dirà l'

ultima parola sui Cinque Eroi

 

1 agosto '09 - www.granma.cu (PL)

 

 

“I prigionieri politici li liberano i popoli, la solidarietà e la lotta”, hanno detto i nordamericani solidali con Cuba, durante un incontro con i familiari dei Cinque antiterroristi cubani ingiustamente reclusi  negli Stati Uniti, avvenuto nella sede dell'Istituto Cubano di Amicizia coi Popoli, (ICAP), che ha riunito i membri della XX Carovana dell'Amicizia USA - Cuba e del Contingente Numero 40 della Brigata “Venceremos”, la cui presenza nell’Isola sfida e condanna il blocco genocida imposto dal governo del loro paese. 

 

“Se nonostante tutti gli ostacoli, le restrizioni, le minacce e le proibizioni noi siamo qui, saremo capaci di fare anche molto di più ”, hanno dichiarato i nordamericani, confermando il loro totale appoggio alla causa di Gerardo Hernandez, Renè Gonzalez, Ramon Labañino, Antonio Guerrero e Fernando Gonzalez. 

 

I membri della Carovana e della Brigata hanno sottolineato che esistono forti ragioni per moltiplicare la lotta, dopo il rifiuto della Corte Suprema di  rivedere l caso ed anche la recente risposta negativa per  la decima volta consecutiva, alla richiesta del visto di viaggio richiesto da Adriana Perez per visitare in prigione il marito, Gerardo, che non vede dal momento dell’arresto, quasi unici anni fa. 

 

“Il potere è nelle nostre mani e dobbiamo far sì che la verità si faccia strada, che i cittadini comuni conoscano questa terribile ingiustizia, dobbiamo entrare nelle università, nelle scuole, nelle comunità, nei sindacati, fare lobby nel Congresso e pressioni per ogni via possibile, con la posta elettronica  e la pubblicità  pagata e anche con azioni di disubbidienza civile”, hanno precisato. 

 

Gloria La Riva, coordinatrice del Comitato Nazionale per la Libertà dei Cinque negli Stati Uniti, ha considerato che il 12 settembre prossimo, quando si compiranno 11 anni dall'arresto a Miami di questi uomini che, infiltrati nei gruppi di terroristi nemici di Cubani, che operano nel sud della Florida, cercavano di ostacolare le loro azioni violente contro l’Isola.

 

L'avvocato José Pertierra ha confermato che questo è un chiaro caso politico e che avrà una soluzione politica, perché anche una sentenza giudiziaria  favorevole sarebbe frutto della solidarietà, ed ha definito questi gruppi di solidarietà “ambasciatori della verità e di questa battaglia davanti al popolo ed ai governanti degli Stati Uniti”. 

 

L’avvocato Roberto Gonzalez, fratello di Renè, ha detto che la vita umana è un bene giuridico superiore e nessuno deve andare in prigione per difenderla:  se le autorità nordamericane concedessero alla vita dei cubani un poco di valore, i terroristi come Luis Posada Carriles sarebbero in prigione ed i Cinque eroi a casa loro, riconosciuti come tali anche negli Stati Uniti.