Bolivia comincia il conto alla
 rovescia prima delle elezioni
 

 

25 novembre '09 - Mario Hubert Garrido www.granma.cu

     

 

I boliviani hanno  ricominciato il conto alla rovescia per i comizi generali del prossimo 6 dicembre, nei quali si deciderà anche la composizione della nuova Assemblea Legislativa Plurinazionale.

 

La Corte Nazionale Elettorale (CNE) ha sospeso per i prossimi 30 giorni, gli atti di consegna di beni ed opere, mentre annunciava l’inizio della depurazione degli oltre 5 milioni di persone impadronitesi del sistema digitale biometrico.

 

Il massimo organismo comiziale ha, inoltre, definito il sorteggi degli oltre 800mila giurati elettorali per i 22800 sportelli di votazione, che funzioneranno nel paese e negli Stati Uniti, in Argentina, in Spagna ed in Brasile per il voto dei residenti all’estero.

 

La gara elettorale delle otto forze politiche trascorre nel mezzo dei primi sondaggi che danno come favorito il duetto formato dall’attuale presidente Evo Morales, e dal suo vice Álvaro García.

 

Sono sempre di più i settori sociali, tra i quali i professionisti ed i rappresentanti della classe media, che reclamano la rielezione ad un secondo mandato 2010-1015 della coppia che rappresenta il Movimento al Socialismo (MAS) al Governo, a garanzia della continuità del cambio e della stabilità del paese.

 

Da parte sua, il principale rivale, l’alleanza all’opposizione Piano Progresso per la Bolivia – Convergenza Nazionale (PPB-CN) dell’ex prefetto di Cochabamba Manfred Reyes Villa, ha sofferto un duro colpo questa settimana, dopo aver ricevuto un avviso di garanzia e la messa in registro preventivo di oltre il 50% dei suoi beni.

 

La misura impedisce a Reyes Villa di viaggiare all’estero per presentare la sua campagna ed i piani di Governo.

 

D’altra parte, il suo compagno di squadra, l’ex procuratore di Pando Leopoldo Fernández permane recluso in un carcere di La Paz, accusato di un massacro di contadini avvenuto nel settembre del 2008, cosa che impedisce una sua pubblica apparizione e le dichiarazioni alla stampa.

 

Consultato circa il tema durante una riunione con membri di varie corporazioni a Santa Cruz, il vice presidente Álvaro García ha affermato che la lettera di garanzia di Reyes Villa compete all’ambito giudiziale.

 

Secondo gli analisti, le elezioni di dicembre in Bolivia, saranno le più fiscali della storia del paese.

 

Fino ad oggi, organismi internazionali come l'Organizzazione di Stati Americani (OEA) e l’Unione Europea (UE), hanno manifestato la propria disponibilità ad inviare missioni di osservazione.

 

L’UE, per esempio, ha annunciato che manderebbe 110 esperti.

 

Il sotto segretario della Missione di Osservatori dell’UE, Antonio de Gabriel, ha informato che arriverebbero prima 42 osservatori, numero che aumenterebbe gradualmente fino ad arrivare a 110 in dicembre.

 

Il Consigliere della Delegazione della Commissione Europea, Ivo Hoefklens, ha ricordato che questa sarà la terza osservazione elettorale, cosa che esprime chiaramente l’impegno assunto dall’UE con la Bolivia ed i suoi processi democratici. Quattro ministeri hanno anche reso conto della propria gestione del 2009, cosa senza precedenti, alle organizzazioni sociali.

 

I Portafogli della Presidenza, delle Autonomie, della Difesa Legale e delle Relazioni Esteriori, hanno esposto i risultati del loro lavoro di quest’anno ai leader di gruppi comunitari.

 

Questo processo persegue l’obiettivo della trasparenza delle politiche pubbliche e promozione del comportamento etico dei funzionari pubblici, così come l’implementazione del controllo sociale come stabilito dalla nuova Costituzione Politica dello Stato, in vigore dallo scorso febbraio.

 

Nei rapporti, i rappresentanti di quelle istituzioni hanno precisato perfino gli stati delle finanze di ciascuna entità e le cosiddette memorie annuali.

Precedentemente, anche il Ministero dell’Istruzione aveva realizzato una presentazione simile.

 

Inoltre, durante la settimana, l’impresa statale Yacimientos Petrolíferos Fiscales Bolivianos (YPFB), e le imprese che operano nel paese hanno preannunciato che investiranno 5.333 milioni di dollari nell’esplorazione per incrementare la produzione del gas naturale fino al 2015.

 

Il piano di YPFB prevede la perforazione di 10 pozzi esploratori che, si calcola, aumenteranno la produzione di, approssimativamente, cinque milioni di metri cubici diari di gas, con un investimento iniziale di 379 milioni di dollari.