Quasi nove milioni di poveri in più

quest’anno in America Latina

 

20 novembre '09 - J.Luna www.granma.cu (PL)

 

 

Il rapporto presentato oggi dalla CEPAL annuncia che la crisi economica mondiale provocherà, quest’anno, la caduta in povertà di milioni di persone in America Latina e nei Caraibi, mentre cinque milioni di persone si troveranno in situazione di indigenza.

 

Alicia Bárcena, segretaria esecutiva della Commissione Economica per l’America Latina ed i Caraibi (CEPAL), ha citato il documento, affermando che la povertà nella regione aumenterà dell’1,1% e l’indigenza dello 0,8% in relazione al 2008.

 

Pertanto, le persone in situazione di povertà passeranno da 180 a 189 milioni nel 2009 (34,1% della popolazione), mentre le persone in situazione di indigenza aumenteranno da 71 a 76 milioni (13,7% della popolazione).

 

D’accordo con la massima autorità della CEPAL, questi dati indicano un cambio nella tendenza di riduzione della povertà che registrava la regione, visto che i nove milioni di persone equivalgono a quasi un quarto della popolazione che aveva già superato la povertà tra il 2002 ed il 2008 (41 milioni di persone).

Tra gli annunci di maggior impatto, si è segnalato che l’aumento della povertà nel 2009 ritarderà il compimento del primo Obiettivo del Millennio: l’85% che registrava in tal senso la regione nel 2008, cadrà al 78% nel 2009.

 

Bárcena ha dichiarato, tuttavia, che non si può parlare di un “sestennio” perduto, tra il 2002 ed il 2008, ed ha distaccato la necessità per i governi di introdurre nuovi sistemi di protezione sociale di lungo termine.

 

Al rispetto, ha realizzato un appello “per rivedere i programmi di protezione sociale, con una visione strategica di lungo termine e misure in grado di sfruttare il capitale umano e proteggano l’ingresso delle famiglie e dei gruppi vulnerabili”.

 

In questo periodo, i governi della regione hanno realizzato importanti sforzi per aumentare la spesa pubblica: tra il 1990 ed il 2007, la spesa pubblica sociale pro capite è passata dal 43% al 60% della spesa pubblica totale media dell’America Latina.

 

Tra i numerosi grafici del rapporto, quello della spesa publica sociale pro capite mostra che solo quattro dei ventuno paesi della regione studiati superano i mille dollari l’anno: Argentina, Uruguay, Cuba e Brasile, mentre sei paesi registrano meno di 200 dollari.

 

Ciò dimostra che si può crescere e ridistribuire, espendere la spesa pubblica e mantenere una prudenza fiscale per migliorare le condizioni della popolazione di maniera significativa. L’America Latina non è condannata ad essere povera, e nemmeno ingiusta” ha dichiarato Bárcena.

 

Tra le raccomandazioni per il futuro, l’informe della CEPAL suggerisce una riforma dei sistemi di protezione sociale e l’introduzione di  misure in grado di combinare le necessità urgenti con uno sguardo strategico di lungo periodo.

 

 

Cresce la fame in America Latina,

con il prezzo degli alimenti

 

19 ottobre '09 - www.granma.cu

 

Il Sistema Economico Latinoamericano e dei Caraibi ha confermato che la situazione della fame è cresciuta del 13% nel 2009 per l’incremento dei prezzi nel secondo trimestre.  

 

La segretaria esecutiva della Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (CEPAL), Alicia Bárcena,  ha stimato che: " Circa quattro milioni di latinoamericani ingrosseranno le fila della disoccupazione quest’anno ed è  probabile che vari milioni ritorneranno in povertà", ha detto Europa Press.  

 

Alicia Bárcena ha aggiunto che: "La debacle economica ha eliminato sei anno di crescita, che avevano permesso di togliere dalla povertà 37 milioni  di persone".

 

Il 30% della popolazione latinoamericana vive in povertà, e questo si traduce  in 180 milioni di persone in questa situazione e di più di 70 milioni in condizioni di miseria, ha sottolineato Europa Press. 

 

L’ultimo Rapporto sullo Sviluppo Umano segnala che il 10% della popolazione più ricca della regione riceve tra  il 40% e il 47% delle entrate totali, mentre il 20% più  povero riceve tra il 2% e il 4%.