Un salto avanti nelle telecomunicazioni
12 gennaio '09 - www.granma.cu (PL)

 

I venezuelani hanno fatto una salto avanti in materia di  tele comunicazioni, con il controllo del satellite VENESAT-1 Simón Bolívar, uno strumento creato con la cooperazione cinese e con  una vita utile di 15 anni.

 

Con questo apparato molti che non hanno accesso ai segnali della televisione o del telefono potranno ricevere questi benefici come se vivessero in una grande città.

 

La ministra di Scienza e Tecnologia, Nuris Orihuela, ha detto che il costo del satellite è di 241 milioni di dollari, ma che questa spesa è infima se si paragona alle possibilità di miglioramento della qualità della vita che assicurerà adesso.

 

“Se salveremo una sola vita con il Simón Bolívar, se incorporeremo un bambino che vive in un’area isolata ed esclusa, al sistema educativo, questo satellite si sarà già pagato”. ha sottolineato.

 

La titolare del ministero delle Telecomunicazioni e Informatica  Socorro Hernández, ha assicurato di recente che il VENESAT-1 farà risparmiare al paese circa 100 milioni di dollari pagati per lo stesso servizio, fino adesso, a privati.

 

Con questo nuovo successo il Venezuela è divenuto il quarto paese, dopo Argentina, Brasile e Messico ad ottenere una tecnologia satellitare che userà nelle telecomunicazioni e nei programmi di sviluppo sociale locale e di altre nazioni.

 

Ad una distanza di 36 mila chilometri dalla terra, questo satellite trasmetterà in  Banca C per radio e televisione, KU  per la trasmissione di dati e d’Internet di alta velocità e KA, per future trasmissioni di televisione digitale.

 

 

I venezuelani attendono i benefici

del satellite VENESAT-1

7 gennaio '09 - www.granma.cu

 

A meno di tre giorni dal controllo completo del satellite VENESAT-1 Simon Bolivar, i venezuelani aspettano i benefici sociali in settori come l’educazione, la salute ed altri.

 

Il ministro della Scienza e Tecnologia, Nuris Orihuela, ha detto che il costo del satellite – circa 241 milioni di dollari – è minimo se comparato con le possibilità di miglioramento della qualità della vita che assicurerà dal prossimo 10 gennaio.

 

"Se noi salviamo una vita con il Simon Bolivar, se incorporiamo al sistema scolastico un bambino escluso perché vive in una zona remota, questo giorno si sta pagando il Simon Bolivar", ha sottolineato.

 

Con il Bolivar, il Venezuela si è convertito nel quarto paese – dopo Argentina, Brasile e Messico – ad avere tecnologia satellitare, che utilizzerà nelle telecomunicazioni e programmi di sviluppo sociale e di altre nazioni.

 

Ad una distanza di 36mila chilometri dalla terra, il satellite trasmetterà in Banda C (radio e televisione), KU (trasmissioni di dati ed internet ad alta velocità) e KA (per future trasmissioni digitali).

 

Opera della cooperazione cinese-venezuelana, che ha richiesto la preparazione di circa 90 professioni del paese sudamericano in specialità aerospaziali, il satellite è stazionato nell’orbita emisferica 78-Ovest, ceduta dall’Uruguay.

 

Sin dagli anni ’60, il Venezuela ha studiato la possibilità di lanciare un satellite, ma solo nel 2002 sono iniziati gli studi, concretizzati tre anni dopo con un accordo con Pechino che include il trasferimento di tecnologia.