Il traduttore si scusa per gli errori

America Latina
 

Wall Street, la CIA

e i colpi di stato
 

 

11 dicembre '09 - Dr. CJ Marcelo Suárez Pérez  www.granma.cubaweb.cu

"La bandiera segue il dollaro e i soldati di bandiera", ha dichiarato l'ex  maggiore generale statunitense, Smedley D.Butler, nel suo libro "La guerra è un racket". Nasceva la filosofia con cui l'impero yankee è intervenuto con la sua marina da guerra in gran parte del continente. Assicurava così  l'iniziale espansione delle sue transnazionali in America Latina durante la prima metà del ventesimo secolo.
 

E mentre applicava la "diplomazia delle cannoniere", investiva e faceva prestiti, acquistava debiti, dettava leggi, controllava le imposte e non riconosceva alcun governo che non soddisfacesse le pretese imperiali. Nel 1913, l'ambasciata degli Stati Uniti provò il primo colpo di stato in Messico. Il motivo: la riforma agraria.
 


Contro i nemici di Wall Street

 


Termina la seconda guerra mondiale. Fioriscono sentimenti antifascisti ed antimperialisti in America Latina. Wall Street e le società transnazionali si allarmano. La CIA inizia a ricevere incarichi più elevati. Prima di invadere, s'incominciò a considerare il colpo di stato dall'interno dei governi e l'assassinio mediante azioni segrete.

In Guatemala si scopre che il "buon vicino" è di facciata. Quando Jacobo Arbenz attuò la riforma agraria, i dirigenti della CIA e i rappresentanti dell' establishment  collegati alla
United Fruit Company, restaurarono "ordine". Nixon esclama che per la prima volta "un governo comunista" era stato sostituito. Non importava se lo fosse, ma colpiva il capitale. Incominciava così "la guerra fredda" e il nuovo argomento: la crociata contro il comunismo.

 

Nel 1952 ci furono due distinti "problemi" a Cuba e in Bolivia. Nel paese andino il Movimento Nazionalista Rivoluzionario prese il potere e nazionalizzò l'industria dello stagno. Colpì il potente gruppo nord americano Guggenheim. Eisenhower diede incaricato alla CIA di restaurare il regime a suo favore.

L'Agenzia penetrò le strutture politiche, militari e i servizi segreti  boliviani. Scelse come futuro presidente René Barrientos, che fu reclutato dal capo della stazione CIA in Bolivia. Poi venne il colpo di stato con anche il sostegno della transnazionale petrolifera Gulf Oil Company. Barrientos subito dopo aprì le porte ai monopoli nordamericani.

 

Nel caso di Cuba esisteva la più importante penetrazione di capitale yankee in America. Ma il governante Carlos Prio "mal" gliene incolse d avere una partecipazione come azionista nell'affare del nichel, attraverso la società olandese Billinton. Ledeva gli interessi nord americani dei Gruppi Rockefeller, Guggenheim, Sullivan & Cromwell e della famiglia Dulles. Sommato ad altri fattori, si gestì, nel 1952, il colpo di stato di Fulgencio Batista, uomo della CIA, che rapidamente moltiplicò gli investimenti nordamericani.

 

Con questi "cattivi" esempi, nell'agosto 1954 il Consiglio di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti emise il documento NSC-5432 "La politica degli Stati Uniti verso l'America Latina", che definì come una minaccia i "regimi nazionalistici", "troppo sensibili "alle" richieste popolari"e che " non favoriscono un buon clima per gli investimenti ". In questa relazione si propone di penetrare e tenere sotto controllo i militari latinoamericani per la loro influenza nei governi del continente.

Nel settembre 1955, gli Stati Uniti sponsorizzarono un colpo di stato in Argentina. Rovesciarono Juan Domingo Peron. Il suo "errore": aumentare i salari, nazionalizzare interessi yankee nel campo della telefonia e una Costituzione che dava allo Stato il diritto di sfruttamento delle fonti energetiche e minerali.

Nel 1959 trionfa il movimento rivoluzionario cubano. Si applica una Riforma Agraria e di un progressivo processo di nazionalizzazione. Le multinazionali colpite e la CIA cercarono e fecero tutti i tipi di azioni di blocco, sabotaggio e sovversione interna, fino a che nel 1961 ricorrono all' invasione militare. È finora il più voluminoso "dossier inconcluso".

 

Davanti all'effervescenza rivoluzionaria del continente, Kennedy inizia la sua strategia: "Alleanza per il Progresso". Ma si ritenne inefficace per esercitare il dominio reale. S'impose la dottrina "Johnson", che comprendeva più compiti per la CIA e di nuovo l'opzione della invasione diretta.

Nella Repubblica Dominicana allora stava Juan Bosch . Nel 1963 iniziò una riforma agraria. Prima operò la CIA e poi sbarcarono 40mila soldati. In Brasile, Joao Goulart, pretese la riforma agraria e la nazionalizzazione del Consorzio International Telephone and Telegraph (ITT), e altre industrie primarie. La CIA comprò generali, politici e oligarchi brasiliani. Il colpo di stato avvenne nel 1964.

Si otteneva, attraverso la coercizione, che nei decenni 60 e 70 gli investimenti degli Stati Uniti nel continente crescessero ad un ritmo annuo del 5%. Ma l'America latina continuò a tentare di nazionalizzare le sue risorse.

In Bolivia si produceva la nazionalizzazione della Gulf Oil Company nel 1969 e delle miniere di zinco nelle mani del monopolio International Mining Processing Corporation. La CIA prima cercò di impegnare il generale Juan José Torres ad abbandonare la sua politica di nazionalizzazioni. Ma non lo fece. Quindi consigliò a Hugo Banzer di fare un colpo di stato, nel 1971. Il corpo di Torres apparve in Argentina nel 1976.
 

In Cile, il capitale degli Stati Uniti era penetrato profondamente nel corso dei decenni 50 e 60. Insieme con la CIA, queste transnazionali dirette da J.Rockefeller, finanziarono candidati perché Salvador Allende non diventasse presidente. Sapevano che sarebbero state danneggiate, e così fu. Allende decise di nazionalizzare le grandi miniere di rame, il carbone e le banche private.


Nixon diede l'indicazione di rovesciarlo. Secondo la stessa CIA, Nixon aveva un rapporto personale con il Presidente della Pepsi-Cola con affari in Cile, e influenzò le sue decisioni. La multinazionale ITT, Anaconda, Kennecott Copper, Grace Corporation, Dow Chemical e Ford Motor, erano state colpite, ed intervennero nell'attività sovversiva contro Allende.  Si applicarono tattiche di blocco, sabotaggio, guerra psicologica, battere moneta falsa, ecc, fino a quando arrivò il colpo di stato militare di Pinochet. Il governo degli Stati Uniti, la CIA e l'ITT hanno successivamente dovuto ammettere la loro cospirazione al fine di abbattere Allende ed il governo di Unidad Popular.
 

La CIA, in coalizione con i servizi segreti e governi pagliacci, rafforzò la sua macchina. Doveva evitare che arrivassero al potere altri uomini come Fidel ed Allende. Gli squadroni della morte e operazioni come "Condor", assassinarono, fecero sparire e torturarono centinaia di migliaia di dirigenti e forze progressiste della regione. In base a quali argomenti? Un rapporto della CIA al 1980 dichiarava: "... dal 1968-1980 si sono registrati 6714 manifestazioni di terrorismo internazionale... Oggi, in 63 paesi operano 370 gruppi terroristici, principalmente marxisti". Come disse un autore, questo é stato "il terrorismo alla nord americana".

 

Nei primi anni 80, si produssero due "incidenti" aerei in cui morirono due presidenti latinoamericani Omar Torrijos, di Panama, e Jaime Roldós dell'Ecuador. In comune: applicarono riforme e difesero la nazionalizzazione delle risorse naturali, comprese le energetiche. Entrambi soffrirono le conseguenze del lavoro di uno stesso agente, sotto copertura, dell'Intelligence degli Stati Uniti. Quest'agente ha denunciato nel suo libro "Confessioni di un sicario economico", che agì sotto la copertura di un consulente privato e utilizzò l'inganno per stimolare crediti ed investimenti. L'obiettivo: indebitare questi paesi. Nonostante ciò si realizzasse non bastava, e così i due furono assassinati dalla CIA. Lo confermano altri agenti della CIA.

 

Con la vittoria sandinista in Nicaragua, nel 1979, si nazionalizzano le miniere e le risorse non rinnovabili. Reagan diede incaricato alla CIA di attaccare con tutti i mezzi possibili. In questo contesto invase Grenada nel 1983. Maurice Bishop aveva rotto con 25 anni di dominio di un governo fantoccio degli Stati Uniti ed avviato le riforme che colpivano gli interessi yankee. La CIA e l'oligarchia attuarono il piano "Piramide" per il suo rovesciamento.
 


L'ALBA non è quotata in borsa

 


Gli Stati Uniti garantivano che le loro imprese transnazionali mantenessero il loro predominio nella "Gran Area", con la formula: CIA + militari fantocci + oligarchie corrotti. È per questo che Wall Street adorò governanti come Leonidas Trujillo, Banzer, Pinochet ed altri nel continente, che riempirono di sangue i loro popoli e vendettero la sovranità ai capitali yankee.

Le trombe di Wall Strett suonavano esultanti negli anni '90. Un rapporto della Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e Sviluppo, nel 1993 giunse a dire: "Al di fuori della transnazionali non c'é salvezza!". Il neoliberismo, le ricette "salvatrici" del Fondo Monetario Internazionale, la libera stampa del dollaro, i TLC e l'ALCA furono le corazzate yankee degli ultimi 20 anni in America Latina. Fiduciosi di questo scenario, si lanciarono a conquistare il petrolio del Medio Oriente e altri interessi strategici in Asia centrale e meridionale.
 

L'America Latina si alzò dal suo letto di miseria e morte. Il graduale emergere di leader e movimenti progressisti, dagli stessi strati sociali ereditati, hanno restituito la luce alla vita. I processi più radicali - quelli che nazionalizzano le risorse naturali e danneggiano Wall Street e la corporatocrazia - sono logicamente gli obiettivi primari.

 

Prima il doppio golpe a Chavez. Un classico - il primo - e uno moderno: lo sciopero petrolifero del 2003. La CIA cercava di fare il suo, ma la Direzione di Intelligence e Servizi di Prevenzione (DISIP), non é la stessa che dava uffici ed incarichi all'agente Posada Carriles. In Bolivia, la stessa cosa con Evo. Si è tentato un golpe "costituzionale". In Honduras, alle prove della partecipazione della transnazionale Chiquita Brands (successore della United Fruit Company) nel colpo di stato, ora si aggiunge la decisione degli Stati Uniti di riconoscere il risultato delle "elezioni". Questo "legittima" il tipo di golpe che era "fuori moda", ora truccato nella pseudo versione del "golpe morbido".

Il ritorno al sistema yankee dei colpi di stato è più di un segnale. L'elite nord americana deve essere alla ricerca di una nuova dottrina per continuare a mascherare la sua reale ideologia: il collocamento dei suoi capitali e dei suoi profitti, che a sua volta serve a giustificare i missili che vorrà lanciare dalle basi militari. Sembra che Obama sia parte della formula, ma la realtà in America Latina non è estetica, è profonda. La Wall Street costruita dai "padri fondatori" mai si é accontentata di una fetta, ma di tutta la torta. Ma l'ALBA non si quota in borsa, rappresenta il capitale umano dei popoli.