La rete assediata?
 

Google si somma a

 

Microsofte blocca Cuba

 

 

8 luglio 2009 - C.Martinez www.granma.cu

 

 

Pochi giorni fa abbiamo saputo che la multinazionale nordamericana Microsoft impediva l’accesso al popolare programma di messaggeria  istantanea Messenger da Cuba.

 

Ora un’altra multinazionale, Google, impedisce l’uso ai cittadini cubani al suo nuovo servizio: Google Wave (ancora in fase di prova).

 

Questa piattaforma coniuga conversazioni e documenti mediante i quali  navigatori  possono comunicare tra loro e collaborare con maggior efficienza.

 

Se qualsiasi cittadino cubano tenta d’iscriversi al servizio ed essere notificato quando è possibile, il servitore risponde con il seguente messaggio:

 

Your client does not have permission to get URL /fb/forms/wavesignup/ from this server. (Client IP address: xx.xx.140.181) You are accessing this page from a forbidden country.

(Il cliente no ha il permesso in questo servitore. Sta accedendo da un paese proibito).

 

Queste due nuove aggressione contro i cubani hanno implicazioni mediatiche, politiche e tecniche.

 

La prima implicazione: i blogueros, le Ong’s e i media che criticano tanto il governo cubani perchè - dicono loro - restringe l’accesso di  Internet alla popolazione, criticheranno ugualmente Google e Microsoft?

 

Da un’ottica politica, richiama l’attenzione il fatto che il governo di Obama afferma d’aprire la strada al dialogo con Cuba e permette  più viaggi nell’Isola.

 

Dagli Stati Uniti mentre, senza dubbio, Microsoft y Google induriscono il blocco contro il piccolo paese socialista.

 

Tecnicamente e anche se da Cuba si vivono queste  proibizioni come uno svantaggio di fronte al resto degli internauti, questo blocco obbligherà i cubani ad utilizzare servizi di messaggeria liberi (per esempio jabber), e questo  darà loro più sicurezza e riservatezza.

 

L’Isola, di 11 milioni di abitanti, dispone per tutto il paese di una larghezza di banda di 300 megabytes al  secondo di discesa e 180 megabytes d’uscita, cioè meno di quanto è disponibile in un hotel o un cibercafé degli Stati Uniti o dell’Europa.

 

Questa non è la prima esperienza di blocco di Google contro Cuba. Quando i cubani cercano di scaricare, per esempio, il programma di mappe  satellitari Google Earth e quello di fotografia Picasa, che si presume "libero" nella Rete leggono ugualmente: "Grazie per il suo interesse, ma il programma che sta cercando d’aprire non è disponibile nel suo paese".

 

Queste sanzioni s’impongono extra territorialmente, di solito: questi sono alcuni esempi:

 

In un progetto finanziato dal Programma delle Nazionei Unite per lo Sviluppo (PNUD) nella sfera dell’informatica, che si esegue con il Centro d’Ingegneria Genetica e Biotecnologia (CIGB) di Cuba, l’impresa canadese Imaging Research Inc., ha rifiutato di consegnare dei softwares che erano stati già pagati, perchè il suo principale proprietario è una compagnia nordamericana.

 

Nel 2004, tutti i membri associati a SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), sistema di telecomunicazioni bancario e finanziario mondiale, hanno dovuto realizzare un cambio tecnologico per cominciare ad utilizzare il sistema SWIFTNet, che è la nuova infrastruttura globale dei servizi di messaggeria sicura di SWIFT.

 

Il vincolo necessita obbligatoriamente lo strumento fornito da SWIFT conosciuto come M-CPE (Managed Customer Premises Equipment), che è un apparato di rete indispensabile per ogni navigatore, per accedere alla Rete IP Segura (SIPN) attraverso una linea noleggiata come per esempio, Reuters.

 

È necessario anche - e con carattere obbligatorio - un software conosciuto come SWIFTNet Link (SNL), che permette l’accesso ai servizi di SWIFTNet sulla lSIPN.

 

L’esempi più famoso, forse, è quello dell’agente di viaggi inglese , Steve Marshall, che risiede in Spagna e vende opzioni di viaggi agli europei Che desiderano visitare destinazioni tropicali, Cuba compresa.

 

Nell’ottobre del 2007 circa 80 dei siti Web di Cuba smisero di funzionare improvvisamente, come risultato dell’azione del Governo degli Stati Uniti.

 

Il Dipartimento del Tesoro dichiarò che Empresa eNom non aveva attuato in corrispondenza con la legge, dato che la detta Agenzia “aiutava a far sì che i  cittadini nordamericano evadessero le restrizioni dei viaggi a Cuba ed era “generatrice di risorse utilizzate dal regime cubano”.

 

Tra i nomi di dominio chiusi, come conseguenza del blocco, ci sono:

www.cuba-hemingway.com  di carattere letterario,

www.cuba-havanacity.com relativo alla storia e alla cultura cubane,

e altri siti d’assistenza al servizio indirizzati a turisti italiani e francesi, come

www.ciaocuba.com  e

www.bonjourcuba.com.

 

Stando alle informazioni di questo Ufficio federale, la popolare Agenzia nordamericana di Viaggi via Internet Travelocity.com  è stata multata per 182750 dollari, perchè la stessa aveva  violato tra il 1998 e l’aprile del 2004 il blocco a Cuba in 1458 occasioni, fornendo “senza il permesso necessario”, cioè la dette licenza, dei servizi di passaggi e di hotel nei quali il governo di Cuba o cittadini cubani avevano interessi e relazionati con i viaggi nell’Isola.

 

L’Istituto d’Informazione Scientifica e Tecnologica (IDICT) fu danneggiato in maniera considerevole, negandogli l’accesso alla base di dati  Premier Academia, con i libri elettronici della  Casa Editrice Taylor e Francis. che fu presentata  nel 1996 come un’estesa base di dati centrali per investigatori, nella sfera della scienza, la tecnologia e la medicina.

 

Il blocco non rispetta nemmeno il chiamato software libero e il carattere aperto e d’acceso ampio che presenta, sia nella possibilità di natura commerciale che in quella  gratuita.

 

Nel 2008, l’accesso alle nuove versioni del motore di base dei dati in software liberi per prestazioni di media di maggior diffusione nel mondo, MySQL, si mantenne limitato, com’è successo anche con Java, quando questo prodotto è stato acquistato dalla firma nordamericana Sun Microsystems.

 

Questo sistema che si scaricava gratuitamente in Internet da Cuba, era ampiamente usato nel paese in una grande varietà di applicazioni.

 

 

(Nota di Cubadebate: Il blocco statunitense, che si mantiene integralmente nel  settore delle  telecomunicazioni, ha obbligato Cuba all’utilizzo di un’unica  connessione Internet via satellite, con un accesso alla rete lento e costoso / Fonte Rebelión e CubaDebate)