Omaggio al giornalista ecuadoriano

Carlos Bastidas

 

14 maggio '09 -  R.M.Yanes www.granma.cu (AIN)

 

In questo luogo sacro della Patria riposa Carlos Bastidas Arguello, ha detto Tubal Paez Hernandez, presidente dell’Unione dei Giornalisti di Cuba (UPEC), durante l’omaggio realizzato ieri all’ultimo professionista della stampa assassinato a Cuba, il 13 maggio 1958 dalle forze della tirannia di Batista.

 

Veneriamo la memoria di un fratello internazionalista, deciso, fermo, umano ed universale, che seppe issare le bandiere della verità, ed oggi è un esempio per le nuove generazioni, ha aggiunto Paez.

 

I presenti all’omaggio, realizzato nel Pantheon dei Caduti in Difesa della Rivoluzione nel cimitero di Colon, hanno collocato fiori come tributo al giovane ecuadoriano che ca solo 23 anni, fu alla Sierra Maestra per scrivere delle azioni della guerra di liberazione e prendere contatti con il leader Fidel Castro.

 

Oltre mille lavoratori della stampa sono morti in America Latina negli ultimi 25 anni, secondo le statistiche della Federazione Latinoamericana dei Giornalisti (FELAP).

 

Mi sento felice perché mio fratello riposa eternamente in un paese come questo, degno e solidario, ha affermato Edmundo Bastidas, definendo il comportamento del giovane giornalista come un episodio dell’unità tra i popoli.

 

Ha partecipato alla cerimonia una delegazione ecuadoriana, oltre a giornalisti, familiari ed amici di Carlos Bastidas.