Holguín: il controllo alle

 

donne incinte per l’influenza A (H1N1)

 

Il rigoroso controllo della Salute Pubblica si estende alle oltre 6800 donne incinte e alle più di 1500 donne che hanno partorito da poco nel territorio di Holguín, il terzo più popolato di Cuba

 

28 dicembre '09 -  www.granma.cu (JR)

 

AIN ha reso noto che l’assistenza sanitaria diretta alle donne incinte a quelle che hanno partorito da poco nella provincia di Holguín, si è intensificata come un antidoto sicuro rispetto alle infezioni respiratorie acute e al virus dell’influenza A (H1N1).

 

Il rigoroso controllo della Salute Pubblica si estende alle oltre 6800 donne incinte e alle più di 1500 donne che hanno partorito da poco nel territorio di Holguín, il terzo più popolato di Cuba.

 

La dottoressa Amarilys Zaldívar, direttrice provinciale di Igiene ed Epidemologia, ha spiegato che l’indagine si realizza per controllare che nessuna delle donne presenti sintomi come il raffreddore, la febbre o malessere corporale, che obbligherebbero a trasportare la paziente al centro sanitario più vicino.

 

A questo lavoro, ha aggiunto la specialista, partecipano medici, infermieri, studenti delle facoltà affini all’ambito e le brigate sanitarie della Federazione delle Donne Cubane, che permette di disporre delle risorse umane necessarie per arrivare a tutti gli angoli della geografia holguinera.

 

Incinta di 20 settimane, Yurima Méndez, giovane avvocato residente nella capitale provinciale, conferma che ogni giorno è visitata dal personale medico della sua area di salute, il quale si preoccupa per il suo stato e l’avvisa della necessità di compiere tutte le norme igieniche stabilite.

 

La dottoressa Sara Lis, vicedirettrice dell’assistenza ai malati gravi dell’Ospedale Vladimir Llich Lenin, ha spiegato che quest’infrastruttura medica, la più importante della provincia di Holguín, verso la quale sono direzionati tutti i pazienti di varie province orientali, compie tutte le indicazioni emesse per affrontare l’influenza A (H1N1).

 

Ha assicurato che quel centro dispone delle attrezzature necessarie per l’attuale congiuntura sanitaria, specialmente nell’area destinata alle donne incinte e che hanno partorito da poco, nella quale si esagerano le misure di protezione e cautela dei pazienti.